La Baviera è il più grande dei 16 “Lander” tedeschi con una estensione che supera i 70.500 Kmq, vale a dire più della Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Liguria messe assieme. Al 2° posto per numero di abitanti con una popolazione di oltre 12,5 milioni la Baviera ha come capitale la cosmopolita città di Monaco di Baviera che è la terza città della Germania dopo Berlino e Amburgo, con 1,5 mil. di abitanti.
Mentre le origini dello “Stato Libero di Baviera” risalgono al 1918 quelle dello splendido paesaggio risalgono a molto prima.
Prima i Celti poi i Romani sotto l’Imperatore Augusto che fondarono prestigiose città come Augusta, Passau, Regensburg, impararono a convivere con i boschi un tempo ostili, rimodellando e plasmando quel paesaggio primordiale che oggi è oggetto di ammirazione a 360 gradi. Foreste e montagne sono l’emblema paesaggistico della Baviera e forse il legname rappresenta il materiale più antico dell’umanità, visto che circa tremila anni fa sulle rive del lago di Starnberg gli antichi abitanti abbatterono una maestosa quercia e la lavorarono fino a farne una barca lunga oltre 13 metri.
Dopo la fine del dominio romano si formarono diversi gruppi e dal 1180, con il Duca Ottone I insignito dall’imperatore Federico Barbarossa, la regione della Baviera fu governata ininterrottamente dalla dinastia dei Wittelsbach una tra le più longeve ed importanti casate europee, che ne diede fama e splendore.
Divisa in Alta e Bassa Baviera nel periodo del Medioevo, divenne lo scudo del cattolicesimo romano contro le frange protestanti durante il periodo della Guerra dei Trent’Anni (sec. XVI e XVII). La lealtà che la Baviera dimostrò a Roma giovò all’impero guidato dal Duca di Baviera Massimiliano I che ottenne il prestigioso titolo di principe elettore con diritto al voto.
Storia lunga e profonda che ha lasciato una traccia indelebile nella regione che è ancor oggi visibile nel ricchissimo patrimonio culturale e architettonico.
Antichità di origine romana, fortezze imperiali, monasteri e Abbazie, rocche e castelli da sogno dove i dettami stilistici del romanico, del gotico, del barocco e del rococò si fondono armoniosamente e sono indelebili testimonianze di un illustre passato.
Attraversata a nord dal possente Danubio, dal Meno e dall’Isar (il fiume della capitale), essa annovera sul suo territorio la vetta più alta della Germania, il Zugspitze.
Da sempre rispettosa dell’ambiente basti pensare al pittoresco Königsseee il lago del Re incastonato tra le vette alpine della regione del Berchtesgaden il più grande dei laghi alpini bavaresi dalle acque cristalline nonostante sia solcato da innumerevoli battelli turistici ma che sono alimentati a corrente elettrica fin dal 1909 proprio per preservare questo incontaminato patrimonio naturalistico, la Baviera possiede un immenso patrimonio culturale (basti pensare al solo festival di Wagner ospitato ogni anno nella città di Bayreuth), storico ed economico (da regione prettamente agricola).
La Baviera è uno dei “Land” economicamente più forte della nazione tedesca e persino di alcuni Stati in ambito europeo con un tasso di disoccupazione più basso di tutta la Germania, grazie a marchi leader sia in campo industriale-tecnologico (BMW, Audi, MAN, Adidas, Siemens) sia in campo finanziario (Allianz) con industrie del terziario assai sviluppate e grazie a un turismo sapientemente organizzato fonte di grandi introiti attirato sia dalla bellezza del suo eterogeneo paesaggio con monti, laghi, boschi e laghetti che si susseguono ininterrottamente, sia dalla presenza capillare di manifestazioni culturali, eventi storici, feste e mostre. Una qualità della vita di buon livello che si riscontra nelle grandi città come nei piccoli paesi dove la cortesia, l’ordine e il rispetto sono una costante, non una eccezione.
La Baviera è una regione dai profondi valori maturati nel corso dei secoli con una popolazione orgogliosa, tenace, romantica e cattolica.
Una popolazione orgogliosa della propria identità, amante delle proprie tradizioni, amante dell’arte, della cultura, di carattere cordiale, festaiola, espansiva, lontana dal “clichè” germanico e più cattolica a differenza del resto dello stato tedesco. Fede cattolica che è testimoniata anche dall’inno bavarese che inizia con la frase “Gott mir dir, du Land der Bayern” cioè “Dio sia con te terra di Baviera”.
Fin dal 1806 la Baviera era un regno sovrano e quando entrò nel nuovo impero tedesco nel 1871 sebbene con alcuni diritti speciali (posta, ferrovia esercito) dopo la vittoriosa guerra Franco-prussiana lo fece più perché obbligata dalle risoluzioni dettate dal conflitto che per propria volontà. Oggi la scritta che campeggia sul suo stemma che recita “Freistaat Bayern” cioè “Stato libero di Baviera” è il riflesso di una autonomia culturale e storica, tuttora profondamente radicata nel contesto della regione. Ecco che il vessillo che si vede sventolare dai palazzi ai traghetti colmi di turisti passando per residenze secolari e curati giardini privati ha il colore del bianco e dell’azzurro (nuvola e cielo) della bandiera bavarese presente ovunque, compreso il logo (che rappresenta un’elica stilizzata) della “Bayerische Motoren Werke“, la BMW! Del resto se ancora viene menzionato l’antico detto di epoca medievale “Extra Bavariam nulla vita, et si vita non est ita” si può comprendere il “reale” attaccamento ai propri ideali.
La Baviera è molto vicina all’Italia e non soltanto geograficamente se pensiamo che la sua capitale Monaco è più vicina a città come Verona, Milano, o Bologna che non alla stessa capitale tedesca. Infatti sono molto intense le relazioni commerciali, culturali e tecnologiche con l’Italia. Relazioni molto profonde se si pensa che già l’8 dicembre 1650 la quattordicenne principessa di Savoia Enrichetta Adelaide di Torino andò alla corte di Monaco di Baviera in sposa al Duca Elettore ereditario Ferdinando Maria di Baviera, assumendo un ruolo importante nella realizzazione del castello di Nymphenburg (regalo del suo sposo) e della Theatinerkirche una delle chiese simbolo di Monaco, favorendo e accrescendo la relazione tra Baviera e Italia. Innumerevoli sono gli artisti italiani che hanno accresciuto e dato lustro al patrimonio artistico bavarese se soltanto pensiamo al pittore veneziano Giovanni Battista Tiepolo che nel 1752/53 ha creato uno dei più grandi affreschi del mondo, libero da ogni appoggio, sublime capolavoro di circa 700 metri-quadrati che simboleggia l’omaggio dei quattro continenti all’epoca conosciuti e che si mostra magnifico in tutta la sua bellezza ed imponenza nella Residenz di Würzburg. Altrettanto innumerevoli sono le città bavaresi gemellate con l’Italia, prima fra tutte la capitale Monaco di Baviera gemellata con la città patria di Giulietta e Romeo, oppure la città bavarese legata al prestigioso brand automobilistico dei “quattro anelli” ovverosia Ingolstadt con la città di Carrara e continuando la città dei tre fiumi (Passau) con il comune vicentino di Montecchio Maggiore, la città resa celebre dai giocattoli (Norimberga) con la città di Venezia, la pittoresca città di Füssen con la cittadina italiana di Palestrina (in prov. di Roma), la città bavarese di Wagner, Bayreuth con la città di La Spezia e ancora altre.
Lo Stato Libero di Baviera ha diversi elementi di considerevole importanza nel campo della cultura, dell’educazione e dell’istruzione. Quattro grandi teatri statali, orchestre classiche e cori insieme ai festival della musica di Bayreuth e Monaco, musei di assoluto valore e fama mondiale come l’Alte Pinakotheke e il Deutsches Museum di Monaco, il “Verkehrsmuseum” (DB Bahn, Museo dei Trasporti, Nürnberg) di Norimberga insieme a una infinità di musei minori che raccontano con cura e precisione la storia la cultura il “mito” bavarese, sono elementi di pregio nel contesto globale della regione “bianca e azzurra” e nel campo dell’istruzione tra le diverse università bavaresi (9 statali e 1 quale organismo militare) spiccano la “Ludwig Maximilians Universität (LMU)” e la “Technische Universität München (TUM)” che si collocano tra le migliori del mondo.
Innumerevoli sono gli eventi culturali e le feste tradizionali che si susseguono durante tutto l’anno iniziando dalla “Oktoberfest” la festa popolare più importante del mondo (fonti ufficali hanno riportato che nell’anno 2017 hanno visitato l’Oktoberfest 6,4 mil. di persone e prendendo come paragone il Carnevale di Rio, anch’esso di risonanza mondiale, esso è stato visitato da circa 920 mila presenze) e continuando con la “Gäubodenvolksfest” a Straubing, il “Christkindlmarkt” a Norimberga, la “Tänzelfest” a Kaufbeuren, la “Landshuter Hochzeit” a Landshut, il “Kaltenberger Ritterturnier” (Torneo Cavalleresco ) a Kaltenberg, il “Drachenstick” (Uccisione del drago) a Furth im Wald e ancora tanti altri. I pittoreschi Mercatini Natalizi, che si tramandano da secoli con cura e passione, presenti tanto nelle grandi città come nei piccoli paesi rappresentano un altro tassello identificativo della cultura bavarese: qui il profumo del Glühwein ben si accompagna alle tipiche melodie dell’Avvento e i tipici dolci del periodo natalizio sono una tentazione a cui è difficile resistere.
Per non parlare di castelli “reali”, residenze secolari e monumenti che sono dei veri e propri tesori, riconosciuti dall’Unesco.
Come non menzionare il sublime castello di Neuschwanstein universalmente conosciuto, fonte di considerevoli entrate unitamente al castello di Linderhof e di Herrenchiemsee voluti da Re Ludwig II mito tutt’ora ricordato; la Residenz di Monaco e quella di Kempten, il castello di Aschaffenburg e quello di Bayreuth; la città vecchia di Bamberga patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1993 e il centro storico di Regensburg (Ratisbona), patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2006, per non citare che alcuni storici prestigiosi simboli.
Si arriva così al folklore bavarese con usi e costumi tramandati con orgoglio, parte integrante del “modus operandi”, con le donne che sfoggiano i sgargianti e generosi “Dirldn” e gli uomini con i “Lederhosen“. Lo dice anche un proverbio bavarese “Con il Dirldn e il Lederhosen sei sempre in ordine”. Fu proprio Re Max II a rafforzare lo spirito nazionalista in Baviera, indossando appunto il Tracht, il tipico abito bavarese.
I Bavaresi hanno un termine particolare per definire il loro sviluppato senso dell’accoglienza e della convivialità che custodiscono e tramandano da secoli. Questo termine si chiama “Gemutlichkeit” che non ha una vera e propria traduzione ma è una specie di contenitore dove sono presenti tutte le caratteristiche e dove la birra, bevanda per eccellenza della Baviera, assume un’importanza fondamentale.
Orzo (malto), luppolo e acqua furono i soli ingredienti ammessi quando nel lontano 1516 fu emanata la “Reinheitsgebot” la più antica legge alimentare del mondo, dal Duca Wilhelm IV e Ludwig X legata alla fabbricazione della birra e promulgata per proteggere la popolazione da ingredienti aggiunti durante la lavorazione, talvolta anche nocivi per la salute. Legge in vigore e rispettata ancor oggi che garantisce la qualità della birra bavarese conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Qualità certificata anche dall’Unione Europea che emanando la denominazione di “Bayerisches Bier”, attesta la bontà “Made in Bayern“. Birra la cui tradizione si perde nel Medioevo negli antichi conventi e che oggi è prodotta in circa 650 birrifici, orientativamente la metà dei birrifici presenti sull’intero territorio tedesco! Con gli ingredienti storici rigorosamente selezionati a cui fu aggiunto il lievito i maestri birrai bavaresi creano con arte e maestria circa 40 tipi di birra differenti per colore, gradazione, gusto che si adattano a tutti i palati anche quelli più esigenti e ben 4 mila brand diversi.
Altro merito va alla gastronomia bavarese che prendendo spunto da influenze storiche giunte dall’estero ha saputo ben amalgamare questi sapori con la cucina locale delle diverse regioni (Franconia, Svevia…) creando nuove e gustose specialità e conquistando una buona reputazione nel mondo. Pesce pregiato, carne di qualità e i rinomati vini della Franconia (già abbiamo parlato della birra) sono il vanto della regione dove gusto e genuinità dei prodotti sono lo specchio dell’arte culinaria bavarese.
Baviera, diversa per tradizione; Baviera, la regione più amata dagli italiani!
Informazioni utili
Il “Land” della Baviera con oltre 70.500 chilometri-quadrati è il più grande dei 16 Land federali che compongono lo Stato tedesco e conta circa 12,5 mil. di abitanti. Esso è diviso in quattro regioni: Algovia (Allgäu/Schwaben), Alta Baviera (Oberbayern), Baviera Orientale (Ostbayern) e Franconia (Franken). Confina a sud con l’Austria, a est con la Rec. Ceca, a nord con il Land della Turingia (Thüringen) e dell’Assia (Hessen), a ovest con il Land del Baden-Württemberg. La capitale dello “Stato Libero di Baviera” è Monaco di Baviera, altre città importanti sono Norimberga (Nürnberg), Augusta (Augsburg), Würzburg, Ingolstadt, Ratisbona (Regensburg), Bamberga (Bamberg) e altre ancora. Ottima la rete stradale e autostradale (gratuite le autostrade che arrivano fin dentro le città) che insieme alla rete ferroviaria formano una fitta e valida rete viaria. Diverse sono le autostrade che attraversano la regione dai colori bianco-azzurro del cielo: le più importanti sono la “A7” che collega Füssen a Würzburg (coprendo una distanza di circa 325 chilometri) la “A8” (che collega Neu Ulm a Augusta, Monaco fino a Salisburgo), la “A9” da Monaco a Bayreuth (passando per Ingolstadt e Norimberga), la “A92”, “A95” e “A96” che collegano la capitale rispettivamente a Deggendorf, Garmisch e Lindau. Parlando di strade non si può non ricordare i suggestivi itinerari turistici che abbinano arte storia e folklore come la “Romantische Straße” oppure la “Deutsche Alpenstraße“, per non citarne che due. Hub internazionale della regione è quello di Monaco con destinazioni in tutto il mondo, importante l’aeroporto di Norimberga e quello di Memmingen (alternato a Monaco per la vicinanza; Km. 115 via “A96”). Particolare cura è offerta a chi cerca una vacanza rilassante all’insegna del benessere e del relax: innumerevoli sono le località termali in Baviera che offrono un servizio d’eccellenza secondo i dettami del concetto “Mens sana in corpore sano”, già in essere grazie agli illuminati studi dell’abate Sebastian Kneipp, quasi duecento anni fa!
Cosa aggiungere se non invitarVi a visitare la Baviera dove è di casa una atmosfera cordiale e un ambiente ideale per una vacanza tra benessere e relax, tra splendidi paesaggi e preziosi tesori artistici. Le opportunità di viaggio sono innumerevoli e io rimango, come sempre a disposizione per qualsiasi domanda, per organizzare itinerari, quale accompagnatore!!