Rottenbuch è un piccolo comune bavarese immerso nel verde dell’Alta Baviera (Oberbayern). La consueta scritta “Grüß Gott” in Rottenbuch inserita nella pittoresca insegna in legno, abbellita da variopinti fiori, indica l’ingresso nell’amena località. Il paese adagiato nel verde vanta un capolavoro del rococò.
Il cuore cittadino è dominato dalla “Pfarrkirche Mariä Geburt” (Chiesa Parrochiale della natività di Maria), il monumento culturale-religioso più importante di Rottenbuch.
Edificata quasi mille anni fa ha ricoperto un ruolo importante nel contesto religioso subendo, nel corso dei secoli, diversi rimaneggiamenti. Esternamente spicca per il suo quadrato campanile alto 75 metri sulla cui sommità si erge il simbolo della Cristianità. Oggi si ammira un capolavoro del rococò, grazie al lavoro compiuto nella prima metà del 1700 dagli artisti Joseph e Franz Xaver Schmuzer (stucchi) e Matthäus Gunter (affreschi).
L’interno a tre navate è qualcosa di sublime e l’occhio si perde nella lunga sequenza di affreschi, quadri, statue e altari, ricchi di intarsi e decorazioni uniti da una sontuosa bellezza.
Ogni colonna di marmo bianco è impreziosita da transetti dorati abbelliti, a loro volta, da opere di scultura.
Il presbiterio fu completato nel periodo dal 1739 al 1740 con una impronta barocca che in seguito si avvicinò al rococò. Il solenne altare maggiore, simbolo della chiesa cristiana, è opera di Franz Xaver Schmädl (1749-1751). Tra elaborate colonne al centro si staglia la figura di Gesù contornata da raggi dorati con a fianco le statue di San Giuseppe e di Maria.
Alla sinistra dell’altare maggiore si può vedere l’altare di Sant’Agostino con pala d’altare opera dell’artista Franz Hermann impreziosito da una bella statua che raffigura la Madre di Dio.
Il soffitto interamente affrescato è opera dell’artista Matthäus Günter. Il grande affresco centrale, probabilmente l’affresco più bello di Rottenbuch, narra simultaneamente due eventi differenti tra loro, la morte di Sant’Agostino e l’assedio della sua città da parte di Geiserich, re dei Vandali nel 430.
A due passi dal prezioso luogo religioso si trova il Rathaus (al numero 42 di Klosterhof) e di fianco il Tourist Office che si rivela un piccolo gioiello di efficienza (come sempre). Nelle immediate vicinanze si può vedere una effige dedicata a Re Ludwig di Baviera.
Dista alcuni chilometri in direzione sud in prossimità dell’intersezione della “B23” con la “St2059” un’altra importante opera (d’ingegneria), il “Echelsbacher Brücke“.
L’imponente ponte fu iniziato nel novembre del 1928 e terminato nel dicembre del 1929 dopo soltanto 422 giorni! Lungo 183 metri ha la campata maggiore di 130 metri e si trova a 76 metri oltre il fondo valle attraversato dall’Ammer.
Progettato dagli architetti Spangenberg e Melan esso è il più ampio ponte ad arco del mondo. Antistante l’imponente opera si può vedere una curiosa stele in pietra che recita tra l’altro “Erbault vom Bayer Staate im Jahren 1929″. Non può mancare l’onnipresente “Biergarten“
Questo il link per il capitolo di Rottenbuch riguardante l’effigie dedicata a Re Ludwig
Informazioni utili
Rottenbuch è un piccolo comune bavarese che conta circa duemila abitanti nel circondario di Weilheim-Schongau, Alta Baviera (Oberbayern). Si trova sulla “B23” circa 25 chilometri a nord di Oberammergau e a circa 80 chilometri a sud di Monaco. Il “Echelsbacher Brücke” è ubicato a meno di 10 chilometri da Rottenbuch sulla “B23” in prossimità del bivio con la “St2059”.
Ringraziamenti
Si ringrazia il Tourist Office di Rotenbuch per la disponibilità mfornita durante la visita della cittadina.