Il Monastero benedettino di Weltenburg si trova in suggestiva posizione adagiato lungo la riva del possente Danubio nel cuore del “Weltenburger Enge” (Stretto di Weltenburg) una delle più antiche riserve naturali in Baviera.
Fu Ludwig I re di Baviera già nel 1840 a dichiarare “area protetta” questo caratteristico territorio roccioso affacciato nella gola del Danubio, ancor prima che essa diventasse “riserva naturale” nel 1938!
Di antichissime origini il complesso religioso fu fondato da alcuni missionari di San Colombano nel lontano 617, in questa lingua di terra giù abitata da Celti e Romani.
Esso è considerato il più antico complesso monastico sul territorio bavarese.
Tra il 972 e il 994 il vescovo di Regensburg, San Wofgang, inviò nel luogo religioso monaci benedettini e risale al 1040 il primo documento scritto riferito al monastero.
Dopo un periodo agitato l’abbazia benedettina rifiorì a nuova vita in epoca barocca la cui massima testimonianza è espressa, ancor oggi, dalla splendida chiesa costruita a partire dal 1716 che rappresenta il primo splendido lavoro in comunione dei fratelli Cosmas Damian (1686-1739) e Egid (1692-1750) Asam, lode all’arte barocca bavarese!
La “Secolarizzazione” del 1803 arrestò la vita all’interno del monastero e sotto la reggenza di Ludwig I re di Baviera l’attività religiosa riprese il suo cammino.
Oggi otto frati benedettini portano avanti il monastero seguendo la regola “Ora et labora” con ulteriori compiti di educazione e di svolgimento delle attività quotidiane.
La strada che costeggia il poderoso fiume europeo porta dinanzi alla imponente facciata laterale dell’abbazia che dista soltanto una manciata di metri dall’acqua.
Nella piccola piazza che ospita l’antichissimo “Weltenburger Klosterbier” (1050), la “Gästehaus St. Georg” e uno spazio espositivo a beneficio dei visitatori (“Besucherzentrum und Museum”) si mostra la sobria facciata in pietra della chiesa la cui consacrazione avvenne il 9 ottobre 1718, alla cui sommità si mostra la statua di San Benedetto.
L’atrio di ingresso accompagna il visitatore nel cuore della chiesa abbaziale dove architettura e pittura si fondono in una meravigliosa comunione dando vita ad un opera sublime, segno tangibile dell’importanza di Weltenburg e della bontà lavorativa dei fratelli Asam.
L’interno a forma ovale è un tripudio di opere e decorazioni che incantano e lasciano senza parole!
Quattro altari laterali e altrettante nicchie disegnano la parte inferiore della chiesa. In una delle nicchie a destra dell’ingresso l’affresco mostra nella parte superiore San Benedetto e nella parte inferiore lo sbarco dei primi benedettini in America.
Di fronte si mostra il pulpito in marmo sulla cui sommità svetta la figura di San Benedetto.
Alla sinistra dell’altare maggiore, l’opera minore che lo affianca mostra la morte di Gesù Cristo sulla croce.
Alla destra ecco l’altare laterale minore che raffigura l’incoronazione di Maria.
Ognuno degli altari laterali minori ha nella parte superiore un opera in stucco create dalle abili mani di Egid Quirin Asam.
L’altare maggiore chiuso da quattro elaborate colonne tortili attira l’attenzione fin dall’ingresso per la sua particolare sontuosità. Cinto da due coppie di colonne tortili mostra tra di esse le statue di San Martino (a sin.) con mantello e una oca ai suoi piedi che guarda minacciosa verso il drago e San Mauro (a destra).
Al centro svetta San Giorgio a cavallo (ennesima opera d’arte dello scultore Egid Quirin) patrono della chiesa nell’atto di uccidere il drago salvando così la principessa Silene (raffigurata al suo fianco) figlia del re del luogo, così come narrato nella leggenda. Alle sue spalle è rappresentata pittoricamente Maria.
Nella parte superiore dell’altare trova dimora lo stemma bavarese.
Alzando lo sguardo verso il centro della chiesa si può ammirare il dipinto del soffitto che risplende per gli abbaglianti colori presenti. In esso sono rappresentati tutti i santi al cospetto del trono di Dio
Sulla cornice che chiude l’affresco del soffitto fra gli angeli fa capolino il busto di Cosmas Damian Asam con lo sguardo rivolto verso l’interno della chiesa, “omaggio” del fratello.
Lascio la chiesa con gli occhi ancora abbagliati da tanta bellezza e mi incammino lungo il percorso tra il verde con le stazioni della Via Crucis, che mi porta dinanzi alla piccola chiesa sul Frauenberg.
Nel piccolo interno splende l’altare maggiore con al centro la statua della Madre di Dio e nella parete alla sinistra trova sistemazione il pulpito.
Ma non è ancora tempo di lasciare Weltenburg…
Informazioni utili
Il Monastero di Weltenburg si trova in splendida posizione lambito dal Danubio e fa parte del circondario di Kelheim cui dista meno di 10 chilometri. Regensburg dista 35 chilometri (tramite la “B16”) e Ingolstadt 45 chilometri. La capitale bavarese dista 110 chilometri percorrendo la “A93” (uscita n. 49) e la “A9” ed il confine Austria-Italia (Brennero) si raggiunge percorrendo circa 300 chilometri (itinerario autostradale). La Gästehaus è aperta da maggio a ottobre con orario dalle 08.30 alle ore 18.00.
NB – Rimango come sempre a disposizione per ogni informazione riguardante i miei articoli e la Baviera.