Chiese, Monasteri e Abbazie La Baviera

Il Monastero di Andechs

“Kloster Andechs am Heiligen Berg” (Monastero di Andechs sul sacro Monte) è il più antico luogo di pellegrinaggio della Baviera.

Abbazia di Andechs

La definizione di “Sacro Monte” si deve alle reliquie qui custodite dal lontano decimo secolo grazie al conte Rasso in seguito ad alcuni suoi pellegrinaggi in Terra Santa.

Abbazia di Andechs

Per la fondazione ufficiale bisognò poi attendere il marzo del 1455 quando i primi monaci Benedettini di Tegernsee si insediarono ad Andechs. Tre anni dopo (1458) il Duca Albrecht III della casata Wittelsbach (Herzog III von Wittelsbach) redisse il documento della fondazione e nello stesso anno il luogo religioso assunse la veste di abbazia. Albrecht III scelse come luogo di sepoltura proprio Andechs e qui riposa (1460) unitamente alla sua seconda moglie Anna di Brauenschweig e ai figli Johann IV e Wolfgang.

Abbazia di Andechs

La chiesa assunse l’aspetto attuale nel 1755 in occasione del 300° anno dalla sua fondazione e nel 1803 con l’avvento della “Secolarizzazione” (“Säkularitation”) tutti i conventi ed entità religiose in Baviera vennero sciolti, arredi ed edifici venduti e i monaci espulsi, anche se inizialmente ai monaci di Andechs fu permesso loro di rimanere nel monastero pur vietandone qualsiasi forma monastica. Nel 1846 il re Ludwig I acquistò gli edifici in disuso del convento per 65 mila Gulden come dotazione per l’abbazia benedettina di San Bonifazio a Monaco (“Benediktinerabtei St. Bonifaz”) per la quale emanò l’atto di fondazione il 4 novembre 1850.

Oggi il Santuario di Andechs che sostiene economicamente tutti gli aspetti legati all’abbazia di San Bonifazio è di proprietà dello Stato bavarese che nel 2005 in occasione del 550° anniversario della sua fondazione ha provveduto a una attenta opera di restauro.

Abbazia di Andechs

Fin dal 1995 il complesso religioso pratica l’agricoltura biologica nei terreni e boschi di proprietà dell’Abbazia stessa. Andechs è anche famosa perchè ospita il più grande birrifico gestito da una comunità di monaci in un complesso religioso. Tradizione in voga fin dalla sua fondazione che ancor oggi rispetta le antiche ricette originali tramandate da secoli sempre con ingredienti rigorosamente selezionati abbinate a tecniche ultramoderne, il tutto all’insegna del “Reinheitsgebot” la prima legge alimentare al mondo punto di forza della qualità della birra bavarese nel mondo!

Abbazia di Andechs

Esternamente spicca il campanile ottagonale terminante con la consueta cupola a “bulbo di cipolla” ed appena entrati tramite un basso ingresso il luminoso interno “a sala” barocco a tre navate dove coro e navata centrale si fondono armoniosamente in un unico sfolgorante ambiente mi lascia letteralmente senza fiato!

La chiesa tardo gotica si estende per oltre 30 metri di lunghezza e oltre 15 di larghezza ed è un tripudio di decorazioni, affreschi, statue e colonne.

Abbazia di Andechs

Eccelso il doppio altare maggiore disposto su due livelli consacrato nel 1755 su progetto dell’artista J.B. Zimmermann. In entrambi la venerazione di Maria è il tema centrale.

Abbazia di Andechs, altare maggiore (particolare)

Nella parte inferiore si mostra la statua (tardo-gotica) della SS. Madonna assisa sul trono con scettro e corona con in braccio il Bambin Gesù mentre coglie un chicco da un grappolo d’uva.

Abbazia di Andechs, altare maggiore (particolare)

Nella parte superiore la sacra figura è raffigurata con le braccia aperte in segno di perpetuo aiuto.

Abbazia di Andechs, altare maggiore (particolare)

Nella parte inferiore dell’altare maggiore sono presenti le statue di San Nicola e Santa Elisabetta d’Ungheria, entrambi opere dell’artista Johann Baptist Straub.

Abbazia di Andechs, altare maggiore (particolare)

I quattro altari laterali poggiano sui pilastri e sono anch’essi opera dell’artista Johann Baptist Straub: i due più vicini all’altare maggiore hanno come tema pittorico la morte di San Benedetto (altare laterale sinistro) e il conte Rasso (altare laterale destro), i due altari laterali che li precedono raccontano di Gesù che riceve il Battesimo (sinistra) e l’Arcangelo Gabriele durante il Giudizio Universale.

Abbazia di Andechs, altari laterali (a sin.: la rappresentazione di Gesù; a destra: l’Arcangelo Gabriele)

Notevoli gli affreschi che impreziosiscono la volta e le pareti del luogo religioso: sopra l’altare maggiore è rappresentato il “Cielo di Andechs” (“Andechser Heiligenhimmel”) opera di Johann Baptist Zimmermann.

Abbazia di Andechs, affresco che sovrasta l’altare maggiore

L’affresco del soffitto (sempre riconducibile alla maestria dello Zimmermann ) evidenzia al centro la Madonna tra le acque del lago di Betsaida con un malato, visibile nella parte inferiore sinistra, che supplica la guarigione.

Abbazia di Andeschs, affresco del soffitto

Interessanti i dipinti (26) che ornano la balaustra riconducibili all’opera dello Zimmermann che raccontano la storia del Tesoro delle Reliquie cominciando da quelle portate dal conte Rasso.

All’interno della chiesa è presente la tomba di Carl Orff compositore bavarese famoso per i “Carmina Burana”, il cui nonno fu uno degli educatori di Re Ludwig II dopo i primi anni trascorsi con Sybille Meilhaus e qui riposano anche alcuni membri della casata Wittelsbach. Meritevole di menzione il fatto che Sisi fin dall’infanzia si recava presso il Monastero di Andechs per pregare ed ancora oggi esistono documenti delle sue visite e delle sue donazioni.

Il campanile è visitabile e non mi fermano assolutamente i circa 200 scalini in legno che portano al punto più alto, il quale mi regala una veduta assai suggestiva che compensa la salita (e non solo una!).

Informazioni utili

Kloster Andechs è ubicato nella regione dell’Oberbayern, 15 chilometri a sud est del lago di Starnberg, nelle immediate vicinanze della sponda meridionale dell’Ammersee. La capitale bavarese dista circa 20 chilometri; Füssen circa 80 chilometri e Garmisch-Partenkirchen circa 70 chilometri. Il confine di stato Austria-Italia si trova a circa 160 chilometri. Dopo la visita tornare a mani vuote al parcheggio sottostante è “umanamente” impossibile. La distilleria del Monastero (“Klosterbrennerei”), il birrificio (“Klosterbrauerei“) la bottega (“Klosterladen“) e il ristorante-birreria (“Bräustüberl”) offrono una tale varietà di prodotti a cui è impossibile resistere ed anche il sottoscritto notoriamente poco incline alle soste fuori programma, ha assaporato ogni delizia qui prodotta!

Ringraziamenti

Si ringrazia il personale del “Klosterbrennerei” per la disponibilità evidenziata durante la visita.

Potrebbe piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *