Fin da piccolo ho avuto la passione per i viaggi e da parecchio tempo desideravo compiere il primo viaggio in Baviera e poter conoscere questa prospera regione di cui diversi amici e conoscenti mi avevano parlato bene.
Una regione economicamente ricca, abitata da gente cordiale, allegra, molto legata alle proprie antiche tradizioni, lontana dal clichè “teutonico” e maggiormente cattolica a differenza del resto della Germania.
Aggiungo che ero fortemente attratto dal castello di Neuschwanstein, il celebre “castello delle fiabe” che affascinò perfino un certo Walt Disney rimasto ammaliato durante un suo viaggio tanto da apparire in alcuni film di animazione e non solo.
Per un lungo periodo, il castello fedelmente riprodotto in una accattivante campagna pubblicitaria faceva bella mostra di sè in una via del centro storico di Ferrara e sovente mi fermavo estasiato dinanzi alla vetrina, quasi incantato!
Questa particolare “attrazione” accresceva il desiderio di visitare questa regione, di ammirare questo fantasmagorico castello, di conoscere la storia del suo committente di cui conoscevo molto poco.
Ero pronto e “carico” all’inverosimile, il primo viaggio in terra bavarese era questione di ore!
Ma come mia abitudine e come vado spesso dicendo, non potevo arrivare in un luogo che non conoscevo senza una adeguata preparazione. Un mese e più di letture, approfondimenti, ricerche, dettate da questa mia straordinaria motivazione, a questo punto ancor più accresciuta!
Io, la mia famiglia, la mia auto: tutto era pronto!
Era il 2007…
Oggi a distanza di tanti anni posso affermare che mai e poi mai avrei pensato che quel primo soggiorno in Baviera mi avrebbe cambiato a tal modo.
Ricordo, ancor oggi con estrema precisione, il mio arrivo sullo Starnberger See laddove si trova la croce commemorativa in ricordo della scomparsa di Re Ludwig II, la mia corsa tra il verde circostante mentre moglie e figlio rimanevano indietro, la mia veloce discesa sulla sponda del lago per soffermarmi dinanzi alla croce a un paio di metri dal sottoscritto, la mia straordinaria emozione, il rossore del mio viso, il mio cuore battere a mille…
Ricordo, ancor oggi, quei lunghi interminabili minuti immobile dinanzi alla croce, completamente rapito, mentre nasceva in me forte il desiderio di profondo rispetto verso questo giovane sovrano mortò così tragicamente; ricordo il percorso inverso, insieme alla mia famiglia, in assoluto silenzio senza scambiare una parola completamente assorto nei miei pensieri, con la mente a ripercorrere quanto avevo visto e conosciuto fino a quel momento!
“Certe cose si fanno solo per passione o per simpatia …Antonio Quarta è un appassionato amante della Baviera …!, questo è quanto leggo su di me!
E’ stato fonte di grande piacere concedere una breve intervista inerente questo mio profondo “attaccamento” per la Baviera, alla rivista “Life Factory Magazine”. Vi invito a leggere l’articolo, sono sicuro che sarà di vostro gradimento: https://lifefactorymag.com/2020/04/27/antonio-quarta-un-vero-e-proprio-conoscitore-di-ludwig-ii/
Mi è gradito formulare i miei ringraziamenti alla Redazione di “Life Factory Magazine” per aver pubblicato la mia intervista e ringrazio la curatrice Ambrogia Cavagna, appassionata della regione bavarese e delle due figure storiche più importanti e ricordate, l’Imperatrice d’Austria Elisabeth (Sisi) e Ludwig II Re di Baviera.
Che bello Antonio!!! Bravissimo 😍 complimenti 👏🏻👏🏻👏🏻 mi piace molto….bellissimi articolo sulla nostra amata Baviera…
Carissima Marina grazie per il tuo sincero apprezzamento! Continua a seguirmi ho tantissimo da raccontare!