Città affacciata sulle Alpi bavaresi, ai piedi della vetta più alta della Germania il “Zugspitze”, Garmisch-Partenkirchen nasce dall’unione delle due cittadine nel 1935, separate dai fiumi Partnach e Loisach.
Località di cura di prim’ordine, è la capitale tedesca degli sport invernali e tra le più attrezzate ed apprezzate in ambito europeo.
Sede dei Campionati Olimpici invernali del 1936 e dei Campionati mondiali di sci alpino nel 1978 e 2011, oltre a numerose competizioni in ambito “FIS”, Garmisch-Partenkirchen non è soltanto neve ed escursioni invernali, ma è anche apprezzata località turistica estiva grazie ad un paesaggio incantevole, aria salubre e a una curata moltitudine di negozi (circa 450!) di vario genere, delizia di svago e shopping.
Richard-Strauss-Platz rappresenta il cuore della località bavarese più antica, Garmisch, menzionata già intorno all’anno mille. La bella piazza dedicata al compositore tedesco è il punto ideale per conoscere la città.
Adiacente alla piazza si trova il Michael-Ende-Kurpark, che nel periodo primavera-estate diviene l’ideale “location” sotto le stelle per i numerosi eventi musicali: colori, profumi e musica di ogni genere sono gli ingredienti giusti a cui è difficile resistere!
Passeggiare per Frühlingstraße la principale arteria pedonale di Garmisch ricca di locali ed eleganti negozi è un toccasana per gli occhi grazie ai numerosi dipinti elaborati con l’antica arte del “Lüftlmalerei” e alle cascate di variopinti fiori che ornano balconi, aiuole e negozi.
Dista circa cinquecento metri una delle due chiese cittadine di rito cattolico dedicate a San Martino.
All’inizio del 18° secolo la vecchia chiesa cattolica di San Martino era diventata troppo piccola. I cittadini di Garmisch decisero unitamente al loro Pastore di costruire una nuova chiesa da erigere in una nuova area urbana, che già contava una chiesa che fu demolita.
Fu scelto l’artista della scuola di Wessobrunn Josef Schmuzer che edificò la chiesa a partire dal 1730. I dipinti che impreziosiscono la volta sono opera dell’artista Matthäus Günter e raffigurano scene della vita di San Martino, con affreschi di Franz Seraph Zwink. La chiesa fu consacrata quattro anni dopo, il 23 settembre 1734.
L’altare maggiore è in stile barocco, gli altari laterali creati venti anni dopo esprimono lo stile rococò al pari del pulpito opera dello scultore di scuola tirolese Franz Hosp.
L’altra chiesa dedicata a San Martino (“Alte Pfarrkirche St. Martin”) ubicata al di là del fiume Loisach è stata la prima chiesa della città; eretta secondo i dettami stilistici romanico-gotici conserva interessanti pitture parietali.
Diversi sono gli edifici storici risalenti a secoli addietro come quello che prende il nome di “Schloapferer”, dal soprannome del nipote del muratore che nel 1760 la acquistò. Essa era una sala da ballo e fino al 1760 fungeva anche quale Municipio cittadino. Secondo tradizione si narra che in questo edificio risiedevano le maestranze impiegate nella costruzione della chiesa (nuova) di San Martino. Grazioso il dipinto murale a tema religioso, compiuto nel 1926. Altrettanto storica è l’abitazione posta nelle immediate vicinanze della chiesa di San Martino risalente alla metà del XVI secolo, chiamata “Haus zum Polz’n Kaspar“, dal nome dell’acquirente Josef Kaspar Polz. Questo intagliatore e postino seduto sulla sua panchina davanti alla sua abitazione, prima di morire nel 1946 era diventato parte integrante della città.
Nella zona meridionale della cittadina si trova il famoso trampolino olimpico che merita assolutamente una visita. L’impianto, nato nel 1934 dopo l’ambita assegnazione avvenuta nel 1933, dei “IV Giochi Olimpici Invernali” del 1936 (un successo di nazioni, partecipanti e spettatori!), grazie all’opera di ammodernamento (Aprile-Dicembre 2007) con la sua attuale struttura ondulata che si protende verso il cielo dà una concezione futuristica che ben si sposa con gli anni a venire. A fianco del trampolino, coperto da una guaina protettiva quando non utilizzato, corre una scala in ferro che porta fin sopra. Dopo aver “scalato” 494 (!) scalini si possono toccare con mano i cinque cerchi colorati (su fondo bianco) simbolo delle Olimpiadi.
Il panorama che si gode da questo punto è di particolare bellezza: sotto, lo stadio con annessa tribuna sembrano dei puntini e la città di Garmisch-Partenkirchen può entrare nel palmo della mano.
All’ingresso dell’impianto merita attenzione il pannello corredato dai dati tecnici; quello che più colpisce è il raffronto tra la grandezza di questa opera e la grandezza di un gigante dei cieli, il velivolo “Airbus A380”, come dire tra Polifemo e un lillipuziano!
Ludwig Straße è l’arteria cittadina più importante e bella di Partenkirchen.
Una lunga serie di edifici “tappezzati” da suggestivi dipinti secondo l’arte della Lüftlmalerei rendono questa via un caleidoscopio di raffinate immagini multicolori a cielo aperto, dove non manca una raffigurazione dedicata a Ludwig II Re di Baviera.
In Munchner Straße si può vedere la “Sebastianskirche”, eretta ai tempi della Guerra dei Trent’Anni (1618-1648) in quello che un tempo fu il cimitero della peste. Non può mancare ogni qualvolta mi trovo qui una visita al monumento dedicato a Re Ludwig II, immerso tra il verde.
Partnachklamm, la gola del Partnach
Il “Partnachklamm” rappresenta uno dei più belli, suggestivi e antichi “siti” legati alla città di Garmisch-Partenkirchen e una delle meraviglie naturali della Baviera. La formazione di questo spettacolo della natura risale nell’era glaciale, milione di anni addietro a seguito dell’erosione dell’acqua del Partnach e dei detriti da essa trasportati di un ghiacciaio dello Zugspitze, la vetta più alta della Germania, sulla dura roccia che ha creato un solco, tanto da formare una stretta gola.
Tra il 1910 e il 1912 la gola del Partnach fu aperta al turismo, sempre più numeroso e intraprendente, dopo ingenti spese e nel 1912 il “Partnachklamm” è stato dichiarato “Monumento naturale” e “Geotipo nazionale” nel 2006.
Il Partnachklamm è una spettacolare gola che si distende per 700 metri con diversi cunicoli e stretti passaggi e pareti di roccia che si elevano fino a 80 metri. Il percorso è compiuto in assoluta sicurezza e soprattutto nel periodo invernale tra innumerevoli pinnacoli di ghiaccio dalle forme e dimensioni più disparate regala momenti di assoluto stupore.
Il percorso inizia con una galleria lunga una ventina di metri ed appena fuori il fiume che poco prima seguiva placidamente il suo corso qui incuneato tra le alte pareti assume un altro aspetto.
I raggi solari si intrufolano a fatica tra queste alte pareti ma bastano a rendere ancor più suggestivo lo scenario intorno. Il fiume a circa due metri dallo stretto sentiero scavato tra la roccia è sempre più impetuoso e non è raro essere raggiunti da freschi spruzzi d’acqua. Ogni metro percorso offre inconsueti scenari, l’azzurro del fiume si mischia col bianco della schiuma dovuta alla violenza dell’acqua contro gli scogli affioranti e le pareti e da sopra piccoli rivoli d’acqua scendono dalle pareti completamente bagnate!
La gola dista circa 20 minuti a piedi dallo Stadio Olimpico e lungo il percorso immerso nel verde prima di giungere all’ingresso della gola dove è sistemata la piccola “Kasse” si incontrano diverse abitazioni e enormi quantità di legname sistemate a regola d’arte ed ovviamente non può mancare il “Biergarten” oasi per il palato!
Bellissima ed irraggiungibile è la statua della SS. Madonna posta in un anfratto a circa dieci-quindici metri d’altezza che sembra voler incoraggiare i visitatori e in alcuni punti la presa alla protezione è quasi necessaria!
Proseguendo lungo lo stretto tracciato le alte pareti sembrano piano a piano aprirsi e per un momento il fiume sembra ritornare al suo placido corso. Ma dura un attimo: una piccola cascata dieci metri più a monte insieme ad un gruppo di sporgenti e grossi massi ripresenta un fiume minaccioso fino a che l’ultimo tratto in galleria apre ad una ampia valle dove il fiume scorre tranquillo e placido!
Da questa radura tanti sono i cartelli che indicano direzione e tempo di percorrenza dei vari siti, tra cui “Schachen Haus“, la baita alpina di Re Ludwig II, distante tre ore e mezza di marcia!
Mi fermo ammaliato da cotanta bellezza!
Ultima annotazione: questo sito conta ogni anno circa 200 mila presenze! Cosa altro aggiungere?
Informazioni utili
Garmisch-Partenkirchen città che conta poco meno di 30 mila abitanti è situata nell’Alta Baviera (“Oberbayern”) immersa nello splendido paesaggio delle Alpi bavaresi adagiata ai piedi della vetta più alta della Germania lo Zugspizte (mt. 2963). Dista circa 90 chilometri da Monaco di Baviera cui è collegata dall’autostrada “A95”, meno di 10 chilometri da Oberammergau, circa 15 chilometri dal castello di Linderhof e circa 60 chilometri da Füssen (con transito in territorio austriaco, tramite strade statali n. “314” e “187”). Il confine di stato italo-austriaco del Brennero dista circa 95 chilometri. Il “Garmish-Partenkirchen Tourismus” elegante, ben fornito e con personale all’altezza si trova nella centralissima Richard-Strauss-Platz al n. 2. Per una sosta consiglio fortemente la “Kaffehaus-Confiserie-Konditorei-Chocolatier Kronner” in Achenfeldstraße, 1 (poco distante da Richard-Strauss-Platz) una vera delizia per il palato (e gli occhi). Una visita è consigliata al negozio di addobbi natalizi “Käthe Wohlfahrt”, in Marienplatz 4, una istituzione in Baviera! Il “Partnachklamm” è aperto tutto l’anno con orario 08,00-18,00 da ottobre a maggio e 08,00-20,00 da maggio a settembre, tranne improrogabili chiusure straordinarie dettate da motivi di sicurezza. Biglietto di ingresso: € 7,50 (ridotto per turisti con Card ospiti € 6,50, bambini e ragazzi 6-17 anni; € 3,50). Per motivi di sicurezza non sono ammessi i passeggini e sfortunatamente non possono accedere le sedie a rotelle. Per quanto riguarda la tradizionale festa “Garmischer Festwoche” l’occasione giusta per assaporare ancor più da vicino l’essenza bavarese, per il corrente anno (2023) non sono state ancora divulgate le date.
Ringraziamenti
Si ringrazia il personale del “Garmish-Partenkirchen Tourism” per la collaborazione fornita durante ogni mia visita della rinomata città bavarese.