Amberg custodisce una storia millenaria ben visibile nella sua architettura che caratterizza l’ordinato centro urbano.
Adagiata sul fiume Vils, la città, la cui prima menzione scritta risale al lontano 1034, fu l’importante capitale dell’Alto Palatinato nel periodo dal 1329 al 1810 centro di estrazione del ferro e ricca di vigneti.
Passeggiando nel centro storico, guardato dalle antiche mura quasi interamente conservate con porte e torri, tra antichi edifici dalle variopinte facciate e pittoresche vie non è difficile tornare indietro nel tempo.
Cuore della città è Marktplatz nelle cui vicinanze si trova il monumento più caratteristico e conosciuto della città, la “Stadtbrille”, la porta che attraversa il fiume Vils che un tempo fungeva da fortificazione cittadina e da collegamento tra il “Nuovo Castello” e l’Armeria.
A due passi da Marktplatz due sono i monumenti che meritano assolutamente una sosta, il Municipio (Rathaus) e la Basilica di San martino (Basilika St. Martin).
Il Municipio costruito nel 1348 in stile tardogotico e rinascimentale cattura l’occhio per la sua particolare architettura esterna con altana e bovindo, ampliato e rinnovato nel corso dei secoli.
La Chiesa dedicata a San Martino costruita a partire dal 1421 rappresenta, dopo il Duomo di Regensburg, l’edificio religioso più grande dell’Alto Palatinato.
La chiesa a sala tardogotica elevata al rango di Basilica minore nel settembre del 1980, si estende per 72 metri e domina il cuore della città grazie alla sua imponenza e alla sua torre quadrata che si eleva per 92 metri!
L’interno composto da tre navate di uguale altezza e suddiviso da lunghi pilastri circolari. Nel corso della metà dell’Ottocento la maggior parte degli arredi barocchi furono sostituiti con quelli neogotici e furono aggiunte le ampie finestre colorate le cui ultime furono completate nel 1896. Diverse sono le raffigurazioni presenti sulle policrome finestre come la “Resurrezione di Cristo” o la “Incoronazione di Maria”.
L’altare maggiore mostra ai lati del tabernacolo i due santi patroni della chiesa: Martino con l’oca e il martire San Crescenzio raffigurato con la spada : nella parte superiore dell’altare maggiore sopra il tabernacolo si mostra Maria affiancata dagli apostoli.
Il neogotico pulpito (neugotische Kanzel) presenta nella cesta i rilievi argentati degli evangelisti Luca Giovanni, Marco e MatteoAtteoMarco, matteo Luca e Giovanni e nella parte superiore Cristo
Un momento di preghiera chiude la visita della Basilica.
Dall’altra parte della città oltrepassato il Vils a ridosso delle mura cittadine in Malteserplatz si trova la chiesa di San Giorgio (Pfarrkirche St. George) risalente alla prima metà del XIV secolo.
Tra il XVII e gli inizi del secolo successivo l’interno della chiesa si è giovato di un sontuoso arredo barocco che cattura l’attenzione appena entrati.
L’interno a tre navate splende grazie alla ricchezza degli arredi barocchi dove spicca il sontuoso altare maggiore. Chiuso da due coppie di colonne la Pala d’altare creata nel 1766 dal pittore di corte monacense Johann Nepomuk Schöp mostra San Giorgio portato in cielo.
Completano l’arredo degli altari i due altari minori e i due altari laterali creati rispettivamente prima e insieme all’altare maggiore. I due altari laterali mostrano nelle rispettive opere pittoriche Maria c he Pale Maria Immacolata e la discesa di Cristo.
Gli stalli assai elaborati del presbiterio arricchiscono la parte destinata al clero officiante e risalgono ai primi anni del 1700.
Il pulpito creato nel 1702 riporta nella parte superiore San Michele in piedi sul globo.
Arricchiscono l’arredo religioso le figure in stucco dei dodici Apostoli (sei per lato) creati da Johann Baptist Zimmermann agli inizi del 1700 e la serie di affreschi che corrono per tutta la lunghezza della navata fino al presbiterio.
Da Marktplatz costeggiando il Vils e oltrepassato il ponte punto di attracco per le gite in barca si arriva al simbolo di Amberg, la “Porta sull’acqua” chiamata “Stadtbrille” (letteralmente “occhiali della città”) per la particolare architettura paragonabile proprio a un paio di occhiali.
Il complesso lungo 46 metri costruito sul fiume Vils era un tempo parte integrante delle fortificazioni cittadine, adibito a collegamento fra il Castello Nuovo e l’Arsenale.
Il “Castello Nuovo” fu costruito a partire dal 1417 dal principe elettore Ludwig III rimodulato nei secoli successivi in funzione dei vari scopi di utilizzo, adibito oggi ad ufficio distrettuale.
Ritornando indietro, oltrepassando il Vils e prendendo a destra ecco dinanzi a me in rapida successione il “Klosterl” , la “Alte Veste” e la Cancelleria oggi con funzione di tribunale.
Il “Klosterl” costruito come dimora della contessa palatina nel XIV è oggi il Museo dell’Aria (“Luftmuseum Air Museum”). Ospitato in un edificio del 14° secolo offre su tre piani uno “showroom” particolare sul tema dell’aria.
A due passi si trova la bianca facciata della “Alte Veste” del XIII secolo; esso fu la residenza dei principi elettori nel periodo precedente alla costruzione del castello.
Oltrepassando Regierungstraße ecco l’edificio a tre piani della metà del 1500 all’epoca cancelleria del governo ed oggi sede del tribunale distrettuale.
Ancora due sono i “monumenti” assolutamente da conoscere ad Amberg prima di visitare la chiesa di Mariahilfberg ubicata sulla collina che guarda la città.
La “Casa della Balena” (“Walfischhaus”) è certamente uno degli edifici privati che più catturano l’occhio passeggiando per le vie della città. Essa deve il suo nome grazie alle immagini raffigurate sulla facciata che raccontano la storia di Giona e la balena tratta dalla Bibbia.
In Seminargasse si trova quello che è definito l’hotel più piccolo del mondo, chiamato “Eh’häusl”. Secondo la leggenda tramandata dal XVIII secolo una coppia che voleva sposarsi doveva tenere una casa e un terreno per ottenere il consenso dall’amministrazione vigente al matrimonio. Uno sposo pieno di iniziativa trovò un piccolo cortile tra due terreni, lo acquistò, vi costruì due muri e un tetto così da soddisfare le normative vigenti all’epoca. In seguito l’edificio ebbe diversi proprietari e permise a molte coppie di unirsi in matrimonio.
Di interessante rilievo sono le mura cittadine che si distendono per circa tre chilometri e che si avvalgono di numerose torri e porte, come la “Porta Wingershof” (a sin. nella foto).
Una passeggiata nella pittoresca area che costeggia il Vils precede la visita della chiesa sulla collina.
La chiesa di Mariahilfberg (“Mariahilfbergkirche”) sorse quale luogo religioso di pellegrinaggio in seguito alla peste del 1634. La costruzione dell’attuale chiesa barocca creata in seguito alla distruzione della preesistente chiesa iniziò nel 1696 secondo i progetti di Wolfgang Dientzenhofer.
L’ampio piazzale che precede la doppia scalinata conduce davanti all’ingresso della chiesa dedicata alla Vergine Maria.
La facciata principale ospita quattro statue che raffigurano gli evangelisti e nella parte superiore al centro si mostra Maria affiancata dai santi Francesco d’Assisi (a sinistra) e Sant’Antonio da Padova (a destra).
Il fulcro della chiesa è rappresentato dall’immagine miracolosa custodita al centro dell’altare maggiore in marmo eretto subito dopo il completamento del coro.
Nel giugno del 1717 Cosmas Damian Asam iniziò l’opera di pitturazione della navata e del coro che completò due mesi dopo. Nei grandi affreschi il maestro ha rappresentato la storia del pellegrinaggio che inizia con la prima opera dove mostra l’inizio della peste del 1634; esternamente all’opera pittorica si può leggere l’iscrizione in latino che recita “1634 Ambergae Pesrtis Divexat Noxia Cives”!
I due altari laterali minori entrambi chiusi da due coppie di colonne furono realizzati nei primi anni del 1700: in quello di sinistra si può vedere Maria con la cugina Elisabetta (foto a sin.) e in quello di destra la Sacra Famiglia (foto a destra).
Il pulpito visibile nella parte destra della navata è in marmo e risale ai primi anni del 1700; sulla cesta sono visibili in rilievo di color bianco le raffigurazioni della fede, dell’amore e della speranza.
Ogni anno si tiene la “Festa della Montagna” (“Berg Fest”) tra la fine di giugno e gli inizi di luglio dove al un “clima” prettamente religioso si è affiancato quello più mondano fatto di birra (immancabile) e piatti della tradizione culinaria bavarese. Per il 2024 appuntamento dal 29 giugno al 7 luglio!
In tema di birra, poi, un tempo erano oltre 20 i birrifici esistenti in città ed oggi i birrifici ancora in attività sono 6, per cui è stata “doverosa” e piacevole la sosta in uno di essi: il “Winkler BräuWirt” nei pressi di Marktplatz, la cui birra è prodotta secondo l’antica Legge sulla purezza, tante volte citata nel mio sito!
Lascio Amberg non la Baviera, che continua a meravigliarmi tra preziosa arte e lodevole ospitalità!
Ringraziamenti
Si ringrazia il personale del curato e ben fornito “Tourist Information” di Amberg (Hallplatz, 2) per la collaborazione fornita durante la visita della città.
Informazioni utili
Amberg è una città bavarese “extracircondariale” con una popolazione di circa 42 mila abitanti ubicata nella regione della Baviera Orientale (Ostbayern). Toccata dal fiume Vils si trova nelle immediate vicinanze del tracciato autostradale “A6” (che collega la seconda città per grandezza della Baviera, Norimberga al Land del Baden-Württemberg). Dista 55 chilometri da Norimberga (Nürnberg) e circa 60 km. da Ratisbona (Regensburg). La capitale bavarese si raggiunge dopo aver percorso circa 170 chilometri (percorso quasi interamente autostradale tramite la “A93” e la “A9”). Il confine di stato Austria-Italia (Brennero) dista circa 360 (percorso autostradale via Monaco e proseguendo per “A8”, “A93”, “A12” e “A13”). Il birrificio “Winkler BräuWirt” si trova in Untere Nabburger Str. 34 a meno di 500 metri da Marktplatz