La Baviera

La città di Höchstadt a. d. Donau

La città di Höchstadt and der Donau ha antiche origini come è citato in alcuni documenti risalenti al 1081 che narrano della prima battaglia vicino alla città, laddove i sostenitori dell’anti re Hermann von Salm sconfissero i fedeli del re Heinrich IV.

Höchstadt, Rathaus

Negli anni che precedono il 1220 l’imperatore Friedrich II conferì ad Höchstadt lo satus di “città” e nel 1268 la città entra a far parte del ducato di Baviera.

Successivamente, nel 1505, la città passa sotto il Principato del Palatino-Nueburg (Fürstentum Pfalz-Neuburg) e nel 1632 la duchessa Anna (Herzogin Anna) muore nel castello.

Data importantissima nella storia della città è il 1704 che segna la battaglia di Höchstadt, decisiva per il corso della guerra di successione spagnola.

Cuore della città è Marktplatz (piazza del Mercato) incorniciata dalla chiesa parrocchiale (Pfarrkirche) dal vecchio Municipio (Ehemaligen Rathaus) oggi Museo di storia locale (Heimatmuseum) e biblioteca (Bucherei) e da interessanti palazzi dalle variopinte facciate.

Höchstadt, chiesa parrocchiale (attualmente in fase di restauro)

L’edificio religioso tardogotico (Kath Stadtpfarrkirche Maria Himmelfahrt) a tre navate fu realizzato presumibilmente tra il 1442 e il 1523 a cui si aggiunge successivamente la torre ottagonale che si eleva per 65 metri. L’interno custodisce diversi elementi interessanti come gli affreschi tardo-gotici del soffitto del presbiterio dove si trova lo stemma cittadino, l’altare maggiore barocco della fine del 1600 e il pulpito datato 1681.

Al numero civico 5 (oggi Sparkasse) si trova il grande edificio riedificato negli anni ’70 basandosi sul precedente edificio risalente alla seconda metà del XVI secolo; ai suoi lati, al numero 4 l’edificio a tre piani risalente alla metà del 17^ secolo e al numero civico 6 l’edificio con caratteristiche uguali al precedente edificio.

Höchstadt, Marktplatz

Di fronte (numero civico 7) si trova l’ex Municipio, edificio oggi adibito a Museo locale e biblioteca. Costruito nel 1863 in stile neogotico su un preesistente edificio ospita dal 1986 la biblioteca comunale e il museo locale (merita di essere citato il diorama che raffigura la storica battaglia del 13 agosto 1704 con ben 9 mila soldati, di stagno, dipinti a mano!)

Höchstadt, Marktplatz

Una passeggiata tra le curate vie cittadine precede la visita del castello, simbolo cittadino!

Il castello di Höchstadt, simbolo della città bavarese è uno dei monumenti che risalgono all’ex Principato di Pfalz-Neuburg.

Höchstadt, Castello

Esso fu costruito per il matrimonio del conte Palatino Philipp Ludwig v. Neuburg con Anna von Jülich-Kleve-Berg, figlia del duca, nel 1574.

A cavallo del 1500 e del 1600 fu eretto un nuovo edificio secondo i dettami tardo rinascimentali arricchito dalla torre gotica del castello precedente, da un gruppo di maestranze dei Grigioni.

Disposto su tre piani con quattro torri rotonde a chiuderlo, cortile e una cappella per le funzioni religiose fu la dimora della duchessa la quale visse quale vedova dal 1615 al 1632 e successivamente il castello fu adibito ad altri scopi che hanno permesso di conservare buona parte del suo aspetto originario. Adibito anche a casa di riposo la nuova veste di location per scopi culturali ha avuto inizio ne 1979.

Il castello custodisce il Museo della Maiolica tedesca che ripercorre con quasi mille oggetti ben custoditi e sapientemente descritti la storia e la tecnologia della maiolica tedesca nei secoli XVII e XVIII, elemento di rilevante importanza per la vita e la cultura dell’epoca.

La moltitudine degli oggetti presenti ricchi di colore e diversi uno dall’altro per forme, usi e dimensioni, richiamano sicuramente l’attenzione e i numerosi utili pannelli informativi insieme alle “didascalie” presenti per ogni oggetto lo rendono ancor più interessante.

E’ ubicata al secondo piano la sezione del castello che ripercorre la storica battaglia del 1704 che catalizza il mio interesse, avendo appreso diverse nozioni in merito a questo sanguinoso epilogo nella guerra di successione spagnola.

La storia narra che il re Carlo II, ultimo asburgico sul trono di Spagna, nominò il figlio dell’elettore bavarese Max Emanuel II, Joseph Ferdinand di 6 anni, quale erede del suo impero, il primo nella linea di successione grazie alla linea materna essendo l’arciduchessa Maria Antonia unica figlia del primo matrimonio dell’imperatore Leopoldo con l’infanta Margherita Teresa sorella di Carlo II, sapendo che il dominio della dinastia bavarese sulla Spagna non avrebbe arrecato alcun disturbo agli equilibri di potere in Europa. Nel febbraio del 1699 l’erede designato morì improvvisamente per cui il re nominò quale erede il duca Filippo D’Angiò della dinastia dei Borboni, nipote del re Luigi XIV di Francia. Ma anche l’imperatore Leopoldo I d’Austria d’Asburgo avanzò pretese al trono per suo figlio Carlo, con il reale bavarese di casa Wittelsbach pronto ad appoggiare la causa francese. Da qui prese il via il conflitto per l’eredità della Spagna con l’Austria degli Asburgo intenzionata a divenire una grande potenza . La battaglia del 13 agosto 1704, il primo conflitto tra potenze europee, è passata alla storia come la battaglia decisiva per le sorti della successione spagnola, della Germania e dell’intera Europa. Come disse Winston Churchill “Blenheim ha cambiato l’asse politico del mondo!”

Le forze ostili si affrontarono tra i vicini paesi di Blindheim e Lutzigen, già campo di battaglia nel 1703. Da una parte c’erano 52 mila soldati composti da truppe austriache, inglesi, olandesi guidate dal principe Eugenio di Savoia e Johann Churchill duca di Marlbourgh insieme a contingenti danesi e di altri territori imperiali.

Le truppe bavaresi sotto l’elettore Max Emanuel e le truppe francesi sotto il comando del Maresciallo Tallard contavano su un totale di 56 mila uomini (inclusi mercenari svizzeri e irlandesi). La battaglia vera e propria ebbe inizio alle 12.30 con l’attacco inglese a Blindheim, quello olandese a Oberluheim e il principe Eugenio a Lutzingen, attacchi che furono respinti dalla linea difensiva francese. Nel pomeriggio la cavalleria guidata dal duca di Marlbourgh grazie a manovre ingannevoli e rischiose sfondò le linee francesi sconfiggendo i, suo esercito e decretando la fine della battaglia. Intorno alle ore 18 l’intera linea difensiva tra Blindheim e Lutzingen era crollata, l’elettore bavarese si era ritirato con la conseguente sconfitta dell’esercito franco bavarese.

La battaglia che aveva avuto inizio nella tarda mattinata era terminata nella serata dello stesso giorno con la resa francese a Blindheim (in inglese Blenheim). Le truppe austro-anglo-olandesi persero 12 mila uomini (tra morti e feriti) e l’alleanza franco-bavarese perse 14 mila uomini (tra morti e feriti) e 13 mila soldati furono fatti prigionieri.

Questa battaglia fu di gran lunga la battaglia più sanguinosa che fosse mai stata combattuta sul suolo bavarese. Più di un terzo dei 25 mila soldati morti e feriti persero la vita sul campo di battaglia. Un enorme massacro la cui immane sofferenza non coinvolse solo le truppe ma tutta la popolazione civile, sofferenza che non può essere riportata con semplici numeri.

Le operazioni di sgombero durarono diverse settimane e furono eseguite per la maggior parte dalla popolazione dei villaggi vicini che lavorarono sul campo di battaglia in condizioni disumane, tra cadaveri di uomini e cavalli, sepolti, poi, in fosse comuni o gettati nel Danubio laddove molti soldati francesi erano annegati nel tentativo di fuggire. Il soccorso all’epoca era organizzato in modo assai rudimentale e i metodi di cura ben lontani dalle basilari tecniche mediche, con braccia e gambe colpite o frantumate dai proiettili che venivano amputate per prevenire la cancrena e senza alcuna anestesia.

Anche i grandissimo numero di prigionieri rappresentò un problema con circa 12 mila soldati la cui maggior parte fu scambiata con prigionieri dell’altro schieramento.

L’esito della guerra favorì l’ascesa della Gran Bretagna a potenza mondiale e portò alla Baviera un periodo di oppressione sotto l’occupazione austriaca costringendo l’elettore Max Emanuel a rifugiarsi in esilio. Il bagno di sangue della guerra di successione spagnola fece scattare il desiderio di risolvere i conflitti tra le nazioni attraverso procedure fondate sul comune accordo tra le parti.

L’interessante mostra racconta nei dettagli gli eventi di questa battaglia, analizza l’organizzazione degli eserciti nel diciottesimo secolo, la tecnologia dell’epoca riguardante l’apparato bellico-militare, gli aspetti delle truppe in campo insieme alla drammatica situazione delle popolazioni nei luoghi della battaglia. Armi, cannoni, uniformi, rappresentazioni a grandezza naturale di soldati, pannelli informativi (in tedesco e in inglese), didascalie per ogni oggetto esposto, preziosi diorami, quadri e documenti e altro ancora, arricchiscono questa sezione e raccontano questa importante pagina di storia di tre secoli addietro!

Informazioni utili

La citta di Höchstadt and der Donau conta circa 8 mila abitanti e fa parte del distretto di Dillingen (cui dista meno di 10 chilometri), nella regione della Svevia bavarese (Bayerische Sweden). Dista circa 40 chilometri da Augusta, circa 70 da Ingolstadt e poco più di 100 chilometri dalla capitale bavarese raggiungibile tramite la “B2” (Romantische str.) e la “A8” da Augusta. Il castello si trova in Herzogin-Anna-Straße 52 (appena si entra in città provenendo da Augsburg). E’ aperto da aprile a ottobre dalle 09.00 alle 18.00, chiuso il lunedì e dal mese di ottobre fino a marzo. Prezzo di ingresso € 5,00 (ridotto € 4,00; ingresso gratuito fino a 18 anni).

Ringraziamenti

Si ringrazia il personale della città di Höchstadt per la collaborazione fornita durante la visita.

Potrebbe piacerti...

2 commenti

  1. carlo leonori dice:

    Complimenti,per il Suo amore per la Baviera,la sente nel cuore! Un pò anche io,per una ragione diversa!Sono unito in matrimonio da 40 anni,con una bavarese di Bamberg (ovvero franconia).Viviamo a Terni Stroncone in Umbria. Mi scusi,ma posso avere il piacere di sentirla! Ringraziamenti e cordiali saluti, Pace e Bene Carlo e Gertrud

    1. Buongiorno Sig. Leonori, grazie per il suo prezioso messaggio e mi scuso per il ritardo nel rispondere…causa molteplici impegni…a tema Baviera!
      Amo la Baviera fin dal mio primo soggiorno e conosco molto bene Bamberg (conosciuta anche dal sovrano bavarese Ludwig II durante la guerra delle Sette Settimane e a cui ho dedicato un capitolo …).
      Se ha piacere la contatterò io nei prossimi giorni!
      Bis bald!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *