La dinastia dei Wittelsbach che ha governato in Baviera per ben 738 anni, è stata (ed è tuttora) una delle più longeve e importanti casate del panorama europeo.
Nel 1180 l’imperatore Federico Barbarossa depose dal trono il Duca Heinrich detto “Il Leone” (Herzog Heinrich der Löwen) e concesse il ducato al Conte Palatino Otto von Wittelsbach (Pfalzgraf Otto I von Wittelsbach), divenendo così il primo sovrano della casata dei Wittelsbach. Sebbene il nobile bavarese regnò solo tre anni fino al 1183, la dinastia conservò la sovranità della Baviera fino al 1918!
I Wittelsbach regnarono fino al 1623 con il titolo nobiliare di Duca, con il titolo di Elettore fino al 1806 e come Re, durante il regno di Baviera, fino al 1918. Tre furono i regnanti della casata bavarese che si fregiarono del titolo di Re e Imperatore del Sacro Romano Impero. Ludwig IV der Bayer fu il primo Wittelsbach a salire sul trono imperiale (monumentale la tomba che lo commemora nella Frauenkirche, chiesa simbolo della capitale bavarese), Ruprecht I fu re romano-tedesco e Karl VII Albrecht fu imperatore (dal 1742). La casata Wittelsbach governò anche nei paesi confinanti, in Svevia, Danimarca e Grecia! Ma non solo Re e Imperatori visto che Sisi von Wittelsbach raggiungerà fama mondiale quale Imperatrice!
La storia narra che agli inizi del XII secolo il Conte Ottone IV v. Scheyern (Graf Otto IV von Scheyern) trasferì la propria residenza nell’antico castello il cui nome Wittelsbach (Vitilinesbac) era stato già menzionato in un documento redatto dall’Imperatore Enrico V (Kaiser Einrich V), da cui prese per la prima volta il nome di Conte Otto von Witilinesbac. Intorno al 1120 ai conti di Wittelsbach fu concessa la contea del Palatinato di Baviera riuscendo ad aumentare i propri feudi grazie alla collaborazione con gli Staufer.
Nel corso degli anni il castello fu ampliato diverse volte e fu adibito a diversi funzioni quali residenza nobiliare, sentro amministrativo della casata e luogo di giustizia svolgendo ance compiti di difesa per i suoi residenti.
Nel 1209 fu distrutto dal Duca Ludwig I (Herzog Ludwig I von Wittelsbach), dopo che il Conte Palatino bavarese Ottone VIII signore del castello di Wittelsbach aveva assassinato il re tedesco Filippo di Svevia (Königs Philipp von Schwaben) a Bamberga nel 1208.
Il castello non fu più costruito e nello stesso luogo fu eretta successivamente una chiesa (Marienkirche).
Oggi nella collina (Burgplatz) che guarda l’abitato di Oberwittelsbach sono presenti il Monumento Nazionale neogotico, la lapide commemorativa e un blocco rettangolare di arenaria residuo delle mura che ricordano la storia dell’ex castello Wittelsbach.
Sono alquanto emozionato quando oltrepasso il consueto beneaugurante cartello posto all’ingresso del piccolo paese di Oberwittelsbach, nome denso di profondo significato per questa regione, la Wittesbache Land.
Mi basta fermare una persona del luogo per ottenere le indicazioni per raggiungere la “storica” collina e l’emozione è ancor più evidente nel momento in cui tra il folto verde scorgo, per la prima volta, il prezioso monumento nazionale.
Tra il verde della collina si mostra la chiesa neogotica (Burgkirche Wittelsbach) eretta dove un tempo sorgeva il castello, il monumento nazionale, la pietra commemorativa con due iscrizioni e un manufatto delle mura.
Sette sono anche gli eloquenti pannelli informativi arricchiti da diversi scatti fotografici a colori e in b/n che raccontano la storia del luogo legata alla dinastia dei Wittelsbach.
La chiesa gotica dedicata a Maria risale risale al XIV secolo e fu rinnovata nel XIX secolo. L’interno conserva un pregevole altare maggiore barocco eretto nel 1687 che sostituì’ il precedente altare gotico. Disposto su due piani mostra al centro l’immagine della Madre con il Salvatore allietata da angeli in festa. Essa è opera del grande scultore svevo Gregor Erhart e risale presumibilmente alla metà del 1500.
Nel 1800 gli abitanti di Aichach su iniziativa del proprietario del locale birrificio organizzarono una serie di feste patriottiche nella collina dove sorgeva il castello erigendo una piramide commemorativa in legno grazie all’interessamento di Lorenz Aloys Gerhauser, il proprietario del birrificio, anche se la popolazione aveva espresso il desiderio di sostituire questo monumento con uno permanente. In tutta la Baviera fu organizzata una raccolta fondi a favore di questo nuovo progetto!
Importanti architetti di Monaco quali Leo von Klenze, Carl von Fischer e Friedrich Gartnert furono chiamati per dar corpo al progetto.
La cerimonia di posa della prima pietra del Monumento Nazionale (Nationadenkmals) ebbe luogo il 25 agosto 1832 giorno del compleanno (e onomastico) di Re Ludwig I.
L’opera neogotica in pietra arenaria alta 14 metri è abbellita dagli stemmi delle ex capitali distrettuali München, Augsburg, Passau, Regensburg, Bayreuth, Würzburg e Speyer e reca la citazione che ricorda l’inaugurazione del monumento durante l’ottavo anno di regno di Ludwig I.
Il monumento nazionale fu inaugurato il 25 agosto 1834, esattamente due anni dopo la posa della prima pietra, con una imponente cerimonia a cui parteciparono circa 20 mila persone, dimostrando così la “secolare” fedeltà della Baviera alla antica storica casata.
Il 9 settembre 1857 il reale Wittelsbach Maximilian II visitò l’antica Burgplatz pronunciando la seguente frase “Also hier stehe ich auf dem Baden meiner Ahnem”.
Il 28 maggio 1914 (come riportato nella targa commemorativa) l’ultimo re bavarese Ludwig III visitò il luogo unitamente alla consorte regina Teresa le sue quattro figlie e la corte, per rendere omaggio in occasione della celebrazione dell’ottocentesimo anno da quando i conti di Scheyern avevano trasferito la propria dimora nel castello di Wittelsbach.
Mi fermo alcuni momenti dinanzi al monumento mentre i miei occhi scrutano attentamente le diverse decorazioni che arricchiscono l’opera. Non lascio la collina senza aver visto i dintorni mentre la mia reflex continua il prezioso lavoro di raccolta!
Informazioni utili
Oberwittelsbach è un piccolo paese ubicato nella regione della Svevia bavarese (Bayerisch Schwaben) ed ospita in una piccola radura il “Monumento nazionale”. Dista circa due chilometri dal comune di Aichach di cui fa parte amministrativamente. Augusta (Augsburg) si trova a circa 15 chilometri e la capitale bavarese dista circa 60 chilometri (percorrendo la “A8”). Il confine di stato Austria-Italia (Brennero) dista circa 260 chilometri seguendo interamente il tracciato autostradale (“A8”, “A93”, “A12” e “A13”).
Ringraziamenti
Si ringrazia il “Bayerische Verwaltung der staatlichen Schlösser, Gärten und Seen” di Monaco per la concessione delle due foto raffiguranti personaggi storici della casata bavarese. Si ringrazia Herr Hoffmann Erich autore della foto dell’interno della chiesa per la concessione. Ringraziamenti estendo al cortese personale del Info-Büro di Aichach per la collaborazione fornita durante la visita della cittadina.