2^ parte
Il nuovo giorno dell’Avvento ci attende a Monaco ma l’intensa nevicata del giorno precedente e le previsioni che danno ancora neve in tutta la zona mi spingono a scegliere il treno anche se a me poco congeniale, a causa soprattutto della probabilissima presenza di ghiaccio viste le bassissime temperature (ieri sera -8). La disponibilità bavarese si materializza in stazione quando recatomi per vedere prezzi e orari trovo invece un disponibilissimo macchinista che sceso dal treno, in partenza, mi porta davanti alla biglietteria automatica (la stazione è chiusa), simulando per me tutti i passaggi per l’acquisto dei biglietti, anzi del biglietto! Il “Bayern-ticket” ci permette di arrivare a Monaco (ma potrei andare ovunque fino alle tre di notte), usufruendo anche dei trasporti pubblici della capitale bavarese, per la spesa di Eur. 31,00 per 2 persone! Il “regio-treno” ha uno schermo posto all’ingresso di ogni carrozza che indica gli orari “dichiarati” edi “effettivi” di arrivo in ogni singola stazione, coadiuvato all’interno della vettura da un pannello luminoso scorrevole che indica la prossima fermata, la temperatura esterna ed altre informazioni, a cui si aggiunge lo speaker che menziona, inoltre, il lato di discesa di ogni stazione. Vi sono inoltre alcuni posti che spiccano per i sgargianti colori e per le varie raffigurazioni che formano il “Kinderspielecke” , ovverosia l’Angolo dei bambini! Cosa altro aggiungere? Lasciata Murnau la neve man mano scompare e la capitale bavarese si presenta a noi in una tipica fredda giornata, secca, ma senza neve!
Il consueto tour che parte questa volta dalla Hauptbahnhof addobbata a festa ci porta a Stachus la cui piazza, come ogni anno, è sede di una ampia pista di pattinaggio letteralmente invasa da grandi e piccini e dall’imprescindibile stand gastronomico dove gustosi wurst di ogni dimensione la fanno da padrone e il cui aroma si sparge per tutta la piazza. Da Stachus a Marienplatz è tutto un brulicare di stand gastronomici e non che aprono il “Münchner Chrstkindlmarkt”, che trova in Marienplatz il massimo splendore. Ma prima non possiamo non fermarci in prossimità della chiesa di San Michele (St. Michael kirche) per curiosare tra le bancarelle poste all’interno del famoso “Kripperlmarkt”, il Museo dei presepi e sostare dinanzi alla vetrina di Kaufhof che ogni anno, in questo periodo, tiene incollati innumerevoli bimbi (e adulti), grazie ad una scenografia stupefacente con decine e decine di orsacchiotti in perenne movimento. Il tour prosegue nel cortile della Residenz ricco di casette natalizie ed è qui che, come consuetudine, soddisfiamo…il palato con degli ottimi “wurst” e bollente Glühuwein. Merita anche una visita il Mercatino di Natale alla Chinescischer Turm: anche qui si diffondono nell’aria melodie natalizie e approfitto di un momento di pausa per assaggiare il delizioso “Stollen”, dolce a cui non rinuncio! La serata la trascorriamo in un locale (gremitissimo) del centro nei pressi del Viktualienmarkt insieme al carissimo amico Michele Nussbaumer; ricordare tutti i viaggi compiuti insieme fa si che il tempo scivoli via senza neanche accorgerci e gli affettuosi saluti tra noi tre sanciscono il rientro in hotel.
E’ già domenica giorno della partenza, sancita dagli affettuosi scambi di auguri con la gentile e conosciuta proprietaria. Fuori domina il bianco della candida neve caduta fino a notte, ma non sulle strade, percorribili senza alcun problema. Pochi chilometri per arrivare a Garmisch che ospita in Richard Strauss Platz (dove è ubicato il Tourist Office) il “Christkindlmarkt”, il “Mercatino natalizio”. Il perentorio “no” di mia moglie riguardo al consumo di birra, Glühwein e simili, non si applica alla famosissima pasticceria “Kronner”, sosta piacevole e imperdibile ogni qualvolta siamo a Garmisch. Come per lo “Stollen”, non rinuncio ad una fetta di deliziosa “SchwarzwälderKirschtorte”, divorata ancor prima che mia moglie assapori il suo “Stuck”, pezzo, di “Sachertorte”. Una breve passeggiata nelle vie del centro (con i negozi chiusi come per tutte le domeniche) chiude la visita della località alpina. I 100 chilometri che ci separano dal “Brennerpass” sono compiuti in meno di novanta minuti e poco prima delle ore 14 oltrepassiamo l’innevato confine. L’arrivo è previsto dopo circa 3 ore e mezzo, ma ancor prima di Bolzano distante circa 30 chilometri, leggiamo di “Rallentamenti”, mentre comincia a nevicare copiosamente: il resto è stato già raccontato! Ma come detto, questa mia passione bavarese stempera anche un viaggio veramente difficile.