La Baviera News

Baviera, 70 soggiorni!

Settanta come i soggiorni trascorsi nel “Freistaat Bayern” da quella fatidica prima volta.

Sono oramai 16 gli anni di questo mio “amore bavarese”, scoppiato con il primo soggiorno, di cui ricordo ancor oggi tutto: dal primo viaggio in auto verso…la Germania addolcito dalla musica che ascolto e che sempre mi segue di brani e interpreti degli anni ’80, con l’aggiunta delle indimenticabili colonne sonore “bondiane” che sono un “must” ancor oggi, con l’aggiunta di quel brano esploso in quella estate di Mika dal titolo “Take it easy”, fino ai luoghi più importanti legati alla vita di Re Ludwig II come i castelli di Hohenschwangau, Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee e il lago dove il sovrano perse tragicamente la vita…

Conoscere e toccare con mano i suoi castelli, conoscere la sua storia quella cercata e raccontata dalle persone del luogo (a Hohenschwangau, Füssen, Berg…), vedere il luogo della sua morte e parlare con la gente presente in loco, mi ha profondamente emozionato, affascinandomi fin da subito…

Una settimana fa sono rientrato dalla amata Baviera per questo 70° soggiorno (terzo fino ad ora per il corrente 2023) che mi ha elargito tantissimo sia a livello interpersonale che a livello culturale.

Oltre 2.300 chilometri percorsi in auto, pranzi quasi tutti “saltati” come da prassi, preziosi nuovi “accrediti” (come a Marktl a.I.), accrescimento delle mie conoscenze bavaresi (come ad Hochstadt), nuove conoscenze personali (come Frau Lilia, St. Michael Kirche), tantissima strada a piedi (come quella macinata appena entrato in Baviera, il primo giorno – dopo 500 km in auto – nei dintorni del Walchensee sulle orme di Re Ludwig) e tanta tanta proverbiale ospitalità bavarese (come presso il Rathaus di Roding) che ha avuto il potere (ancora una volta) di farmi dimenticare quei momenti di palese stanchezza dovuta al rigoroso programma in essere!

Per la prima volta, poi, ho dovuto rinunciare a “qualcosa” previsto dal programma (rinuncia peraltro solo rinviata, proprio come detto ieri all’amico Diego Beltramini), ovverosia la salita alla baita “Hochkopf” luogo caro alla vita del sovrano bavarese.

L’itinerario seguito (non il più agevole ho poi appreso…) per raggiungere la baita immersa tra le vette che circondano il Walchensee dopo circa un’ora di marcia si è rivelato più stancante del previsto, vuoi per le fatiche precedenti (dopo aver percorso circa 500 Km con partenza alle 04.45!!!), vuoi per le piogge cadute in precedenza che avevano reso scivoloso il già tortuoso percorso, vuoi per l’assenza di ogni idoneo ausilio.

Walchensee

Ad un certo punto, purtroppo, ho smarrito…la retta via, trovandomi al termine del sentiero, tra la folta vegetazione, solo e affaticato! Ho dovuto quindi rinunciare a questa tappa prevista dal programma e ripercorrere il sentiero in senso inverso per raggiungere l’auto dinanzi al lago dopo quasi due ore, facendo molta attenzione a causa delle biforcazioni presenti sul sentiero rese diverse dal senso inverso, dalla conformazione e dalla presenza del verde, ma fortunatamente guidato dallo scrosciare dell’acqua di un piccolo torrente e delle suggestive cascate presenti.

La leggera brezza del lago unita …alla “L” di Ludwig posta all’ingresso della “Ferienwohnung” (“casa-vacanze”, già conosciuta) lambita dal Walchensee sono bastate per ricaricarmi e continuare…il programma!

Tanta emozione durante la visita dell’interessantissima Mostra dedicata a Re Ludwig II dal titolo “Konig der Berge” allestita presso il Tourist Information di Kochel all’interno della “Settimana a Tema” (Themenwoche) curata da un pool di enti locali con l’ausilio di personalità di rilievo con incontri, approfondimenti, visite guidate, il tutto dedicato alla vita del sovrano e alla sua “vicinanza” a questo territorio.

Kochel am See, Tourist Information. la mostra

Così come tantissima emozione ho provato il giorno dopo, quando ho reso omaggio con un fiore dinanzi al maestoso sepolcro di Re Ludwig II nella cripta dei Wittelsbach, in occasione del 137° anniversario della sua morte (era la domenica di Pentecoste del 13 giugno 1886!) nella St. Michael Kirche nel cuore della capitale e nello stesso giorno durante la visita dedicata al sovrano bavarese allestita presso il Deutsches Theatermuseum.

Hochstadt

La stessa provata quando sono stato accompagnato da ben due persone conosciute nel piccolo paese di Roding inserito nel programma per la presenza di una stele dedicata al sovrano bavarese, proprio davanti al monumento posto nel piccolo lago che fa parte della cittadina immersa nel verde della Bayerische Wald non distante dal confine.

Strada (perfetta) “CHA 30” direzione Roding

Essere atteso a Marktl am Inn per la visita della “Geburtshaus” di Papst Benedikt XVI come al Deutsches Theater Museum, visitare luoghi preziosi ma non proprio conosciuti da tutti come la stupenda chiesa di Altenhohenau, conoscere pagine di storia interessanti ma non di dominio pubblico come la storica battaglia di Hochstadt, ottenere i compiacimenti tanto a Marktl quanto a Amberg, tanto a Roding quanto a Kochel, tanto a Monaco quanto a Altenhohenau da personalità e gente comune appena conosciute attratte dalle mie conoscenze, essere testimone per l’ennesima volta della proverbiale ospitalità bavarese riscontata in più di una occasione durante questo soggiorno e altro ancora sono i “doni” più gratificanti che porto nuovamente con me!

Mi preme ringraziare in questa sede Michele Nussbaumer ancora una volta al mio fianco durante una delle tappe previste dal mio programma!

Tutti gli articoli di questo soggiorno a breve sul mio sito, labavierapertutti.it.

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2 commenti

  1. Anna Maria Alfano dice:

    Che dire tutto stupendo mi piacerebbe tanto poter visitare la Baviera spero il prox anno grazie

    1. Buongiorno Sig.ra Maria Alfano ha proprio ragione! La Baviera mi ha profondamente affascinato per le sue numerose bellezze artistiche e paesaggistiche, per le sue tradizioni, per la cordialità dei suoi abitanti! Ogni mio soggiorno mi regala sempre qualcosa di particolare che non dimentico! Grazie del suo msg. e la invito a seguirmi ancora, ho tanto da raccontare…

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