Il castello di Linderhof è stata la raffinata “cornice” per la mostra dal titolo “Vom Lynder-hof zum Schloss” (terminata il 15 ottobre 2024) tenutasi presso il Königshäuschen, edificio ubicato a pochi passi dal castello, non nuovo ad eventi del genere. Costruito alla fine del 700 era inizialmente ubicato dove oggi sorge il castello di Linderhof ed era anticamente residenza di caccia per Maximilian II, il padre di Ludwig. Abitato anche da quest’ultimo sovrano, all’indomani della sua morte fu luogo di residenza del principe reggente Luitpold.
Ludwig Friedrich Wilhelm venne alla luce il 25 agosto 1845 nel castello di Nymphenburg (all’epoca poco fuori Monaco), primo figlio del principe ereditario Maximilian di Baviera e della sua consorte Maria di Prussia. Data importante il 25 agosto se si pensa che questa data coincideva non solo con la ricorrenza del santo ma anche con il compleanno di suo nonno, Ludwig I Re di Baviera!
L’abdicazione al trono di suo nonno, Re Ludwig I, nel 1848 fece sì che Ludwig diventasse a soli tre anni principe ereditario e la prematura morte del padre, Re Maximilian II, il 10 marzo 1864 determinò la successione al trono del giovane Wittelsbach all’età di soli 18 anni! Sebbene impreparato alla vita di corte, il sovrano si impegnò attivamente negli affari di stato. Purtroppo una serie di eventi negativi accaduti nel breve periodo all’inizio della sua reggenza (l’allontanamento da Monaco del “suo diletto caro amico”, la disastrosa guerra delle “Sette Settimane” nel 1866 contro la sua volontà e quella successiva nel 1870-71, il ridimensionamento del suo potere dopo la guerra franco-prussiana, la storica “Lettera Imperiale”) incrinarono i suoi “ideali” instaurando nel sensibile sovrano bavarese profonda amarezza e determinarono poco a poco l’allontanamento dai “giochi di potere” del governo, fino alla sua prematura tragica scomparsa nelle acque dello Starnbergersee la domenica di Pentecoste del 13 giugno 1886 insieme al dottore-psichiatra Bernhard Von Gudden, lo stesso medico che aveva stilato la diagnosi di “incapacità mentale” senza alcuna visita! Ancora oggi la sua morte è avvolta nel mistero ma tantissima gente continua a ricordarlo!!!
La mostra racconta la storia della “Fattoria Lynder” e dei suoi abitanti fino a giungere alla storia del castello e delle teste coronate che erano solite frequentarlo, come Maximilian II che visitava questo luogo per le sue battute di caccia o come il futuro regnante di Baviera Ludwig II che conosceva la valle fin dalla sua fanciullezza.
Le diverse sale che compongono la mostra sono colme di interessanti riproduzioni fotografiche arricchite da cospicue didascalie che raccontano nel dettaglio il castello come è oggi e i suoi fruitori!
Assai interessante, soprattutto per il sottoscritto, è l’ampia sezione dedicata a Re Ludwig II, la sua gioventù come principe ereditario, l’incontro con Richard Wagner, i suoi sogni e i suoi progetti mai realizzati, la sua ultima passeggiata e la conseguente tragica morte fino al periodo seguente quando il castello divenne una meta sempre più ambita dal turismo, apprezzato anche dal principe reggente Luitpold durante le sue batture di caccia. La sezione è ricca di foto, didascalie ed oggetti ed è qui che mi soffermo con particolare attenzione scrutando ogni singola foto e ogni singola iscrizione, come ad esempio, „Es ist notwendig, sich Paradiese zu schaffen, poetisch Zufluchtsorte, wo man auf einige Zeit die schauderhafte Zeit, in der wir leben, vergessen kann (“È necessario creare paradisi, rifugi poetici dove poter sfuggire per un po’ ai tempi orribili, in cui viviamo”).



Tutte le riproduzioni fotografiche con relative didascalie sono suddivise per “argomenti” come “Die Trachte und die Berge”, “Max und Marie in Goldenen Landl” “Wagner-welten in und um Linderhof”, “Die letzte Gang” ed altre ancora, che rendono l’insieme ancor più interessante.
Il pannello dal titolo “Nur drei Zimmer” racconta la storia della costruzione del castello, quando alla fine del 1868 (dopo la sconfitta dell’esercito bavarese nella disastrosa guerra delle “Sette Settimane”) il re bavarese aveva intenzione di costruire un piccolo “padiglione” con giardino presso il “Lynder-Hof” che divenne realtà l’anno seguente all’indomani dell’acquisto della proprietà. Nel 1870 ampliò la costruzione con tre nuove stanze arredate in modo più sontuoso grazie all’opera dell’architetto Georg v. Dollmann. Successivamente (1871) fu terminata la sala da pranzo ovale a cui seguì un’ala del “palazzo” identica alla precedente ubicata dal lato opposto, seguita dal vasto parco-giardino con fontane, statue ed aiuole ai piedi del paesaggio montano, grazie all’opera del direttore dei giardini di corte, Carl v. Effner.

Su richiesta del sovrano di casa Wittelsbach l’edificio venne spostato di 200 metri dando spazio all’ala sud con la Galleria degli Specchi. La facciata esterna assai decorata dell’edificio a due piani fu ricoperta da mattoni conferendogli l’aspetto attuale. Dal 1877 Re Ludwig II visse qui con le camere da letto che furono ulteriormente ampliate due anni prima della sua morte.
Linderhof è l’unico castello che il Re vide terminato prima della sua morte!
In una teca è conservato un telescopio di inizi ‘900 simile a quello che Re Ludwig usava per controllare i lavori del suo castello il “castello nuovo di Hohenschwangau”, poi chiamato Neuschwanstein.

Il “famoso” quadro che ritrae Re Ludwig a bordo della sua slitta dorata è una delle tante riproduzioni che si possono vedere nella mostra. La slitta di gala fu costruita, su ordine del sovrano, nel 1872. Essa era dotata da una delle prime lampadine e nel vano sotto il sedile era alloggiata una batteria all’acido cromo-solforico che alimentava la fonte di luce, innovazione tecnica all’avanguardia per l’epoca!

Ben riposto si può ammirare un prezioso anello con le iniziali del sovrano, opera di un artista sconosciuto! Anelli come quello esposto nella mostra, si legge scritto in uno dei numerosi pannelli informativi, venivano regalati in gran numero dal sovrano ai suoi “dipendenti”, segno -aggiungo- della sua generosità!

Ecco una bella riproduzione della regina Maria madre di Ludwig storica alpinista da cui ereditò la passione per la montagna. La foto la ritrae con il particolare abbigliamento poco consono ai dettami dell’epoca ma molto funzionale nelle escursioni montane che faceva con o senza i propri figli, Ludwig e Otto.

Continuando ecco la parte dedicata a Maximilian II re di Baviera (1848-1864) e padre di Ludwig!

Particolare attenzione dedico alla sezione dal titolo “Der letzte Gang” e alla storica foto del funerale di Ludwig II che vide la partecipazione di una folla mai vista prima!

Nella sezione dal titolo “Im Auftrag des Konigs” ecco diverse riproduzioni di personalità conosciute e meno conosciute legate alla vita del sovrano, come Carl von Effner (1831-1884), Christian Jank (1833-1888), George von Dollmann (1830-1895), per non citarne che alcuni.

L’interessante mostra annovera inoltre le sezioni che riguardano il principe reggente Luitpold (figlio di re Ludwig I) e suo figlio Ludwig che alla morte del padre nel 1912 diverrà Ludwig III re di Baviera!
La lunga passeggiata nel pregevole parco permette di rivedere nuovamente le diverse “costruzioni” che costellano il pregevole ampio parco e chiudono la visita del luogo caro a Re Ludwig II!!!
Ringraziamenti
Mi pregio ringraziare, ancora una volta, il “Bayerischen Verwaltung der staatlichen Schlösser, Gärten und Seen” , Ente museale bavarese che ha curato l’importante mostra. Ringrazio, inoltre, tutti gli autori delle diverse riproduzioni fotografiche presenti nella mostra “Von Lynder Hof zum Schloss”