La maestosa Basilica dei “Quattordici Santi Salvatori” (“Basilika Vierzehnheiligen”) si mostra in tutto il suo splendore dall’alto di una collina non distante da Bad Staffelstein.
Dedicata ai “Quattordici Santi Salvatori” elevata a Basilica minore da Papa Leone XIII nel 1897 è sublime metà di pellegrinaggio.
La leggenda narra che nel settembre 1445 un pastorello di nome Hermann Leicht mentre rincasava con il suo gregge vide un bambino piangere sul prato che all’improvviso scomparve per rivederlo poco dopo con in mano due candele accese. L’anno dopo questa visione apparve nuovamente ma questa volta il bambino con una croce rossa visibile sul petto era in compagnia di quattordici bimbi più piccoli.
Il bimbo più grande si rivolse al giovane pastorello dicendogli che loro erano i Quattordici Santi Salvatori e che volevano che fosse eretta una cappella dove tutti i viaggiatori potessero sostare per una preghiera. Una croce fu eretta nel luogo e da quel momento cominciarono i miracoli; ben presto la chiesetta che fu costruita divenne sacro luogo di pellegrinaggio dalla stessa Franconia e dalle regioni confinanti. Il piccolo luogo sacro di preghiera non era più sufficiente ad accogliere i fedeli sempre più numerosi e così dopo diverse trasformazioni, il Principe vescovo di Bamberga affidò i lavori di una nuova e più spaziosa chiesa al famoso architetto Balthasar Neumann (che già aveva dimostrato gran talento con la “Residenz” di Würzburg).
Era la prima metà del 1700 e i lavori durarono circa 30 anni; la consacrazione avvenne nel settembre 1772, diciannove anni dopo la morte del suo architetto, che non vide l’opera completata.
La chiesa che nel corso dei secoli continuò ad essere luogo di pellegrinaggio fu rinnovata e rimaneggiata in più occasioni a causa di diversi incendi, venendo seriamente danneggiata nel 1835. Dal 1839 grazie alla “protezione” di Re Ludwig I di Baviera i frati Francescani preservano e conservano questo tempio cattolico ed oggi la Basilica dei Quattordici Santi Salvatori è definita artisticamente come una tra le massime espressioni religiose rococò della Germania.
L’imponente facciata barocca in pietra arenaria giallo ocra arricchita da due campanili è abbellita da una iscrizione posta sopra il portone di ingresso, da diverse statue di santi, da un orologio nella parte superiore e sopra di esso da un elaborato timpano.
Appena varcato l’ingresso laterale (quello principale viene aperto in determinate occasioni) mi trovo al cospetto di un’opera di elevatissimo splendore la cui magnificenza blocca ogni mio movimento e acceca la mia vista. Non so assolutamente cosa ammirare mentre sono immobile dinanzi a questo capolavoro del rococò. Le numerosissime opere presenti evidenziano ancor di più la propria bellezza grazie ai notevoli fasci di luce presenti, rendendo ancor più sfavillante l’intero sacro ambiente.
Nel presbiterio di grande valore è il solenne altare maggiore (Hochaltar) che si innalza fin quasi a toccare la volta, opera di J.M. Feichtmayr; nella pala d’altare è raffigurata la “Annunciazione della Beata Vergine Maria”, opera di A. Palme.
L’affresco presente sopra l’altare raffigura l’annunciazione ai pastori della nascita del salvatore, compiuta dall’angelo del Signore.
Il cuore liturgico della chiesa è rappresentato dal meraviglioso “Altare della Misericordia” (“Gnaden Altar”) creazione barocca di eccelso valore posto al centro della navata principale proprio nel luogo dell’apparizione, cinto da una balaustra dorata.
Domina la straordinaria opera eseguita dagli artisti della scuola di Wessobrunn sotto la direzione di Johann Michael Feichtmayr, la statua che rappresenta Gesù Bambino con la croce rossa sul petto.
Come riportato nell’illustrazione posta dinanzi all’altare i quattordici santi (San Dionigi, San Ciriaco, San Acazio, San Cristoforo, San Vito, San Pantaleone, Santa Barbara, San Biagio, Sant’Erasmo, San Egidio, Sant’Eustachio, Santa Margherita, San Giovanni, Santa Caterina) sono raffigurati con alcuni simboli distintivi o legati a leggende ad essi riconducibili e sono disposti partendo dal basso verso l’alto tranne Santa Barbara e Santa Caterina le cui opere sono visibili negli altari laterali.
San Dionigi (“Dionysius ohne Haupt”) è qui raffigurato con la sua testa in mano), San Ciriaco (“Cyriacus Diakon”)è rappresentato come diacono con il demonio legato, San Biagio (“Blasius zwei Herzen”) Sant’Erasmo (“Erasmus Engel mit Winde”), con il bastone episcopale e argano navale, San Acazio (“Achatius Dornen Krone”) come soldato con corona di spine e croce; San Cristoforo (“Christophorus Jesus Kind”) rappresentato con il Bambin Gesù sulla spalla; Sant’Eustachio (“Eustachius Hirschgeweit mit Kreuz”)con un cervo con la croce tra le corna; San Egidio (“Agidius Hirschkuh”)come eremita con un cervo; San Vito (“Vitus Hahn”) con palme; San Pantaleone (“Pantaleon Hände uberm Kopf “) con le mani inchiodate in testa; Santa Margherita (“Margareta Drache”) con croce e drago; San Giorgio (“George Drachentoter”) come cavaliere con spada, scudo e drago ai piedi; Santa Caterina (“Katharina Rad”) è rappresentata con ruota rotta e corona; Santa Barbara (“Barbara Turm”)con il calice, l’ostia e torre.
Nella volta completamente dipinta si può vedere l’affresco più grande presente nella Basilica che raffigura Maria madre di Dio, i quattordici Santi, Enrico e Cunegonda (Einrich und Kunuigunde) entrambi santificati e fondatori del Duomo di Bamberg, che pregano lo Spirito Santo.
Chiude la navata l’organo protetto da una balaustra e sopra si può vedere l’ennesimo affresco che raffigura l’Adorazione dei re Magi, opere del pittore italiano Appiani.
Esco per recarmi nell’attiguo “Kloster” della Basilica dove, in alcune sale, cono conservati oggetti e documenti a carattere religioso.
Informazioni utili
La Basilica dei “Quattordici Santi Salvatori” (“Basilika Vierzehnheiligen”) fa parte amministrativamente del comune di Bad Staffelstein, nella regione più settentrionale della Baviera, la Franconia (Franken), a meno di 10 chilometri dalla Abbazia di Banz. Dista alcuni chilometri dal comune di Bad Staffelstein; circa 60 chilometri da Bayreuth (tramite la “B173 ” e la “B85”) e circa 45 chilometri da Bamberg (tramite la “A73”). La capitale bavarese è raggiungibile percorrendo circa 300 chilometri, tracciato interamente autostradale (“A9” e “A73”; rete viaria gratuita in Germania!) ed il confine Italia-Austria (Brennero) dista circa 500 chilometri, via rete viaria autostradale.
Ringraziamenti
Si ringrazia la comunità religiosa per la disponibilità dimostrata durante la visita della Basilica.