La chiesa di pellegrinaggio “Maria Hilf” di forma ottagonale si mostra in tutta la sua maestosità tra il verde circostante e richiama l’attenzione già da considerevole distanza grazie alla possente cupola di color verde affiancata da quattro torri che si eleva per dodici metri, sulla cui sommità si erge la statua dorata che raffigura la SS. Madonna.
Questo luogo di pellegrinaggio risale alla metà del 1600 quando due ragazzi costruirono una piccola cappella con all’interno l’immagine della Madonna che divenne più grande negli anni a seguire visto il numero sempre crescente di pellegrini che cercavano conforto nella Madonna. Successivamente fu costruita una nuova chiesa in pietra ma anche questa risultò essere piccola a causa del pellegrinaggio di un numero sempre crescente di pellegrini alimentato da racconti di episodi miracolosi.
La chiesa che si ammira oggi risale ai primi anni del 1700 su progetto dell’architetto Giovanni Antonio Viscardi e fu consacrata nel 1710. Attivo in Baviera già da tempo la chiesa “Maria Hilf” di Freystadt è considerata una delle sue massime espressioni. Divenuto architetto della corte di Monaco morì nella capitale bavarese dove gli è stata dedicata una via, “Viscardigasse” (a due passi da Odeonsplatz).
Quando nel 1803 i frati Francescani furono allontanati in seguito alla “Secolarizzazione” (“Sakularisation”) la chiesa fu chiusa e cessò il pellegrinaggio con risvolti negativi anche per la cittadina. Nel 1835 una delegazione cittadina in udienza presso il re Ludovico I ottenne da quest’ultimo la promessa che la città di Freystadt avrebbe riavuto il pellegrinaggio verso l’antica chiesa.
Appena entrati la griglia di ferro realizzata agli inizi del 1700 e decorata con diversi monogrammi tra cui riconosco il nome di Maria e Gesù (IHS) cela a malapena lo splendore della pregevole “sala” sorretta da elaborate colonne.
Un tripudio di opere marmoree, affreschi, decorazioni, stucchi e trascrizioni si mostrano ai miei occhi e agli occhi di chiunque visiti questo luogo religioso. Le grandi statue presenti appena entrati che sembrano voler accompagnare il visitatore raffigurano Abramo (a destra) e dal lato opposto David con l’arpa, colui che affrontò e sconfisse il grande Golia.
Nella parte religiosa rialzata rispetto al resto della chiesa si trova l’altare maggiore risalente agli anni ’50, dominato dalla figura di Maria protesa verso Dio Padre pronto ad accoglierla. Gli angeli che la circondano portano l’iscrizione “ASSUMPTA EST MARIA IN COELUM: GAUDET EXERCITUS ANGELORUM”.
Alla sinistra dell’Altare maggiore (Hochaltar) si trova l’Altare della Grazia (Gnadenaltar), a destra l’Altare dedicato alla Sacra Famiglia.
Tra i due altari si ammira il pulpito (Kanzel) riccamente decorato, opera dell’artista italiano Pietro Francesco Appiani sulla cui sommità si trova un pellicano, simbolo religioso dell’amore e della carità di Cristo.
Delizia per gli occhi sono anche i numerosi affreschi il cui motivo principale è la vita di Maria, preziose opere create dalla maestria di Georg Asam e dai suoi due figli Cosmas Damian e Egid Quirin, la maggior parte dei quali rinnovati nel secolo successivo.
L’affresco dell’atrio riporta una iscrizione con una data che dice “ORIGO HUIUS SACRI SACELLI MDCLXIV SIC RES QUOQUE PARVA E CRESCENT” ovverosia “L’origine di questa cappella nel 1664 vuole dimostrare che anche le piccole cose possono crescere”. Gli stessi artisti prendono forma nell’affresco: Georg Asam è raffigurato con il cappello con suo figlio Egid accanto, Cosmas Damian porta la pesante pietra per la costruzione del luogo religioso guardati dalla madre Teresa.
L’affresco presente nel presbiterio mostra una donna con in mano un giglio simbolo di purezza mentre i suoi piedi schiacciano la testa del drago.
Nella parte sinistra della chiesa affresco mostra la nascita di Maria così come quelli presenti nella cupola.
Alzando lo sguardo gli occhi faticano a osservare con attenzione quanto di artisticamente bello è presente nella grande cupola, ricca di affreschi, stucchi e decorazioni.
Usciamo con gli occhi abbagliati da tanta bellezza e prima di lasciare Freystadt ci fermiamo per un momento di preghiera.
Informazioni utili
La città di Freystadt si trova nella regione bavarese della Baviera Orientale (Ostbayern) e fa parte del distretto (Landkreis) di Neumarkt in der Oberpfalz. La chiesa “Maria Hilf” è aperta tutti i giorni ed è ubicata poco fuori il centro abitato in Allesberger str. La città bavarese dista da Norimberga circa 35 chilometri percorrendo la “A9”; Ratisbona (Regensburg) dista circa 90 chilometri percorrendo quasi interamente l’arteria autostradale “A3” e la capitale bavarese si raggiunge dopo circa 140 chilometri percorrendo la stessa autostrada che porta alla seconda città della Baviera (Norimberga; “A9”).