Wasserburg posta su una penisola quasi completamente circondata dal fiume Inn vanta una posizione alquanto inusuale.
Storica città bavarese dell’Alta Baviera (Oberbayern) di cui si ha menzione già dall’XI secolo diviene un importante centro commerciale grazie alla sua favorevole posizione alla confluenza tra due importanti direttrici, una stradale e l’altra fluviale. Il commercio del sale diviene una importante fonte di ricchezza e si sviluppa fino al XIX secolo.
Divenuta “proprietà” della casata dei Wittelsbach nel XIII secolo acquisisce i primi diritti come città, sviluppando, nei secoli succesivi, la sua vena commerciale. Oggi è una città economicamente importante che si è conservata quasi completamente e che vanta importanti testimonianze legate al suo fiorente passato.
Il “Rote Brücke” (anticamente in legno e distrutto più volte) eretto nella parte più stretta del fiume immette nella città e regala una magnifica veduta d’insieme che evidenzia la maestosità del fiume e la particolare conformazione nel nucleo urbano. La porta d’accesso chiamata “Brucktor“, menzionata già nel 1338, reca sulla facciata che guarda il fiume un grande affresco che raffigura due cavalieri armati con i vessilli della Baviera e della città di Wasserburge e su di essi Giove su di un’aquila con bastone, fulmine e scettro.
Il centro storico ricco di antichi variopinti edifici, balconi e vicoli caratterizzano la città. Marienplatz (nelle immediate vicinanze della porta d’accesso) ospita diverse costruzioni ricche di storia e fascino. Il Municipio (Rathaus) della città costruito nel periodo dal 1457 al 1459 vanta una struttura in stile tardo-gotico e colpisce per la particolare facciata con frontone a gradini abbellita da diversi affreschi. Nell’atrio del Municipio anticamente si trovava il mercato del grano e al primo piano si possono ammirare alcuni dipinti del XVI secolo.
La mia attenzione è tutta per il grande quadro ad olio posto in alto rispetto al piano terra, ben visibile salendo con l’ascensore. Esso raffigura Re Ludwig II con tanto di corona reale al suo fianco, la stessa impreziosisce la dorata cornice.
Adiacente all’ingresso del Rathaus molto bella è la statua della Beata Vergine Maria, mentre di fronte si può ammirare la facciata della “Kernhaus” realizzata (unendo due edifici) presumibilmente nel 1740, opera del valido stuccatore Johann Baptist Zimmermann. Essa è considerata una delle più belle facciate rococò della Germania del sud, con 18 finestre e 7 affreschi nella parte superiore.
A fianco dell’abitazione del primo cittadino si erge la “Frauenkirche“, il luogo religioso più antico della città, citata per la prima volta nel 1324. In stile gotico seguì i dettami del rococò a partire dal 1750. L’interno a tre navate si presenta ricco di opere con la volta completamente dipinta; l’altare maggiore presenta una statua in stile gotico risalente al 1420 di elevato valore: essa raffigura la SS. Madonna con il Bambin Gesù sorretta da due cherubini e sopra la scritta “S. Maria protectio nostra ora pro nobis”. Gli altari laterali risalgono al 1700 e dello stesso periodo è il bianco pulpito visibile alla sinistra della navata centrale.
Adiacente alla chiesa si trova la torre (“Stadtturm“) eretta intorno al 1300 che fu un tempo torre di avvistamento. Lascio Marienplatz e proseguo per Schmidzeile per fermarmi dinanzi alla “Altes und Neues Mauthaus”, la vecchia e nuova casa del pedaggio visto che il ponte sull’Inn offriva lauti guadagni per il passaggio delle merci. Continuo percorrendo Auf der Burg per giungere alla vecchia fortezza anticamente chiamata “Wazzerburch” e trasformata dal Duca Guglielmo IV a metà del XVI secolo nel castello ducale visibile oggi. Visitabile in parte è sede di una casa di riposo.
Prendo Burgweg per arrivare nell’ampia Lederzeile ricca di negozi ed edifici dalle variopinte facciate fino alla “Roter Turm“, la Torre rossa. Essa è insieme alla Torre del Ponte l’ultima torre esistente delle fortificazioni cittadine di una volta.
Ritorno verso il Rathaus percorrendo Hofstatt e Salzsenderzeile e mi fermo in Herrengasse davanti alla facciata dal tenue color rosa dello “Stadt Museum“. Fondato nel 1888 e rinnovato più volte ha sede dal 1938 in una antica abitazione risalente al XV secolo. Innumerevoli sono gli oggetti conservati nel piano terra e nei tre piani superiori; dall’arte sacra ai tradizionali abiti, dagli strumenti musicali alla medicina, dal settore dei trasporti su strada e su acqua agli oggetti militari.
Non dista molto Kirchhofplatz dove si trova la chiesa parrocchiale dall’aspetto possente di San Giacomo (“Pfarrkirche St. Jakob”) distrutta da un grande incendio nel 1339 e in seguito ricostruita. L’interno della chiesa, rinnovato in diversi periodi, si presenta in stile neogotico e merita attenzione il pulpito in stile barocco presente sulla sinistra riccamente elaborato. All’esterno si può vedere una interessante raffigurazione che rappresenta il cosiddetto “albero della vita”. Rimanendo in tema in Max- Emanuel-Platz si trova la piccola cappella dedicata al Duca Max Emanuel II. Distrutta da una piena fu ricostruita nel 1862 e spicca per il giallo della sua facciata.
Concludo la visita della città percorrendo interamente Otto-Geigenberger-Weg, la via che costeggia il fiume e si dipana dal ponte all’ingresso della città. Il percorso a pochi metri dalla riva dell’Inn è disseminato da 30 sculture e la neve ancora presente, complice i raggi solari, lo rende ancor più suggestivo.
Informazioni utili
Wasserburg am Inn è un comune bavarese che conta oggi circa 13 mila abitanti, nel comprensorio di Rosenheim. Adagiata sulle rive dell’Inn è attraversata dalla “B304” (Bundesstrasse 304, München-Salzburg), 50 chilometri ad est della capitale bavarese e 25 chilometri a nord di Rosenheim. L’opera dedicata a Re Ludwig II si trova nell’atrio (in alto) del Rathaus (Municipio) ed è visibile durante i normali orari di apertura. L’Ufficio del Turismo (“Gäste Infortmation“) ben curato e con personale preparato si trova in Marienplatz 2, distante pochi metri dal Municipio.
Wasserburg, febbraio 2015