Ludwig IV conosciuto come Ludwig der Bayer (Ludovico il Bavarese o, in maniera spregiativa, il Bavaro) è una figura importante nella storia bavarese.
Esso è ricordato come il più importante membro della dinastia dei Wittelsbach del Medio Evo.
Discendente della dinastia dei Wittelsbach esso nacque nel 1282 quale secondo figlio del Duca Ludwig II il Severo (Herzog Ludwig II des Strengen) in un periodo di contrasti legati alla spartizione dei domini territoriali bavaresi.
Nella battaglia, storicamente molto importante, di Gammelsdorf del 9 novembre 1313 il duca Ludwig IV sconfisse l’esercito asburgico guidato dal cugino Federico il Bello (Friedrich der Schöne). Questa vittoriosa battaglia diede fama al reale dei Wittelsbach contribuendo alla sua elezione il 19 ottobre 1314 a Re Romano-Germanico, incoronato dall’Arcivescovo di Magonza (Mainz) in Acquisgrana (Aachen). Pur tuttavia continuò ad essere osteggiato da suo cugino che simultaneamente ottenne il regale titolo a Bonn, dall’arcivescovo di Colonia.
Otto anni dopo nel 1322 il Duca Ludwig IV sconfisse nuovamente l’esercito asburgico nella battaglia di Mühldorf.
I successi militari ottenuti furono il preludio alla sua incoronazione ad Imperatore a Roma ma lo trascinarono in conflitti di vasta portata, primo tra tutti con il papa Giovanni XXII che sosteneva il diritto di decisione sull’assegnazione della corona in caso di ambigue elezioni e che sfociò nella scomunica papale nel 1324.
Nel 1328 fu incoronato Imperatore a Roma dai vescovi antipapali nonostante la continua diatriba con Giovanni XXII. Esso fu il primo discendente della dinastia dei Wittelsbach ad assumere il trono imperiale ostacolando attivamente l’ingerenza papale nell’impero tedesco..
Al ritorno dalla incoronazione imperiale concordò il “Trattato di Pavia” (1329) che rappresenta uno dei più importanti atti dello sviluppo politico e territoriale della Baviera. Esso stabiliva la divisione pacifica delle regioni Palatine ai discendenti di Rodolfo, morto nel 1319.
Da allora la linea di Rodolfo regnò nel Palatinato mentre la linea dell’Imperatore Ludwig nel resto dei possedimenti della Baviera. Se una delle due linee si fosse estinta, il suo territorio sarebbe stato assegnato all’altra. Nel 1777 dopo che la linea di Ludwig der Bayer si estinse, il Principe-Elettore Karl Theodor (Kürfurst Karl Theodor) riunì il territorio come “Elettorato Palatino-Bavarese”.
Nel 1330 al ritorno da Roma fondò l’Abbazia di Ettal ed assunse ruolo di rilievo nell’espansione dell’Alter Hof a Monaco.
Morì per un infarto in località Puch (oggi quartiere del comune di Fürstenfeldbruck) durante una battuta di caccia all’orso.
In una piccola radura (un tempo parco) all’ingresso del nucleo abitato si trova la colonna commemorativa (Kaiser Ludwig Saüle), monumento architettonico protetto, eretta nel luogo in cui mori il reale bavarese.
La colonna in marmo bianco di Ettal poggia su un alto piedistallo e fu creata sul finire del 1700 dallo scultore bavarese Anton Boos, eretta (come recita l’iscrizione) nel 1808.
Nella parte sottostante vi è un’iscrizione in latino che recita: “PIIS MANIBUS DIUI LUDOVICI BAUARI ROMAN IMPERAT LIBERTAT GERMAN DEFENSORIS LEGUM BOICARUM CONDITORIS VIRI FORT. ET CONSTANT MONUMENTUM POSUIT MAXIMILIANUS REX BOIARIAE. MDCCCVIII” che vuol significare: “In memoria di Ludovico il Bavaro, imperatore romano, difensore della libertà germanica, donatore di legge fondiaria, uomo coraggioso e fermo, pose questo monumento Massimiliano, Re di Baviera, 1808.”
Sul retro l’aquila imperiale e sotto l’iscrizione “Hier starb in den Armen eines Bauerns vom Tode uberraseht den 11 Oktober 1347 Ludwig der Bayer Römischer Kaiser” che significa: “Qui morì tra le braccia di un contadino, sorpreso dalla morte l’11 ottobre 1347, Ludovico il Baier imperatore romano”.
Diversi sono i monumenti che ricordano la storica figura bavarese: il monumento più rappresentativo è sicuramente l’imponente feretro custodito nella Frauenkirche di Monaco!
La capitale bavarese conserva altri monumenti come una statua in Tal e le insegne imperiali in Pfister Str.
Una statua equestre (1967) è visibile in Alter Hof e la raffigurazione pittorica che arricchisce Isartor racconta l’ingresso a Monaco dopo la vittoriosa battaglia di Mühldorf.
Merita di essere visitata la chiesa ubicata nel cuore del quartiere di Puch, il cui campanile è visibile da notevole distanza.
Essa è dedicata a San Sebastiano (katholische Filialkirche St. Sebastian) ed è monumento nazionale protetto.
Ad unica navata di origine romanica eretta nella meta del XV secolo fu rivista secondo i dettami stilistici del rococò agli inizi del 1700. Le numerose raffigurazioni pittoriche ricordano la beata Edigna, venerata a Puch. La leggenda narra che fuggendo da un matrimonio combinato giunse in Baviera fino a Puch dove visse fino alla sua morte in un grosso tiglio cavo ancora visibile accanto alla chiesa!
RingraziamentiSi ringrazia il “Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser, Gärten und Seen” e il “Bayerisches Hauptstaatsarchiv“, di Monaco di Baviera per la concessione delle foto n 1 (Bayerische Schlösserverwaltung) e n. 2 (BH).