Il “Altes Schloss Schleißheim” (Vecchio Castello di Schleißheim), il “Neues Schloss Schleißheim” (Nuovo Castello di Schleißheim”) e il “Schloss Lustheim” (Castello di Lustheim”) formano un trittico di palazzi imperiali che furono residenze della casata reale dei Wittelsbach.
La vasta tenuta di Schleißheim fu originariamente acquistata dal Duca Guglielmo V (Herzog Wilhelm V von Wittelsbach) nel 1597 che diventò il luogo di ritiro spirituale, all’indomani della sua abdicazione (1598), fino alla sua morte (1626).
Il curato giardino prospiciente l’ingresso del Vecchio Castello custodisce una statua che raffigura la SS Madonna a cui dedico un momento di preghiera e sul cui basamento una scritta da parte della comunità di Oberschleißheim ricorda le vittime delle due guerre. Completa il manufatto l’onnipresente emblema bianco-azzurro.
Il Vecchio Castello che sostituì una modesta abitazione fu eretto sotto il regno del Duca Maximilian I v. Wittelsbach (Herzog Maximilian I von Wittelsbach), figlio del Duca Wilhelm V, nel periodo dal 1617 al 1623. Fino alla sua distruzione avvenuta nel 1944 il castello fu uno dei più importanti esempi di architettura del primo barocco in Baviera. Ricostruito negli anni ’70 ospita una mostra permanente di arte popolare religiosa comprendente 6.000 “pezzi” ed è sede di un ramo secondario del Museo Nazionale Bavarese (“Bayerischen Nationalmuseum”) con due distinte collezioni.
Il giardino prospiciente il palazzo principale è meritevole di lode.
Una moltitudine di fiori dai mille colori sapientemente disposti in curate siepi sono una delizia per gli occhi e al centro una fontana circolare rende ancor più suggestivo l’ambiente circostante.
Il Nuovo Castello fu eretto per volere del principe elettore Max Emanuel (Kurfurst Max Emanuel von Wittelsbach) il quale sperava di diventare il prossimo Imperatore, a somiglianza e sfarzo di Versailles e Vienna quale futura regale residenza. L’architetto Enrico Zuccalli firmò la progettazione iniziale e i lavori di costruzione iniziati nel 1701 terminarono (dopo una interruzione durata diversi anni) nel 1726 sotto la direzione dell’architetto bavarese Joseph Effner.
Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di quattro ali ma soltanto il corpo principale fu portato a compimento. Al rientro dall’esilio in Francia (1715) il nobile bavarese commissionò la realizzazione del vasto giardino il cui originale design barocco si è conservato fino ad oggi.
Gli splendidi interni del castello sono opera di affermati artisti quali Johann Baptist Zimmermann, Cosmas Damian Asam e l’italiano Jacopo Amigoni. Il susseguirsi di sale sontuosamente arredate e ricche di innumerevoli dipinti sono una delizia per i miei occhi che osservano con interesse ogni singolo mobilio.
La grande scalinata (Treppenhaus) è architettonicamente l’ambiente più importante della Residenza e l’opera si deve alla maestria del Zuccalli. Le decorazioni presenti ricordano la capacità militare espressa durante le vittoriose guerre contro i Turchi e l’affresco della cupola opera di Cosmas Damian Asam raffigura Venere nel laboratorio di Vulcano intento a forgiare le armi per suo figlio Enea. Egli con indosso un’antica armatura mostra le sembianze del principe committente che così si identica con il mitico eroe della mitologia greca, Enea. Tema che si ritrova nella Sala Grande (Großer Saal) e nella Sala della Vittoria (Saal des Sieges).
La Sala Grande (Großer Saal) è un capolavoro dell’architetto di corte Effner. Nel 1722 il pittore veneziano Amigoni realizzò quello che all’epoca era il più grande quadro da soffitto del mondo dal titolo “Enea e Turno in lotta per la mano di Lavinia, figlia del re”. Le due grandi pitture presenti mostrano importanti vittorie del principe Max Emanuel.
La Grande Galleria (Große Galerie) è una delle sale più importanti e rappresentative del Palazzo. Si distende per 57 metri con una altezza di 8 metri e dispone di 11 ampie finestre che aprono sul pregiato giardino. Ai lati della sala sono ubicate l’appartamento dell’Elettore (a destra) e l’appartamento dell’Elettrice (a sinistra) in modo che con tutte le porte aperte era possibile ammirare in tutta la sua lunghezza (160 metri!) l’intero ambiente.
Nel 1722 in occasione del matrimonio di suo figlio ed erede Karl Albrecht, il reale bavarese fece collocare una pinacoteca con capolavori di maestri barocchi fiamminghi e italiani che formano la base della collezione presente oggi.
La pregevole sala trae ispirazione dalla celebre “Galerie” del Louvre di Parigi e mostra 5 magnifici lampadari in vetro di Boemia di epoca rococò e ricchi lavori di intaglio presenti sugli arredi originali.
La Cappella di San Massimiliano (“Maximilianskapelle”) rappresenta il luogo religioso del palazzo e fu aggiunta dall’architetto di corte (Effner) dopo il 1720. Consacrata nel dicembre del 1724 e dedicata a San Massimiliano custodisce affreschi dedicati alla vita del santo, realizzati dalle abili mani di Cosman Damian Asam.
Ambiente che merita di essere citato è anche la Sala da Pranzo (“Speisesaal”) creata tra il 1771 e il 1774 sotto il regno del principe elettore Max III Joseph (Kurfürst Max III Joseph). La funzione della sala è raffigurata nell’affresco del soffitto che mostra la ninfa Calipso che riceve Odisseo arenatosi con la sua imbarcazione offrendogli un banchetto.
Ai lati sono raffigurati in ordine cronologico i ritratti dell’antica linea dei Wittelsbach: gli Elettori Max I (sin.), Ferdinando Maria (centro) e Max Emanuel (destra) e sulla parete di fronte Karl Albrecht e Max II Joseph.
Altra sala che merita attenzione e la Camera da Letto (“Schlafzimmer”) dell’Elettrice (Kurfüstin) anch’essa ubicata al piano superiore. Una balaustra separa il letto dal resto della stanza ed oggi del letto originale è rimasto il baldacchino e parte del tessuto in damasco di seta gialla.
Aiuole, fontane e sculture ornano il parco-giardino che conduce tra una moltitudine di fiori al Castello Lustheim, che chiude il trittico di Schleißheim.
Degna di menzione è la gondola placidamente ancorata sul lungo canale che collega il Nuovo Castello con Lustheim, attiva nel periodo estivo con esperienza maturata propria a Venezia (Venedig).
Nel 1684 il principe elettore commissionò all’architetto Zuccalli la costruzione del Castello Lustheim in relazione al suo matrimonio, avvenuto l’anno dopo, con la figlia dell’imperatore austriaco, Maria Antonia. Inizialmente progettato come residenza di caccia si presenta con la facciata color ocra arricchita da alcune decorazioni.
Oggi il palazzo ospita una notevole collezione di pregiate porcellane di Meissen creata dal Prof. Ernst Schneider che trascorse qui gli ultimi anni della sua vita e che fu donata negli anni ’60.
Oltre due mila raffinati pezzi sono custoditi in 15 sale:: tazze, piatti, zuccheriere, vasi, centritavola, sono armoniosamente esposti nei due piani che ospitano questa insigne mostra.
La salutare passeggiata nell’ampio giardino ricco di fiori che, come detto, ancora oggi riporta al periodo barocco (sebbene modificato nel corso del 19° secolo) conclude la visita del trittico di castelli di Schleißheim, non senza rinnovare i saluti al personale del piccolo ma curato “Tourismus Schleissheim” laddove le due dipendenti mi riempiono di interessanti brochure con un sorriso che sembra stampato sul loro viso!
Informazioni utili
I Castelli di Schleißheim (Altes Schloss, Neues Schloss, Schloss Lustheim) si trovano nel comune di OberSchleißheim ubicato nel distretto della capitale bavarese da cui dista circa 20 chilometri. Il comune bavarese che conta circa 10 mila abitanti è raggiungibile anche con la linea 1 della U-Bahn (fermata Oberschleißheim, linea Ostbahnof-Freising/Flughafen München, che transita da Marienplatz e Karlsplatz) e dalla fermata i castelli sono raggiungibili in circa 15 minuti a piedi o con autobus. OberSchleißheim ospita anche il “Flugwerft Schleißheim” che completa ed arricchisce la parte tematica dedicata al volo in tutte le sue componenti. L’insieme dei castelli di Schleißheim fanno parte del patrimonio museale del “Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser Gärten und Seen”, l’Amministrazione Statale Bavarese dei Castelli, Giardini e Laghi” che annovera Castelli (come non citare i castelli “reali” voluti da Ludwig II Re di Baviera, Neuschwanstein, Linderhof, Herrenchiemsee), Residenze (come la Residenz della capitale bavarese o quella di Bamberga), Giardini (come il Giardino Reale di Monaco, Laghi (come il Königssee dove si trova la Chiesa di San Bartolomeo) ubicati su tutto il territorio bavarese, esempi di architettura e cultura conosciuti nel mondo. I castelli sono aperti tutto l’anno con orari di apertura e chiusura che variano a seconda del periodo e sono chiusi il lunedì, il 1° gennaio, il martedì grasso, il 24, 25 e 31 dicembre! Prezzi: biglietto cumulativo (Gesamkarte): € 8,00 (ridotto per gruppi con minimo 15 partecipanti; over 65; etc. € 6.00); biglietti singoli: Altes Schloss: € 3,00 (rid. € 2,00), Neues Schloss: € 4,50 (rid. €3,50), Schloss Lustheim: € 3,50 (rid. 2,50).
Ringraziamenti
Si ringrazia fervidamente il “Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser Gärten und Seen” per il costante, competente supporto fornito e per la concessione delle foto contrassegnate dai numeri: 1, 2, 3 e 4. Ringraziamenti formulo, inoltre, al gentile personale del “Tourismus Schleissheim e.V.” ubicato nel cortile del Castello in Wilhelmshof 4 per il supporto fornito durante la visita delle residenze reali.
Che meraviglia! Grazie!
Grazie Sig. Alessandro!