Il Re Ludwig La Baviera

Il Kaiserin Elisabeth Museum

Possenhofen, una frazione del vicino comune di Pöcking, è legato al nome dell’Imperatrice d’Austria Elisabeth e alla casata dei Wittelsbach.

Sisi o “Sissi“, soprannome melodioso reso celebre dai diversi film che hanno come protagonista una grande Romy Schneider, o “Lisi di Possenhofen”, come era conosciuta grazie alle ricerche del collezionista Paul Heinemann (il fondatore del museo), è un mito che rivive nel “Kaiserin Elisabeth Museum“.

Il Museo attribuisce notevole importanza al fatto che la storia relativa all’Imperatrice Elisabetta e alla sua famiglia è qui documentata e rappresentata con costruttivo impegno e cura.

Possenhofen, la statua di Sisi sul piazzale del museo (opera di Jozek Nowak, 2013)

Mito alimentato non solo dalla sua indiscussa bellezza visto che era considerata tra le più belle e affascinanti donne del suo tempo, ma anche grazie al suo talento che spaziava in campo sportivo (esperta cavallerizza), musicale e politico, al suo carisma, alla sua emancipata indipendenza e alla sua tragica morte avvenuta per mano dell’anarchico italiano Luigi Lucheni a Ginevra il 10 settembre 1898 a soli 61 anni.

Kaiserin Elisabeth Museum, busto in legno della Duchessa Elisabetta di Baviera all’età di 7 anni (opera di Anton Dominik Cavaliere, 1845)

Fu il suo amato “Cousin” Ludwig II Re di Baviera, dopo la prematura morte del padre re Massimiliano II nel 1864, a portare a termine il prolungamento della linea ferroviaria Monaco-Starnberg fino a Tutzing con la costruzione di due stazioni identiche, Possenhofen e Feldafing, grazie all’opera dell’architetto di corte Georg von Dollmann.

Kaiserin Elisabeth Museum, Salone Reale (particolare)

La maestosa “sala d’attesa” della stazione di Possenhofen è arredata in modo splendido con decorazioni pittoriche e stucchi. Il giovane re fece riprodurre le proprie iniziali in medaglioni rotondi su tutte le pareti.

La stazione fu inaugurata nell’ottobre del 1865 e l’Imperatrice Elisabetta arrivò con il proprio treno per la prima volta nel 1869. Governanti di alto rango come l’imperatore Francesco Giuseppe I, la regina Maria delle Due Sicilie e altre importanti personalità utilizzavano questa meravigliosa sala d’attesa.

Kaiserin Elisabeth Museum, foto di Luigi di Baviera (fratello maggiore di Sisi) con la futura sposa Henriette Mendel

Il Museo fondato nel 1998 grazie alla collezione del Sig. Paul Heinemann (morto nel 2009) e consorte è proprietà del comune di Pocking dal 2005 ed è gestito da una Associazione, senza fini di lucro, legata al nome dell’Imperatrice. Rinnovato ed ampliato tra il 2008 e 2009 privo di barriere architettoniche, l’elegante “Kaiserin Elisabeth Museum” costituisce tappa fondamentale e fa parte dell’interessante percorso legato al nome di Elisabetta, la “Sisi-Strasse“.

Il Museo è suddiviso in 4 sale che custodiscono la pregevole collezione costantemente aggiornata ed ampliata ospitata in numerose teche colme di oggetti e opere che illustrano la vita dell’imperatrice Elisabetta e della sua famiglia e comprende anche numerosi oggetti riguardanti Re Ludwig II e la sua famiglia.

Kaiserin Elisabeth Museum, Ludwig II, Re di Baviera, litografia di F. Piloty da foto di j. Albert del 1864 (scatto durante il fidanzamento con la duchessa Sofia Carlotta in Baviera)

La prima sala che ospita la biglietteria con annesso negozio di souvenir espone in due vetrine oggetti legati a Re Ludwig II: si possono ammirare una serie di fotografie di rilevante importanza riguardanti la sua vita privata, la sua famiglia, il castello di Berg ed anche la sua ultima fotografia datata 1885; carta da lettere del sovrano, un busto di Richard Wagner, il calco della maschera mortuaria e di una delle mani del sovrano morto tragicamente, articoli di giornali, cartoline commemorative ed altri importanti oggetti che completano l’interessante collezione.

Kaiserin Elisabeth Museum, ritratto di Re Ludwig II in uniforme da Generale (1880 circa)

Merita particolare attenzione il ritratto di Re Ludwig in uniforme da Generale, riprodotto su pietra del 1880 (circa).

Kaiserin Elisabeth Museum, Ludwig II Re di Baviera litografia su pietra (rarità) di J. Schöning in base a un ritratto di J. Albert (1880 circa)

Nella stessa sala è presente, riprodotta sul muro, la genealogia dei regnanti di Baviera (Genealogie der Könige von Bayern), che inizia con il primo re bavarese, ovverosia Max Joseph divenuto poi Massimiliano I.

La sala successiva (la sala più stretta) espone una serie infinita di souvenir, documenti, fotografie, plastici, piatti, tazzine e altro che raccontano le tappe della vita dell’Imperatrice, della sua famiglia e della coppia regnante.

Kaiserin Elisabeth Museum, due delle teche colme di oggetti e documenti che ricordano l’Imperatrice

Assai interessante, ad esempio, la “valigetta da viaggio”, accessorio importante per i grandi ed importanti viaggiatori dell’epoca che mostra il volto di Elisabetta in rilievo, oggetto, si narra, appartenuto al padre Duca Max, popolarmente conosciuto come “Zither Maxl”, per la sua passione musicale, oppure il ventaglio dipinto da Valeria la quarta figlia nata nel 1868 per la madre dopo la morte del figlio Rodolfo avvenuta nel 1889 a Mayerling.

Kaiserin Elisabeth Museum , una delle teche presenti nel Museo

Da sfogliare il corposo album a mo’ di poster che ripercorre con foto originali e vari articoli di giornale gli innumerevoli viaggi di Elisabetta.

Traboccante di oggetti custoditi in diverse teche a più ripiani è anche la terza sala (anticamera del salone reale) tanto che risulta difficile ammirare con la dovuta attenzione questo o quel “gioiello” senza essere attratti da ciò che sta vicino. La sequenza di oggetti inizia con il fidanzamento della coppia e si dipana lungo la sua vita ed in una vetrina a parte si può vedere la vestaglia originale dell’Imperatrice.

Molto bella la statua in porcellana “Biscuit” che raffigura la coppia in occasione del loro matrimonio avvenuto a Vienna il 24 Aprile 1854, realizzata nello stesso anno dalla fabbrica di porcellana di Vienna, come molto bella è la riproduzione di un quadro di G. Raab del 1875 che ritrae l’Imperatrice d’Austria e Regina di Ungheria Elisabetta di profilo con corona tra i lunghi capelli, catenina con pendenti al collo e raffinato vestito.

Kaiserin Elisabeth Museum, fotografia che raffigura Karl Theodor (fratello di Sisi) con la consorte Sophie v. Sachsen

Grazioso il busto in legno (1845) che raffigura Elisabetta all’età di sette anni come graziosa è la statuetta in gesso del Prof. Edmund Helmer del 1900 che riprende il modello realizzato per la statua di Salisburgo in occasione della sua visita del 15 luglio 1898, che diventerà l’ultima permanenza in terra austriaca della duchessa di casa Wittelsbach in Bayern.

Kaiserin Elisabeth Museum, Elisabetta a cavallo, opera in ceramica viennese (dopo il 1920)

La collezione dedicata all’imperatrice Elisabetta, persona altamente colta se consideriamo che parlava ben 11 lingue, continua nella quarta sala che rappresentava all’epoca il Salone reale.

Kaiserin Elisabeth Museum, coppia reale (opera del 1854)

Meritano particolare attenzione due abiti (replica) in bianco e nero e un ombrello di seta nera del XIX secolo. Gli abiti qui custoditi rivelano in maniera incredibile l’aspetto della storica figura di casa Wittelsbach.

Kaiserin Elisabeth Museum, i due vestiti dall’esile vita

Continuando tra gli altri oggetti presenti si può vedere il servizio in argento con penna, proveniente dal palazzo dell’Achilleion che l’Imperatrice fece costruire nell’isola di Corfù.

Kaiserin Elisabeth Museum, set di scrittura presso il palazzo Achilleion

L’imperatrice amava molto quest’isola tanto da acquistare un terreno nel 1888 e da costruire nel giro di due anni una imponente villa a cui diede appunto il nome di “Achilleion” in onore dell’eroe greco Achille di cui aveva grande ammirazione.

Kaiserin Elisabeth Museum, veduta d’insieme nel Salone Reale

Seguono le cosiddette “vetrine del destino”. Qui è documentata la tragica morte del Ludwig II Re di Baviera al quale Elisabetta si sentiva un anima gemella; il suicidio del principe ereditario Rodolfo e la tragica morte della sorella minore di Elisabeth, Sophie Charlotte bruciata viva a Parigi durante un evento di beneficienza e infine la sua tragica scomparsa a Ginevra.

Il saluto in segno di profondo rispetto indirizzato alla statua presente nella prima sala che ritrae Ludwig da giovane seduto sul trono (opera in legno di tiglio che fu realizzata come modello per una figura in pietra mai eseguita) con tanto di incisone che riporta la sua firma, la corona reale e le date del suo regno chiude l’interessante visita del Kaiserin Elisabeth Museum.

Kaiserin Elisabeth Museum, statua in legno di tiglio di Ludwig II Re di Baviera (Eduard Beyrer, Monaco 1912)

Informazioni utili

Il “Kaiserin Elisabeth Museum” si trova in Schlossberg 2 nel comune di Pocking. E’ ubicato nella ex Stazione Reale di Possenhofen, l’attuale stazione di Possenhofen della S-Bahn linea 7 (S7). Esso è aperto dal 1° di Maggio (2023: lunedì 1° Maggio) fino a fine Ottobre, il venerdì, sabato domenica e nei giorni festivi dalle ore 12.00 alle ore 18.00. Visite straordinarie durante tutto l’anno per singoli o gruppi (in lingua italiana, francese, inglese, spagnolo) previa preventiva richiesta (costo del Tour per gruppi € 40,00). Prezzo di ingresso: € 4,00, studenti e bambini da 14 anni € 3,00, bambini €. 1,00. E’ disponibile gratuitamente anche una audio-guida in sei lingue scaricabile gratuitamente su smartphone con app “Hearonymus”. Per maggiori info, sito del Museo: http://www.kaiserin-elisabeth-museum-ev.de

Ringraziamenti

Il sottoscritto ha visitato il Museo nel 2014, 2017 e 2019. Le ultime due visite sono state effettuate, unitamente alla propria moglie, in forma privata grazie alla concessione della Presidentessa della “Associazione del Museo dell’Imperatrice Elisabetta” nonchè Direttrice del Museo stesso, Frau Mann-Stein Rosemarie. Le visite sopra citate arricchite dalla professionale spiegazione (teca per teca) della Direttrice stessa hanno ampliato le conoscenze in materia e reso ancor più importante e interessante quanto ammirato. La Direttrice Frau Mann-Stein Rosemarie, si è dimostrata fin dai primi contatti avvenuti in forma scritta persona molto professionale, altamente competente in materia e sempre assai disponibile. I ringraziamenti, condivisi da mia moglie, esternati alla Sua persona sono il giusto riconoscimento per la preziosa collaborazione fornita in ogni occasione. Gratitudine ancora maggiore grazie alla concessione e alla pubblicazione di tutte le foto relative al Museo e ai proficui contatti in essere.

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