Dinkelsbühl lambita dalla pittoresca Romantische Straße conta oggi circa 13 mila abitanti e vanta il centro storico ricco di abitazioni a graticcio rimaste immutate nel tempo.
Già menzionata nel 1188 la città ottiene lo status di città imperiale nel 1274. Durante la devastante Guerra dei Trent’Anni Dinkelsbühl viene conquistata dalle truppe svedesi nel 1632 senza però essere distrutta, origine della celebre manifestazione “Die Kinderzeche“. Nel 1806 entra a far parte del Regno di Baviera e venti anni dopo Re Ludwig I emana un decreto per salvaguardare mura e torri, patrimonio della città.
Diversi sono i parcheggi ubicati all’esterno della antica cinta muraria; scelgo quello denominato Schwedenwiese vicino al tracciato stradale qui numerato come “B25” ed in pochi minuti (grazie al mio consueto spedito passo) sono davanti alla cinta muraria.
Il primo edificio che merita attenzione è la storica “Haus der Geschichte”, la Casa della storia, che comprende una interessante mostra che ripercorre gli oltre 800 anni della città visto che, come detto, la prima menzione è datata 1188 e meno di cento anni dopo l’insediamento urbano ottiene lo “status” di città imperiale.
Da menzionare che l’edificio appena descritto era il vecchio Municipio fino al 1855 ed è oggi monumento protetto. La piazza su cui si affaccia l’antica costruzione in pietra è un insieme di colori che seppur vivaci sono gradevoli alla vista.
Interessante è anche la “Löwenbrunnen”, la fontana dei Leoni abbellita da variegati fiori.
A due passi dalla piazza ecco la “Wörnitz Tor” che è la più antica porta delle quattro esistenti. Interessanti i due stemmi presenti nella facciata che guarda la cittadina e che rappresentano tre spighe dorate su tre colli con accanto l’aquila imperiale nera su sfondo giallo simbolo dell’importanza della città in epoca medievale.
La successiva visita è per la chiesa di San Giorgio “Münster St George” definita dalla guida locale come una delle più belle chiese tardo gotiche a sala della Germania meridionale.
Edificata nella seconda metà del 1400 ha l’interno composto da un unica navata con una serie di poderosi pilastri a coppia che sostengo la lunga volta impreziosita da una “intelaiatura” a croce.
Prezioso è il pulpito posto a sinistra e di elevato valore artistico è l’altare maggiore che ha in dote, al centro dello stesso, un dipinto raffigurante la crocifissione risalente alla fine del 1400 e sopra un’altra opera che raffigura San Giorgio in lotta contro il drago, dello stesso periodo storico.
Esternamente, adiacente ad essa si può vedere un monumento dedicato ad un personaggio di Dinkelsbühl, Christioph von Schmid, scrittore di libri per bambini e giovani che visse a cavallo tra il 1700-1800.
Il mio giro prosegue per fermarmi dinanzi alla seconda torre denominata “Rothenburger Tor” risalente alla fine del 1400. Assai elaborata nella parte che guarda verso la cittadina ospita la mostra, a carattere permanente, sulla persecuzione alle streghe. Dista pochi metri la “Faulturm” con a fianco la casa del custode che rappresentava un tempo la difesa della parte nord della città.
Da qui prendendo Obere Schmiedgasse eccoci dinanzi all’imponente edificio a traliccio che risponde al nome di “Kinderzech Zeughaus”.
Costruito nel 1500 fu rinnovato nel 1597 e dal 2005 come anticipato dal nome è il luogo dove viene conservato tutto il vasto ed importante materiale (armi, vestiti, costumi etc…) necessario alla rievocazione della storica festa che si svolge nel mese di luglio.
Proseguo tra variopinte case fino ad arrivare alla “Kornhaus Jugendherberge”. Un tempo granaio oggi questo edificio risalente al 1508 ospita un ostello della Gioventù. Nelle immediate vicinanze si trova la “DreiKönigskapelle” (Cappella dei Re Magi). Il bianco edificio con tetto a padiglione fu menzionato nel 1378 come recita l’insegna posta sulla facciata.
Adiacente vi è una cappella al cui interno si trova una iscrizione posta sotto una effige in marmo che raffigura Gesù Cristo sulla croce con le date di inizio e fine del secondo conflitto mondiale in memoria dei soldati caduti.
A pochi metri ecco la terza torre che compone l’antico apparato difensivo.
Di forma quadrata e di color giallo la “Segringer Tor” (come il nome della via che mi appresto a percorrere) fu ricostruita in forme barocche a metà del 1600 da un architetto italiano dopo che alcuni anni prima era stata danneggiata e distrutta dall’assedio delle truppe svedesi, nel corso dei conflitti legati alla guerra dei Trent’anni.
L’ampia Segringer Straße costellata da tetti dalle mille tonalità ospita al numero 30 il “Neues Rathaus”.
Edificato nel 1733 come casa privata cui si succedettero diverse personalità locali, dal 1855 divenne la casa del primo cittadino.
L’edificio ha la facciata di un tenue color rosso, è abbellito da una cascata di fiori variopinti ed impreziosito da una iscrizione che reca la data del 1387. Sul timpano da notare l’effige dell’aquila reale contornata dalle spighe dorate, raffigurazione già vista e descritta.
Tripudio di colori sono le cinque magnifiche case risalenti al 1600 che arricchiscono la piazza del mercato del vino, “Weinmarkt” ubicate tra il Municipio e la chiesa di San Giorgio. Tetti spioventi, frontoni variopinti a gradinate, fiori a profusione: uno spettacolo.
In particolare la “Deutsches Haus”, annoverata come una tra le più belle abitazioni della Germania del sud con facciata a traliccio riccamente ornata in stile tardo rinascimentale ed abbellita da una copiosa moltitudine di fiori. Sopra il lucernaio si erge Bacco, Dio del vino.
Ritorno verso la cinta muraria (non percorribile per intero) passando dinanzi al Rathaus, indi percorro Föhrenberggasse fino ad un altro edificio ricco di storia, il castello dell’ordine germanico, “Deutschehordensschloss”, della metà del 1300, successivamente ricostruito in stile barocco nella seconda metà del 1700. A due passi in Klostergasse si trova l’abitazione di Christoph von Schmid.
Dal castello percorrendo Obere Mauerweg verso sud si possono ammirare in rapida successione alcune storiche torri di guardia che compongono la cinta muraria: la tozza “Weißer Turm“, la quadrata “Hagelsturm” le coniche “Hertlesturm”, “Krugsturm” e “Salwartenturm“.
Assai interessante è la “Nördlingen Tor” la quarta e ultima porta datata 1400 circa con al suo fianco il prezioso mulino della città del XIV secolo che aveva compiti difensivi e proteggeva la parte sud da eventuali attacchi ostili. Oggi ospita il Museo della “Terza dimensione” a carattere scientifico.
Lasciata alle spalle la storica porta, percorrendo l’omonima via e svoltando a destra in Unterer Mauerweg si può vedere la “Bäuerlinsturm” un’altra delle quattordici torri presenti, adagiata sulla sponda del fiume Wörnitz, che spicca per la sua originalità e che risulta essere un importante punto di riferimento cittadino. Edificata nel 16° secolo prende il nome dal guardiano della torre stessa.
Ritornando in Nördlingen Straße ecco il “KarmeliterKloster“, il Monastero dei Carmelitani che oggi ospita un Istituto professionale di musica.
Non distante eccoci dinanzi alla “Hezelhof” antica casa signorile a tre piani che dispone di un suggestivo cortile interno ed è oggi hotel.
Interessante anche il Complesso dell’Ospedale con frontone a traliccio ubicato nelle immediate vicinanze della Rothenburger Tor. Fondato verso la fine del 1200 come “Ospedale dello Spirito Santo” con annessa chiesa costruita nel secolo successivo e ricostruita in stile barocco nel XVIII secolo,
Se Dinkelsbuhl ha tanto da offrire il merito va senza dubbio ad un piccolo gruppo di… “valorosi” bambini.
Si narra che durante la Guerra dei Trent’anni, in pieno conflitto, le truppe protestanti svedesi al comando di Klaus Dietrich von Sperreuth assediarono il borgo cittadino. Il consiglio comunale aveva rifiutato di arrendersi alle truppe nemiche scatenando la reazione del comandate svedese deciso a distruggere e saccheggiare la città. Così, tra lo stupore generale, la figlia del guardiano della Torre di nome Lore insieme ad altri bambini uscì dalla dal paese per raggiungere l’accampamento per supplicare il nemico di non distruggere la cittadina.
Le truppe nemiche impressionate da tanta forza di volontà, accettarono la capitolazione della cittadina francone evitando così i terribili saccheggi e le temute distruzioni. Proprio in ricordo di questo atto eroico ogni anno Dinkelsbühl rievoca le gesta eroiche dei bambini inscenando una magistrale festa la “Kinderzeche” annoverata tra le più antiche della Germania, che si svolge nelle vie cittadine nel mese di luglio di ogni anno e che si protrae per oltre una settimana. In questo periodo la città è pavesata a festa con i nemici accampati fuori della cerchia muraria e con il popolo sul punto di capitolare. Una festa storica nata nel 1897 che regala, ogni anno nel mese di luglio, magiche emozioni e con i bambini splendidi protagonisti!
Informazioni utili
Dinkelsbühl citta francone della regione bavarese toccata dalla Romantische Straße si trova circa a metà percorso della summenzionata arteria, approssimativamente a 170 chilometri da Würzburg e a 200 chilometri da Füssen. Dista circa 180 chilometri dalla capitale bavarese ed è a 20 chilometri dalla A7 che attraversa la Baviera da sud a nord. Molto curato e ben fornito è il Tourist Information (Altrathausplatz, 14) che ottiene il mio meritato plauso. Per una succulenta pausa consiglio il “Meiser’s Cafe” in Weinmarkt, 10 e per lo sosta consiglio l’elegante “Romantica Hotel Blauer Hecht” in Schweinenmarkt, 1 entrambi nel curato centro storico.
La celebre storica festa “Kinderzeche Dinkelsbühl” è in programma per il 2020 da venerdì 17 a domenica 26 Luglio, con un ricchissimo programma per grandi e piccoli: da non perdere!
Ringraziamenti
Si ringrazia la Sig.ra Katia Tarricone referente del Romantica Hotel B.H. per la disponibilità manifestata durante la visita della città. Si ringrazia vivamente il Touristik Service, con particolare menzione per Frau Kamm, per la collaborazione fornita e per la concessione delle foto contrassegnate con i nr. da 1 a 8.