I legami che uniscono la regione bavarese all’Italia sono innumerevoli e in molteplici ambiti e risalgono anche a secoli addietro.
Basti pensare al matrimonio della principessa di Savoia Enrichetta Adelaide divenuta Elettrice di Baviera in seguito al matrimonio avvenuto a Monaco di Baviera con Ferdinando Maria della casata dei Wittelsbach e figura di rilievo legata alla costruzione del castello di Nymphenburg e della Theatinerkirche, prestigiose opere edilizie che impreziosiscono il profilo della capitale bavarese.
Tempo addietro avevo avuto notizia di una certa leggenda che narrava di un prelato o nobile di Augusta presumibilmente appartenente alla famiglia dei Fugger insieme a un comune italiano e a un particolare vino, la “Leggenda del vino Est, Est, Est”. Inutile aggiungere che questa leggenda andava approfondita e poco tempo dopo mi recai a Montefiascone, il comune su cui è imperniata questa leggenda.
Essa narra che nel lontano 1111 Johannes Defuk (o Deuc) nobile barone o forse più correttamente prelato venne in Italia al seguito di Enrico V che si recava a Roma per essere incoronato Imperatore da papa Pasquale II.
Il personaggio discendente da una nobile famiglia era un cultore del buon vino e aveva alle sue dipendenze un fedele servitore che, durante il lungo viaggio per raggiungere Roma, aveva il compito, precedendolo, di assaggiare nelle diverse cantine incontrate lungo il percorso i vini locali e di scrivere la parola latina “Est” (ovverosia c’è) laddove avesse assaggiato del buon vino.
Il viaggio fu “addolcito” dalla visita di numerose cantine in cui il solerte Martino gustava il celebre “nettare degli dei”, riportando in ognuna di esse la parola “Est”.
La leggenda narra che giunto ad Orvieto il nobile trovò su una cantina la scritta “Est Est” e proprio a Montefiascone il fedele servitore assaggiato il vino scrisse “Est Est Est” per ben tre volte a suggellare la pregevole bontà del vino locale.
Arrivato a Montefiascone il nobile Defuk rimase talmente colpito dalla bontà e dalla qualità del vino da prolungare il soggiorno costellato da continue bevute!
Talmente conquistato dalla squisitezza di questo vino da stabilirsi nella città di Montefiascone, sulla via del ritorno, dove morì (forse a causa delle eccessive bevute) nel 1113, dopo aver redatto un prezioso testamento a favore della collettività con il patto che ogni anno, all’anniversario della sua morte, un barilotto di vino fosse versato sopra la sua tomba. L’usanza andò avanti per diversi secoli dinanzi alla sua tomba costruita per volere di Martino nella chiesa di San Flaviano, feretro visibile ancor oggi!
Il servitore fece incidere sulla tomba la seguente incisione “Est, Est, Est Prt Niu est Hic Io Deuc D Meus Mortus Es” ovverosia “A causa del troppo Est Est Est qui si trova Morto Johannes Deuc Mio Signore”
Questa antica leggenda ha fatto conoscere la cittadina di Montefiascone anche oltre confini ed ogni anno il corteo storico rende omaggio a questo illustre personaggio!
In più di una occasione ho raccontato agli amici in Baviera questa leggenda non senza una bottiglia di vino “Est Est Est” assai apprezzato!
Dimenticavo: il vino è veramente buono!
Ringraziamenti
Si ringrazia sentitamente l’Amministrazione Comunale del comune di Montefiascone con particolare citazione per la Sig.ra Pietrangeli del locale Ufficio del Turismo che ha dimostrato pregevole competenza e fattiva collaborazione. Esprimo piena gratitudine al Dott. Breccola Giancarlo storico, scrittore, fotografo e altro ancora, per la disponibilità esternata durante il colloquio telefonico e per la concessione di numero tre (3) foto relative al feretro dell’illustre personaggio (le mie sono andate perse). Ringrazio, altresì, il referente della Cantina di Montefiascone per la collaborazione fornita durante la visita della cantina e per il prezioso “dono”.