L’Abbazia Benedettina di Ottobeuren (“Benediktinerabtei Ottobeueren”) fondata, presumibilmente, nell’anno 764 da un nobile alemanno è dedicata a San Alessandro e San Teodoro (“Basilika zu Sankt Alexander und Theodor”).
Essa è definita una tra le massime espressioni del barocco in Germania soprannominata “Escorial bavarese” ed è il centro spirituale e culturale del paese.
A partire dal 1711 fu posta la prima pietra del nuovo monastero barocco che venne totalmente ricostruito e terminato nel 1766, anno che vide i solenni festeggiamenti per il mìllesimo anniversario della fondazione del complesso religioso (in ritardo di due anni per permettere il definitivo completamento dei lavori).
Nel dicembre del 1802 il complesso abbaziale fu soppresso (pur rimanendo alcuni monaci) e circa tre anni dopo l’Abbazia divenne la chiesa parrocchiale del paese.
Nel periodo 1834-35 il luogo religioso ritornò ad essere l’Abbazia Benedettina per volere dell’allora Re di Baviera Ludwig I e nel 1926 Papa Pio XI concesse alla “Casa di Dio” il titolo di “Basilica Minore”.
La maestosa e massiccia silhouette, che domina l’intero nucleo cittadino, colpisce grazie all’elaborata facciata esterna di forma convessa e dai tenui colori racchiusa tra due slanciate torri (82 metri d’altezza) visibili già da lontano.
Dinanzi all’ingresso superata un’ampia scalinata si possono vedere due imponenti statue che raffigurano Sant’Alessandro (Hl. Alexander) e San Teodoro (Hl. Theodor), in ricordo dei martiri romani Alessandro e Teodoro, i santi Patroni del complesso religioso.
Sopra il portale d’ingresso all’interno di un curato rosone si può leggere l’iscrizione sacra “La casa di Dio, la porta del paradiso”. Su di essa si mostra la statua dell’Arcangelo Michele e nella parte finale della facciata, custodito in una nicchia, si trova la statua di San Benedetto.
Rimango completamente ammutolito ed estasiato nel momento in cui varco il portone d’ingresso: 16 altari (sette per ogni lato più l’altare della Croce al centro del presbiterio e l’altare maggiore), 1200 angeli, sontuosi affreschi, statue, figure e decorazioni adornano il monumentale interno della chiesa, che si estende per circa 90 metri (con un notevole transetto ubicato quasi al centro) e si innalza per quasi 40 metri.
Devo accomodarmi per qualche minuto per meglio ammirare questa stupenda opera d’arte realizzata dall’architetto bavarese Johann Michael Fischer, maestro del barocco e del rococò.
Sette gradini (il numero dei sacramenti) permettono l’accesso nella parte della chiesa destinata al clero officiante ornata da una serie di stalli e dal pregevole maestoso altare maggiore cinto da sei colonne e sormontato da innumerevoli statue di santi ed angeli. La Pala d’Altare raffigura la “Santissima Trinità e la Redenzione del genere umano” opera, risalente al 1763, dell’artista tirolese Johann Jakob Zeiller.
I pregevoli stalli lignei (dodici per parte) con raffigurazioni in rilievo custodiscono, ognuno, uno dei tre organi presenti all’interno della Basilica. Al centro, sopra il tabernacolo è visibile la statua romanica risalente all’XI secolo.
Non distante dall’altare maggiore a destra si può vedere l’elaborato pulpito e di fronte l’opera (rassomigliante proprio a un pulpito) posta sopra la fonte battesimale che rappresenta il battesimo di Gesù nelle acque del Giordano.
Incantevoli gli affreschi che abbelliscono la parte superiore della chiesa: appena entrati sopra l’organo si può ammirare quello che raffigura la fondazione del millenario complesso religioso di Ottobeuren riportante la data del 764 opera dello stesso artista tirolese del 1760.
Proseguendo verso l’altare maggiore l’affresco successivo rappresenta il “Paradiso Benedettino”, anch’esso opera dell’artista tirolese.
All’esterno si trova il fornitissimo “Klosterladen” con una infinita serie di oggetti di arte sacra e numerose pubblicazioni inerenti la meravigliosa Basilica Benedettina di Ottobeuren. Interessante anche il Museo tra i più antichi del suo genere nella regione dell’Algovia (Allgäu).
Lasciata la Basilica merita una passeggiata la cittadina di Ottobeuren ubicata tra le dolci colline dell’Algovia, apprezzata località climatica culla della terapia del Dott. Kneipp, prete cattolico bavarese che qui nacque, propugnatore di una delle prime cure dell’epoca moderna basata su una corretta alimentazione, moto e idroterapia.
La centrale Marktplatz ospita il Tourist Office (al nr. civico 14) e a pochi metri di distanza il Municipio (Rathaus) ubicato in un edificio il cui prospetto è abbellito da una cascata di fiori, posizionati sotto ogni finestra.
Adiacente un gioco…per bimbi molto “gettonato” nelle calde giornate! Una specie di fontana circolare formata da tre cilindri basculanti che si capovolgono grazie al peso dell’acqua per poi riempirsi nuovamente, ripetendo la stessa frequenza.
Un giro in questa graziosa cittadina “costeggiando” l’imponente Basilica mi riporta, dopo aver attraversato Luitpoldstraße e Sebastian Kneipp Straße, dinanzi all’Ufficio del Turismo e al vicino parcheggio…
Informazioni utili
Comune bavarese di circa 8 mila abitanti, Ottobeuren è rinomata per l’Abbazia Benedettina uno dei più importanti e grandi complessi religiosi del barocco, di fama mondiale. Ubicata tra le dolci colline della verde Algovia è luogo di cura e vacanza grazie a un ricco programma culturale e alla bellezza del suo territorio. Lambita dalla “A7” (che da Füssen attraversa tutta la regione bavarese), si trova a 10 chilometri da Memmingen, a circa 20 chilometri da Kaufbeuren e a circa 65 chilometri da Füssen (tramite la “A7”). Monaco dista circa 130 chilometri (percorrendo la “A96”, München-Lindau). Il confine di stato Austria-Italia (Brennero) dista circa 220 chilometri (transitando per Füssen, Reutte, Fernpass e “A12/13”). Il “Touristikamt Kur & Kultur” si trova nella centralissima Marktplatz, 14. Ubicato in un ambiente elegante dispone di una vasta offerta di materiale informativo (brochure) unitamente a prodotti locali con personale competente e disponibile.
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Ringraziamenti
Si ringrazia il personale del Touristikamt Kur & Kultur di Ottobeuren per la disponibilità dimostrata durante la visita della città (già conosciuta); particolari ringraziamenti formulo per Herr Sebastian Pflederer la cui proficua collaborazione è stata molto apprezzata dal sottoscritto insieme alla concessione per la pubblicazione sul mio sito della foto contrassegnata dal nr. 1 (interno della Basilica) e della foto in evidenza. In particolare grazie a Herr Christian Prager autore della foto nr. 1 e Herr Walter Engel autore della foto in evidenza (foto aerea).