La Wallfahrtskirche “Zur Schmerzhaften Muttergottes”(Chiesa di pellegrinaggio della Madonna Addolorata) di Vilgertshofen è tra i luoghi religiosi di pellegrinaggio più importanti della piccola regione (denominata Lechrain) a ridosso del fiume Lech fra la città di Augsburg e la catena montuosa delle Alpi.
Già sede fin dal X secolo di una piccola chiesetta dedicata a Santo Stefano, una guarigione miracolosa avvenuta sul finire del 1600 diede un forte impulso al pellegrinaggio tanto da rendersi necessaria la costruzione di una nuova chiesa, non essendo più sufficiente quella precedente a contenere l’afflusso dei fedeli sempre più numerosi.
Sotto la giurisdizione ecclesiastica del monastero di Wessobrunn fino alla Secolarizzazione, la nuova chiesa costruita secondo i dettami del barocco fu consacrata nel 1692 anche se l’edificio religioso mancava della torre (aggiunta in seguito) e del pregevolissimo “doppio” altare maggiore (1718-21), particolarissimo “arredo” ripreso anche da altre chiese, tra cui la Wieskirche.
Esternamente la chiesa, che si estende per quasi 50 metri di lunghezza e 30 di larghezza con il campanile semi-centrale non presenta elementi decorativi di spicco e offre un aspetto abbastanza sobrio, nonostante la particolare silhouette che mostra quattro strutture semi circolari a forma di conchiglia.
L’interno, ad unica navata, abbaglia per la straordinaria bellezza espressa ed ancora una volta rimango senza parole. La chiesa è visibile da una vestibolo e l’interno è chiuso da una grata.
Opere, intagli, decorazioni, stucchi, affreschi, non un solo centimetro della navata risulta privo di qualsivoglia decorazione e fatico a trattenere immobile il mio sguardo.
Partendo dal soffitto, al centro della navata si mostra l’affresco della Crocifissione eseguito nel 1976 dal Prof. Karl Manninger di Monaco dopo che l’affresco originale fu ridipinto nel secolo precedente a seguito del suo deterioramento. Tutti i dipinti che impreziosiscono il soffitto raffigurano la Passione di Gesù, insieme alla vita di Maria e altri eventi tratti dall’Antico testamento.
L’altare laterale minore nella parte sinistra della navata è dedicato a San Ulrico (“Ulrichsaltar”) opera barocca di F. X. Schmuzer risalente al 1706; la pala d’altare raffigura il santo con l’imperatore Ottone I di Germania nella decisiva battaglia sulle rive del Lech nel 955 contro le pressanti invasioni delle popolazioni magiare. A fianco si può vedere l’elaborato pulpito (Kanzel) risalente alla metà del 1700.
Di fronte si mostra l’altare laterale minore in rococò dedicato a Santo Stefano creato dalle mani del maestro della scuola di Wessobrunn Tassilo Zöpf realizzato nel 1751; la pala d’altare mostra la lapidazione del santo, opera creata nel 1770.
L’altare maggiore (Hochaltar) a due piani in stucco marmoreo fu realizzato tra il 1718 e il 1721 da Franz Xaver Schmuzer proveniente dalla scuola di Wessobrunn, maestro del rococò della Germania meridionale.
Il presbiterio custodisce la parte più preziosa della chiesa, l’affresco sul soffitto creato da Johann Baptist Zimmermann nel 1734. L’immagine miracolosa mostra Maria chinata, coperta dal mantello, che guarda Gesù tra le sue amorevoli braccia.
Tutto intorno è un prezioso susseguirsi di piccoli affreschi, elaborate decorazioni e stucchi che adornano e impreziosiscono il pregevole interno.
Nonostante il mio “impegno” non riesco ad ottenere l’apertura della chiesa e continuo con il programma di questo soggiorno numero sessantasette (Ottobre 2022).
Ma tornerò!
Informazioni utili
Il piccolo comune di Vilgertshofen (abitanti 2.700) fa parte del distretto (Landkreis) di Landsberg am Lech. Il paese sfiorato dal fiume Lech si trova 20 chilometri a sud di Landsberg e orientativamente alla stessa distanza (ad est) dall’Ammersee. La capitale bavarese dista circa 85 chilometri (via “A96” Landsberg-München), il confine di stato Austria-Italia (Brennero) è distante circa 150 chilometri (transitando da Welheim-Murnau-Garmisch-Innsbruck). La chiesa ben visibile è ubicata in Ulrichstraße.