La Baviera

La citta di Wolfratshausen

Lambita dal corso del Loisach e chiusa ad est dal corso dell’Isar, la storica città di Wolfratshausen ha come appellativo “Die Flößerstadt”, ovverosia la “Città del Rafting”.

Di antiche origini la sua fondazione risale all’anno 1003 e ancor oggi conserva la sua storia tra antichi edifici e caratteristiche vie cittadine.

Sulla collina che sovrasta il nucleo urbano anticamente esisteva un castello abitato dalla nobiltà di Wolfratshausen che dominava l’intero abitato. Nel 1734 un fulmine colpì il maniero che custodiva al suo interno enormi quantità di dinamite, distruggendolo. Tutte le macerie derivanti dalla distruzione del complesso fortilizio servirono poi per costruire le abitazioni cittadine, contribuendo anche alla costruzione della Residenz di Monaco il cui “faticoso” trasporto fu effettuato per via fluviale a mezzo zattere del luogo.

Il suggestivo percorso tra il rigoglioso verde collinare regala innumerevoli punti informativi per i più piccoli e non mancano certamente le panchine per ritemprare fisico e mente.

Qui si trova la “Frauenkapelle” eretta nel 1643 grazie a un voto della famiglia Lang-Raab di Wolfratshausen a seguito dei sanguinosi conflitti della Guerra dei Trent’Anni. Originariamente di pianta ottagonale l’interno conserva ancora stucchi originali sul soffitto che risalgono probabilmente al periodo 1670/80. L’altare maggiore a baldacchino visibile ancor oggi risale al 1777 e una immagine di Dio si mostra al centro del soffitto a volta della navata. L’ambiente religioso nella parte ovest fu aggiunto successivamente conferendo al luogo l’aspetto attuale.

Dalla chiesa dedicata a Nostra Signora si snoda la Via Crucis che porta alla Cappella della Trinità (Dreifaltigkeitskapelle) eretta nel 1715, anch’essa grazie a un voto: la bellezza e serenità del luogo continua…

La collina ospita inoltre un grande bacino di acqua potabile a beneficio della comunità cittadina. La veduta d’insieme del nucleo urbano che si gode dalla collina è dominata dalla chiesa cattolica ubicata nel cuore della città.

Simbolo della città è la chiesa dedicata a Sant’Andrea (Pfarrkirche St. Andreas) che fu completata nel 1484. Le fonti riportano di un altro edificio religioso presumibilmente più grande ma che fu distrutto da un incendio nel 1619. Nel 1626 la chiesa cattolica fu restaurata e consacrata dall’Arcivescovo di Frising, Bartholomäus Scholl. Quattro anni dopo la torre fu completata e trasformata nel contempo in una struttura ottagonale con la caratteristica cupola a cipolla.

L’interno della chiesa a tre navate custodisce interessanti opere rappresentate al meglio dal prezioso altare maggiore del 1777 opera di Philipp Rämpl rivisto seguendo i dettami del barocco affiancato dalle statue di S. Caterina d’Alessandria (sin.) e San Pietro (destra). La decorazione presente risale al 17° secolo ed è una testimonianza delle arti e dei mestieri di Wolfratshausen.

La Pala d’Altare mostra il martirio di Sant’Andrea tra diverse figure che ricordano l’Oriente.

Wolfratshausen, chiesa di S. Andrea (altare maggiore)

Alla sinistra della navata si può vedere il pulpito raggiungibile con una scala a chiocciola e di fronte è appeso un crocifisso preceduto da una statua dedicata alla SS. Madonna. Completano l’arredo le dodici statue quasi a grandezza naturale degli Apostoli abbellito dalle numerose decorazioni presenti risalenti al 17° secolo, testimonianza delle arti e dei mestieri di Wolfratshausen. Davanti alla chiesa si mostra la statua di Maria che conferisce il nome alla piazza cittadina.

Di fronte si trova l’edificio che ospita il Rathaus (Municipio) eretto nel 1805 che ha nel timpano due stemmi: quello con i colori della bandiera bavarese e lo stemma della città che riporta un lupo con la lingua rossa.

La passeggiata nel cuore della città tra Untermarkt e Obermarkt e le vie che portano verso il Loisach prosegue tra gli edifici dalle variopinte facciate che cingono non solo l’arteria principale, arricchiti da raffigurazioni pittoriche. In Untermarkt al civico n. 10 si trova il Museo di storia locale (Heimatmuseum) con una sezione dedicata alla consolidata tradizione zatteriera.

La casa chiamata “Buckhaus” (Johannigasse, 5, foto a destra) composta da due edifici era già menzionata nel 1633 e la preziosa opera pittorica raffigura San Nicola patrono dei zatterieri e San Nepomuceno.

Caratteristico il piccolo “Japanischer Garten” a ridosso del Loisach chiamato “Yuko Nihon Teien” dono della città giapponese di Iruma con cui Wolfratshausen è gemellata fin dal 1987.

Un’altra area verde è quella che porta le “insegne” della città di Brody (Ucraina) con cui Wolfratshausen intrattiene rapporti di amicizia dal 2001.

Citazione approfondita merita l’unione di Wolfratshausen con il Loisach e l’Isar.

La caratteristica della città è strettamente legata al corso dei due fiumi che nel corso dei secoli hanno assunto notevole importanza. Il trasporto di merci e legname unitamente al tradizionale trasporto di passeggeri dalle zone alpine verso le grandi città hanno consolidato questa caratteristica lunga secoli.

Nelle immediate vicinanze del cuore cittadino si trova l’area dove le maestose zattere vengono fatte scivolare nel fiume. Lungo 350 metri esso è il più grande “luogo” di partenza delle zattere che da qui “prendono il “largo” tra scorci di innegabile bellezza e entusiasmante euforia collettiva. L’entrata in acqua di queste grandi zattere pensate per ospitare decine e decine di passeggeri seguiti da lauti spuntini bavaresi, tanta birra e strumenti musicali secondo tradizione bavarese rappresenta già di per se uno spettacolo tanto inusuale quanto emozionante.

Tradizione che si perde nei secoli addietro visto che i primi documenti ufficiali relativi a questa attività risalgono al lontano 1167.

Attività che continuo nel tempo e che nel XV secolo vedeva in attività una decina di zattere.

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Nel 1848 l’attività raggiunse il suo massimo splendore con poco meno di ben 6 mila zattere in esercizio ogni anno.

Wolfratshausen, pannello informativo legato all’antica attività delle zattere

Tuttavia con l’avvento dell’auto e la costruzione della strada ferrata il trasporto di merci su zattera subì un consistente ridimensionamento diventando col passare del tempo una piacevole attività talmente importante da essere conosciuta nel mondo e tanto da meritarsi l’appellativo di “Città Internazionale del Rafting” dal 2010.

Tradizione custodita e consolidata tanto che dal 2014 l’attività di “Rafting” è stata inserita nell’elenco nazionale del patrimonio culturale immateriale della commissione tedesca dell’UNESCO e il 1^ dicembre del 2022 il “Rafting” è stato dichiarato “Patrimonio culturale immateriale dell’Umanita” dopo una proposta congiunta del marzo 2021 all’UNESCO di Parigi, avanzata dai paesi di Austria, Germania, Rep. Ceca, Lettonia, Polonia e Spagna.

Nel 2017 Wolfratshausen ha ospitato il “German Rafting day” con appassionati ed associazioni giunti in città da tutto il mondo per festeggiare questo evento a carattere internazionale.

Wolfratshausen, statua dedicata agli zatterieri – Foto di: Hermann Paetzmann n.1

La stagione parte dal 1° maggio ed arriva fino agli ultimi giorni di settembre; in seguito gli addetti alle zattere trovano occupazione in altre attività.

In città due sono le ditte autorizzate a “varare” le grandi zattere sul Loisach che si getta nell’Isar un paio di chilometri dopo e rappresenta l’unica via navigabile dell’Europa centrale adatta al trasporto di persone su zattere.

Questa particolare esperienza è talmente diffusa ed apprezzata che nel periodo in questione la gente arriva da tutta la Germania e oltre per la traversata in zattera e trovare “posto” soprattutto nei periodi più caldi è estremamente difficile. La traversata fino a Monaco dura circa 6 ore e ha un costo per ogni persona di circa 100-150 Euro.

E’ una tradizione talmente radicata e sentita dalla popolazione locale che ogni tre anni viene ricordata con una solenne cerimonia, che non è soltanto religiosa, in onore di San Giovanni Nepomuceno a cui si chiede la benedizione verso coloro che sono impegnati in questa tradizionale attività e di buon auspicio per le stagioni future.

Wolfratshausen, “Johanni-Floßprozession” – Foto di: Jörg Schwenger (Flößerstraße) n.2

Lo scorso sabato 20 maggio la storica processione è stata purtroppo annullata per le avverse condizioni del Loisach giunto a livelli di guardia dopo le incessanti piogge dei giorni precedenti che metteva a rischio l’incolumità dei passeggeri.

Tutto era stato preparato nei minimi dettagli con le zattere addobbate a festa, gruppi musicali pronti ad allietare l’evento e alberghi “sold out” ma, come detto, si è preferito annullare l’evento.

E dire che avrei dovuto partecipare anche io…

Informazioni utili

Wolfratshausen comune bavarese di 20 mila abitanti è ubicato nella regione bavarese dell’Alta Baviera (Oberbayern), parte del distretto amministrativo Bad Tölz-Wolfratshausen. La città bagnata dal fiume Loisach è sfiorata dalla autostrada “A95 München-Garmisch” cui dista rispettivamente 35 e 60 chilometri. Bad Tölz dista circa 30 chilometri, Augsburg (Augusta) dista 110 chilometri (percorso autostradale tramite la “A95” e “A8”), il confine Austria-Italia (Brennero) si raggiunge percorrendo 150 chilometri. Il curato ed efficiente “Tourist Info” si trova in Marktplatz 1 proprio nell’edificio che ospita la residenza del primo cittadino. Il Museo di storia locale (Heimatmuseum) che racconta gli oltre 1000 anni di storia della comunità locale è ubicato in Untermarkt 10 ed è aperto il giovedì, sabato e domenica (ingresso a pagamento).

Ringraziamenti

L’incontro “ufficiale” avvenuto in Municipio con il Primo Cittadino di Wolfratshausen Herr Heilinglechner Klaus (a cui ho dedicato apposito articolo nella sezione “Dicono di me”) è stato motivo di elevata soddisfazione. La cordialità e la disponibilità palesate dall’Autorità cittadina nei miei confronti durante la visita è motivo di grande piacere e il prezioso “dono” ricevuto testimonia ancora una volta la fattiva “collaborazione” in essere con le diverse Autorità presenti sul territorio bavarese, segno tangibile delle mie competenze in materia. Sentita e sincera gratitudine rinnovo alla gentilissima Frau Bayer Roswhita, guida cittadina e referente del Gemellaggio, dal 2011, con la cittadina friulana di Manzano (UD) che fin dal primo colloquio telefonico ha dimostrato pregevole competenza e squisita disponibilità, qualità ampiamente messe in campo durante i diversi incontri in loco, l’ultimo lo scorso mese di giugno. A tal proposito sono pertinenti i rinnovati ringraziamenti al caro amico Beltramini Diego di Manzano per la collaborazione fornita in ogni occasione. Doverosi ringraziamenti esprimo a favore della città di Wolfratshausen e ai fotografi già citati per la concessione delle foto storica quale immagine in evidenza del presente articolo (Historische Postkarte um 1910 Archiv Flößerstraße) e per le foto n. 1 e 2. Ringrazio inoltre il “Wirtshaus Flößerei” (Sebastiani Steg, 1) per la foto n. 3 parte del “Spesienkarte” tipico ristorante bavarese conosciuto (ed apprezzato) grazie alla Sig.ra Beyer. Ringrazio infine il personale del “Tourist Office” di Wolfratshausen, competente e disponibile.

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