La Baviera

La città di Dillingen an der Donau

Dillingen an der Donau (abitanti 19 mila) è una città di antiche origini, le cui prime tracce si collegano a un insediamento alemanno e ad un castello risalenti al X secolo. Nel 1264 la città bavarese lambita dal Danubio ottenne lo status di “Città” e quale residenza dei vescovi-principi di Augusta e sede universitaria (fondata nel 1549 dal Card. Truchses, Vescovo di Augusta) conobbe un lungo periodo di splendore storico e culturale che perdurò fino alla fine del XVIII secolo.

La conoscenza della città bavarese comincia dalla via che rievoca figure di elevata valenza storica, “Königstraße”, ricca di edifici risalenti al periodo del XVII e XVIII secolo che attestano fulgidi periodi, primi tra tutti vecchio e nuovo Municipio.

Dillingen, Königstraße

Posti uno a fianco dell’altro, il Vecchio Municipio (“Altes Rathaus”) fu costruito intorno al 1500 con facciata rinascimentale risalente all’ultimo periodo del 1800; a fianco il Nuovo Municipio (“Neues Rathaus”) originariamente abitazione di un nobile di corte e successivamente (1872) acquistato dalla città per l’ampliamento dell’edifico preesistente.

Poco distante si trova il Museo Civico (“Stadt- und Hochstiftmuseum“) che custodisce nelle diverse sale oggetti risalenti alle epoche precedenti con riferimento alla storia della città e dell’Università.

Merita attenzione la particolare fontana dedicata a Wilhelm Bauer (“Wilhelm-Bauer Brunnen“) cittadino di Dillingen, creata nel 1989 dall’artista di Kempten Hans Watcher. Essa rappresenta un sottomarino in quanto Bauer fu l’ingegnere a cui si deve la realizzazione del primo sottomarino moderno secondo i suoi progetti e la sua attività nell’esercito bavarese durante la guerra dello Schleswig-Holstein (che scatenerà in seguito l’entrata in guerra della Baviera nel disastroso conflitto che prende il nome di “Guerra delle Sette Settimane”).

Dillingen, fontana dedicata a Wilhelm Bauer

Dietro al numero 15 di Hafenmarkt l’edificio rinascimantale dove nacque l’Ingegnere Bauer nel 1822, oggi ad uso pubblico.

Vicino la “Marientor“, Porta di Maria, un tempo accesso al complesso fortilizio del Castello. Roccaforte fortilizia dei Conti di Dillingen importante casata nobiliare della Germania meridionale, la cui parte più antica risale all’epoca degli Hohenstaufen fu, in seguito, oggetto di diverse opere di ampliamento. A seguito dell’estinzione dell’aritocratica dinastia divenne residenza dei principi-vescovi di Augusta, che continuò fino alla Secolarizzazione nel 1802. Oggi è sede dell’Ufficio delle Imposte e luogo di eventi culturali.

Dal castello prendendo Schloßestraße superato il Municipio e l’edificio denominato “Vermessungsamt” eretto nei primi anni del 1700 quale edificio del vescovado di Augusta si giunge dinanzi all’imponente Basilica di San Pietro (Basilika St. Peter) che merita di essere visitata.

Dillingen, Basilica di San Pietro

Luogo di culto parrocchiale e seconda Basilica della Diocesi di Augusta eretta nel periodo dei vescovi principi fu completata nel 1628, dopo circa quaranta anni dalla posa della prima pietra. Chiesa a sala di grandi dimensioni originariamente a tre navate con torre ottagonale eretta da un trisavolo di Wolfgang Amadeus Mozart, fu elevata a Basilica nel 1979 su concessione dell’allora Papa Giovanni Paolo II.

Dillingen, interno della Basilica (altare maggiore)

La pala dell’altare maggiore laminato in oro e argento mostra San Pietro che riceve le chiavi della chiesa da Gesù Cristo.

Ricco l’interno con pregevoli stalli nel coro in posizione più elevata rispetto alla parte destinata ai fedeli, sei altari laterali minori, soffitto affrescato e pulpito alla sinistra della navata.

L’organo creato da una ditta locale è di recente costruzione (1970) conta circa 5 mila canne e grazie alla particolare acustica permette di svolgere in chiesa concerti d’organo internazionali durante i mesi estivi che richiamano artisti provenienti da tutto il mondo.

Dillingen, interno della Basilica (organo)

Negli ultimi anni la Basilica ha subito un importante lavoro di restauro durato tre anni e mezzo perchè determinati studi avevano evidenziato che il pesante tetto poteva creare pericoli all’intera struttura muraria. Prima di lasciare il luogo religioso mi fermo per un momento di preghiera dinanzi alla Lourdes Grotte .

Quasi unita alla Basilica si trova la chiesa del “Convento dell’Ascensione di Maria” (“Klosterkirche Maria Himmelfahrt”), dell’Ordine delle Suore Francescane di Dillingen, costruita dal maestro bavarese Johann Georg Fischer, unitamente ad altre maestranze, nel periodo dal 1736 al 1740.

Dillingen, chiesa di Maria (a sin.)

Prendendo Konviktstraße si passa davanti alla Chiesa del Cristo Re (“Christkönigskircher“) il cui esterno colpisce per le sue linee quasi geometriche, eretta negli anni intorno al 1960 dalla “Regens-Wagner-Foundation” importante ente benefico istituito nella metà del 1800.

Non distante in St. Ulrich Platz la scultura bronzea che raffigura il Vescovo di Augusta e Patrono della diocesi, figura di spicco per la storia della città.

Dillingen, St Ulrich Platz

Costruita nel periodo dal 1610 al 1617 la “Studienkirche Mariä Himmelfahrt”, fu chiesa gesuita e dell’Università e rappresenta il più importante edificio religioso di Dillingen. Creata su un progetto del pittore di corte Joseph Heinz che si avvalse della partecipazione di affermati artisti come Johann Alberthal è considerata l’anticipatrice di numerose chiese barocche della Germania meridionale.

Dillingen, interno della Studienkirche Mariä Himmelfahrt

Dedicata alla SS. Madonna l’interno ad unica navata custodisce l’altare maggiore creato nel 1756 dove è raffigurata l’Ascensione di Maria al cielo e l’incoronazione accompagnata dagli angeli verso la Santissima Trinità rappresentata nella parte superiore dell’altare.

Ai lati dell’altare maggiore si possono vedere, a sinistra, le statue di Ignatius von Loyola (sopra) e di Aloysius von Gonzaga (sotto) e dall’altro lato Franz Xaver (sopra) e Stanislaus Kostka (sotto), figure della chiesa cattolica.

Ricco di elaborati intarsi il presbiterio.

Precedono il presbiterio sette altari (quattro a destra e tre a sinistra) e il pulpito (sinistra) creato negli anni 1760-61 anch’esso opera dell’artista Fischer, che mostra nella parte inferiore i quattro evangelisti con i propri simboli, il leone (Marco), l’aquila (Giovanni) e a destra il toro (Luca) e sotto l’angelo simbolo di Matteo.

Interamente affrescato il soffitto della navata con l’affresco centrale che mostra Maria in cielo (al centro dell’opera pittorica) incoronata regina del cielo e sotto la celeste figura religiosa gli apostoli Paolo con la spada, Pietro con le chiavi, Giacomo il vecchio, Giovanni con l’aquila, Bartolomeo con il coltello, Tommaso con la lancia, Andrea con la croce decussata (incrociata).

A due passi si può vedere l’elaborata facciata che ospita l’Accademia per gli insegnanti con funzioni di aggiornamento e studio, un tempo importante collegio di Filosofia e Teologia che sviluppò la nascita di diverse chiese e ordini religiosi. L’Accademia ospita costantemente un nutrito numero di insegnati provenienti da tutta la regione bavarese che alloggiano nelle camere appositamente allestire all’interno dell’AccADEMIA.per dalla Baviera n fre

Dillingen, Accademia

Quasi di fronte ecco una abitazione molto particolare legata alla storia della città di Dillingen – continua Herr Bosch – in quanto essa fu la casa di un frate Cappuccino missionario nell’isola di Pasqua che fu il primo a redigere un dizionario di Sanscrito.

Dillingen, l’antica abitazione del missionario

A fianco la particolare facciata dell’edificio rinascimentale che ospita la “Obere Apoteke” che nel 2019 ha raggiunto i cento anni di attività. Davanti si mostra la statua (1995) che raffigura San Francesco con in mano alcuni uccelli, riferendosi al celebre dipinto che racconta la “Predica agli uccelli”.

Dillingen, Obere Apotheke

Proseguendo si ritorna in Königstraße che nella parte iniziale custodisce la “Mittleres Tor”, la Porta centrale, che è l’unica porta della città conservatasi fino ad oggi e risalente al periodo di fondazione di Dillingen (XIII secolo).

Dillingen, Mittleres Tor

Chiude la conoscenza della città la visita al “Salone d’Oro” (“Goldener Saal”) nell’ex Università, un vero gioiello!

La scala che introduce nel prezioso ambiente un tempo sala della congregazione Mariana posta al terzo piano, espone ai lati alcuni medaglioni che raccontano la vita di Maria.

Decorata secondo i dettami del tardo rococò negli anni dal 1761 al 1764 colpisce per la sfarzosità e preziosità degli elementi presenti.

Al lato orientale della sala è visibile un altare a baldacchino cinto da quattro colonne con ai lati statue di santi.

Il grandioso affresco di Johann Anwander pittore bavarese mostra in entrambi i lati alcuni edifici famosi di Dillingen come l’ex Università, la Basilica, il Castello, il Municipio le cui raffigurazioni sono quasi identiche ed ha come tema principale “Maria trono della saggezza”

Al centro è rappresentata la SS. Madonna quale figura della saggezza e varie figure mitologiche come Apollo (a sinistra) e Minerva (a destra). Negli angoli dell’affresco sono rappresentate le quattro facoltà (Teologia, Giurisprudenza, Scienza e Medicina) con eloquenti scene. Quella che raffigura le Scienze ad esempio nella parte inferiore mostra una persona con le orecchie d’asino e una donna che fugge per simboleggiare che non tutti sono interessate alla materia.

Dillingen, Sala d’Oro (affresco delle Scienze)

Come ultimo lavoro, l’ebanista J. Hartmuth ha realizzato il pavimento della sala con tipi di legno locali: quercia, ciliegio, acero e nocciol

Informazioni utili

Dillingen an der Donau si trova nella regione dell’Algovia-Svevia Bavarese (“Allgäu-Bayerische Schwaben”). Toccata dal Danubio si trova a circa 20 chilometri dal confine regionale con il Land del Baden-Württemberg e circa 50 chilometri a nord-ovest di Augusta, capoluogo regionale. Dista circa 115 chilometri dalla capitale bavarese (transitando da Augusta e percorrendo la “A8”); il confine di stato Austria-Italia (Brennero) si raggiunge percorrendo circa 230 chilometri (tramite “B17” Augusta-Landsberg-Schongau-Garmisch indi “B2” per Mittenwald e “A13”); circa 300 chilometri transitando per Monaco. Il “Salone d’Oro” è visitabile secondo orari e modalità riscontrabili presso il locale Ufficio del Turismo; costo di ingresso € 1,00. La città di Dillingen an der Donau è gemellata dal 2004 con il comune di Bondeno (FE); nel 2010 durante il ricevimento in occasione del Capodanno 2010 l’allora Sindaco di Bondeno Alan Fabbri (oggi Sindaco della città di Ferrara) intervenne ufficialmente per rinsaldare ancor di più l’unione tra le due città, un ulteriore prezioso tassello al legame esistente tra la Baviera e l’Italia!

Ringraziamenti

La conoscenza della storica città di Dillingen an der Donau è stata possibile grazie alla preziosa presenza del Sig. Bosch Werner a cui vanno i miei vivissimi ringraziamenti. La preziosa competenza manifestata durante l’interessante visita della città si aggiunge alla squisita disponibilità già dimostrata in diverse occasioni. Grazie a Padre Wolfgang Schmeck per la preziosa speiegazione inerente la Basilica di Dillingen. Si ringrazia inoltre il personale del Touristen Information ubicato all’interno del Rathaus (Königstraße 37/38) per la collaborazione fornita.

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