Il Re Ludwig La Baviera

Herrenchiemsee, il castello di Re Ludwig II

Molto prima dell’acquisto della Herreinsel nel settembre 1873, Re Ludwig II aveva progettato la costruzione di un palazzo prendendo ad esempio Versailles per omaggiare la dinastia francese dei Borboni che il monarca ammirava con sentito fervore, quale esempio di monarchia assoluta.

Castello di Herrenchiemsee, Parterre con fontana (foto storica scattata intorno al 1880) -1-

Dopo un periodo di pianificazione suddiviso in 13 fasi progettuali elaborate dall’architetto Georg Dollmann il Re approva i piani e il 21 maggio 1878 viene posata la prima pietra.

Castello di Herrenchiemsee, Acquerello di Georg Dollmann della facciata principali di Herrenchiemsee (1879; Archivio Ludwig II Museum) -2-

Secondo i progetti iniziali di Dollmann le sale di rappresentanza e la scala sono portate a compimento entro il 1881, ma il 16 ottobre 1884 lo stesso architetto viene sostituito da Julius Hofmann che competerà le sale residenziali reali soltanto nel 1884/1885, un anno prima della tragica morte del suo committente.

Castello di Herrenchiemsee, progetto per elevazione ala nord lato sud (non eseguito); 1882 Archivio: Ludwig II -3-

A causa degli ingenti costi di costruzione e a seguito della improvvisa morte del Re, il castello soprannominato la “Versailles bavarese” non sarà più terminato!

Per Ludwig II, Luigi XIV rappresentava la manifestazione assoluta della monarchia e studiò tutte le fonti disponibili per ampliare le sue conoscenze. Si narra che prese in prestito intere cataste di libri dalla Biblioteca di Stato bavarese relative al periodo del re Sole. Durante le rivoluzioni del 1789 e del 1848 la maggior parte del mobilio di Versailles fu distrutto o andò perso: per questo motivo Re Ludwig II riuscì a fatica a reperire documenti e modelli della residenza francese.

Castello di Herrenchiemsee, design per il divano del mobile in porcellana (Julius Hofmann, 1884; Archivio: Ludwig II Museum) -4-

Non meraviglia, quindi, il primo viaggio che il Re fece a Parigi dal 20 al 27 luglio del 1867 a cui seguì una visita speciale a Versailles in concomitanza con il suo secondo viaggio in Francia nel 1874, dal 20 al 28 agosto.

Castello di Herrenchiemsee, sviluppo a parete del mobile in porcellana (F.P. Stulberger, 1884, Archivio: Ludwig II Museum) -5-

Il re bavarese eresse Herrenchiemsee come monumento alla monarchia, come luogo di residenza privata per la meditazione, non come luogo da visitare, discostandosi per dimensioni e interni dal modello francese preso a riferimento!

Castello di Herrenchiemsee, design ad acquarello per la consolle a specchio della camera da letto di Ludwig II con busto in marmo di Carrara di Luigi XIV tra Venere e Amor (Franz Paul Stulberger, 1883; Archivio: Ludwig II Museum) -6-

Ma se pur “ancorato” a epoche remote ciò per Re Ludwig II non significava rinunciare ai progressi dell’epoca in cui si trovava, se questi avessero migliorato le condizioni di vita.

Ludwig usò la ferrovia da Monaco a Prien così come una ferrovia ad anello sull’isola che è scomparsa da tempo. A lui si deve l’installazione di un sistema di riscaldamento ad aria calda progettato nel castello; caldaie e tubazioni ubicate nel seminterrato, contrastano sensibilmente con le sale riccamente arredate. Il poderoso marchingegno meccanico di sollevamento del famoso tavolo nella sala da pranzo riflette le innovazioni tecnologiche più moderne, così come il tetto di vetro sopra la grande scalinata.

Castello di Herrenchiemsee, calamaio per lo studio (versione non approvata) con due putti e stemma reale bavarese (F. Brochier, 1883; Archivio: Ludwig II Museum) -7-

Merita conoscenza il fatto che l’intero arredo presente nel castello di Herrenchiemsee, come tende, mobilio, statue, orologi, quadri e altro ancora furono creati esclusivamente dalle aziende di Monaco, la cui competenza artigianale aveva raggiunto un nuovo splendore grazie agli innumerevoli ordini ricevuti dal re bavarese, ancora una volta ma, purtroppo, per l’ultima volta! Lavori e progetti che sovente venivano modificati dal Re in persona!

Citiamo i produttori di mobili di corte A. Pössenbacher e l’attività di ricamo di Mathilde e Dora Jörres. L’ateliers Bornhauser unitamente alla Jörres lavorarono 7 anni al letto “ufficiale” di Stato! I lunghi lavori compiuti da intagliatori, orafi, scultori e altri sono quasi tutti comprovati da idonea documentazione.

Castello di Herrenchiemsee, Galleria degli Specchi (R.9), vista da sud -8-

Al piano terra è presente il “König Ludwig Museum”, esposizione permanente interamente dedicata al sovrano bavarese, unica nel suo genere. Dodici ampi ambienti raccontano la vita e la storia di Ludwig II,  attraverso una serie interminabile di documenti, foto, ritratti, monete, posateria, oggetti personali e composizioni di pregiato mobilio originale, non senza un occhio di riguardo verso la storica figura di sua cugina Sisi e verso Richard Wagner.

Castello di Herrenchiemsee, König Ludwig Museum raffigurazione di Re Ludwig II

Alcune sale sono completamente dedicate al sontuoso mobilio della camera da letto (da notare i dorati putti che sorreggono lo sfarzoso letto) del castello di Linderhof e alla sala delle udienze della Residenz.

Castello di Herrenchiemsee, König Ludwig Museum Re Ludwig II conferisce il riconoscimento di Cavaliere dell’Ordine di San Giorgio nella Hofkapelle il 26 aprile 1880

In scala 1:100 si può osservare il modello del Teatro che doveva essere costruito a Monaco, lungo il fiume Isar dall’architetto Gottfried Semper e nella stessa sala i busti di Ludwig II e del suo “unico diletto amico”, Richard Wagner.

Castello di Herrenchiemsee, König Ludwig Museum busti di Re Ludwig II e Richard Wagner

Interessante la riproduzione del “Giardino d’Inverno” che ripropone quello che fu costruito sul  tetto della Residenz, con tanto di barca originale e a fianco un altro busto del sovrano bavarese, quasi a vigilare.

All’ingresso del Museo si mostra una bellissima raffigurazione del giovane re bavarese e a fianco la sua firma. La visita è aperte da due teche che custodiscono l’abito battesimale e la maschera funeraria.

Di fronte al castello si distende il grande parco barocco (ma più piccolo del corrispettivo modello francese) creato sotto la direzione di Carl von Effner. La facciata ovest del castello guarda le fontane laterali della Fama (“Famabrunnen“, a sinistra) e della Fortuna (“Fortunabrunnen”, a destra), che precedono la Fontana di Latona (“Latonabrunnen”), posta al centro del giardino, come a Versailles.

Herrenchiemsee, Fontana di Latona (“Latonabrunnen”)

L’ex edificio del monastero Agostiniano (“Augustiner-Chorherrenstift Herrenchiemsee”) ospita oggi un museo moderno. La visita è un incontro verso i secoli di storia bavarese, grazie alla mostra che ne ripercorre la storia dal Monastero fino al palazzo del Re, alle sale di rappresentanza come la “Kaisersaal” (“Sala Imperiale”), alle stanze private di Re Ludwig II e all’esposizione di documenti e foto che evidenziano la storica conferenza ivi tenutasi per preparare la Costituzione della Repubblica Federale Tedesca nel 1948.

Herrenchiemsee, Sala Imperiale costruita nel 1706-16 -9-


Oltre a ciò si può vedere una galleria di pittura che mostra oltre 50 opere di artisti attivi nell’area del Chiemsee nel 19°-20° secolo unitamente alla galleria d’arte di Julius Exter che comprende circa 150 dipinti dell’artista tedesco che morì proprio nella regione del Chiemsee.

Quasi a fianco è ubicata l’ex chiesa parrocchiale dedicata a Maria (“Pfarrkirche St. Maria”), edificio tardo gotico consacrato nel 1469 con un interessante altare del primo barocco risalente al 1632 e con soffitto a cassettoni sopra la navata che mostra scene dalla vita di Maria.

Herreninsel, Pfarrkirche St. Maria

Il sottoscritto ha visitato il castello di Herrenchiemsee la prima volta nel 2007 e successivamente nel 2010, 2011 (in occasione della Mostra dedicata a Ludwig II, dal titolo “Götterdämmerung“), nel 2015, nel 2018 e 2019, regalandomi, ad ogni visita nuove nozioni e preziosità da ammirare! L’incontro, infine, con Isa Mereu guida del castello di Herrenchiemsee è motivo di grande piacere ed è un valore aggiunto alla visita, grazie a una spiegazione competente e mai superflua compiuta con la giusta enfasi legata all’importanza del luogo visitato! A Isa Mereu del “Bayerische Schlösserverwaltung”, va il mio plauso!

Informazioni utili

Il castello di Herrenchiemsee (Schloss Herrenchiemsee) è ubicato nella Herreninsel, la più grande (3,28 Kmq) delle tre isole (“Herreinsel”, “Fraueninsel” e “Krautinsel”, oggi disabitata e ubicata tra le due maggiori) presenti nel Chiemsee che con una estensione di poco più di 80 Kmq. è il più grande lago della regione bavarese. La cittadina di Prien am Chiemsee (lambita dalla A8, München-Salzburg, uscita numero 107), da cui partono i traghetti per l’isola si trova a circa 95 chilometri dalla capitale bavarese e a circa 75 chilometri da Salisburgo. I battelli partono dal molo di Prien-Stock; la traversata dura circa 15 minuti e dall’approdo si raggiunge il castello, a piedi, in circa 20-30 minuti. Esiste la possibilità di percorrere predetto tragitto in carrozza. Il costo del biglietto di ingresso al castello è di €. 9,00 (i minori di anni 18 entrano gratuitamente se accompagnati da un adulto) e comprende anche la visita del “König Ludwig Museum“, l’interessante museo dedicato al re bavarese unico nel suo genere e del Convento Agostiniano (situato nei pressi dell’approdo) che espone una stanza dove soggiornava Ludwig II. Il castello è aperto con i seguenti orari: 09.00-18.00 dal 31 marzo al 27 ottobre e 09.40-16.15 nel restante periodo. Gli orari di apertura del castello possono subire variazioni in relazione agli orari di servizio dei traghetti. Chiuso il 1° Gennaio, il martedì grasso, il 24, 25 e 31 Dicembre. Gli orari e i periodi in cui si può visitare il Monastero Agostiniano corrispondono a quelli del castello di Herrenchiemsee; l’ingresso al solo Monastero ha un costo di €. 4,00. Per ulteriori info questo il sito ufficiale http://www.herrenchiemsee.de

Ringraziamenti

Si ringrazia il “Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser, Gärten und Seen” per la preziosa collaborazione espressa in innumerevoli circostanze unitamente alla concessione e autorizzazione alla pubblicazione delle foto contrassegnate dal nr. 1 al nr. 9 e alla autorizzazione alla pubblicazione delle foto relative agli interni del castello e alle opere presenti nel Museo.

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