Fin da bambino ho sempr avuto la passione per i viaggi e nel contempo descrivere dettagliati appunti di viaggio che custodivo con cura.
Da parecchi anni desideravo compiere un viaggio in Baviera. Diverse interessanti letture mi avevano convinto a compiere questo viaggio, che ogni volta, immancabilmente, subiva un rinvio per le motivazioni più disparate.
L’ultima che ricordo mi era capitata a Rimini, in una delle innumerevoli occasioni che vedeva me e mia moglie ospiti (ahimè, non più residenti!), in una assolata giornata estiva.
Quel sabato, all’ultima battuta, dell’ultima partita di beach volley il fortuito scontro con il partner di squadra mi aveva procurato una forte contusione non guaribile per l’imminente partenza!
Per un lungo periodo, inoltre, il famoso castello di Neuschwanstein, fedelmente riprodotto, che già aveva ammaliato un certo Walt Disney durante un suo viaggio nel 1935, si mostrava maestoso in una vetrina di una nota agenzia di viaggi proprio nel cuore della mia città, Ferrara, acuendo questo mio desiderio. Ed ogni volta mi fermavo, quasi in trance, dinanzi a queste guglie, a queste mura, a questo imponente castello anche se di cartone. Puntualmente mia moglie riportava il mio corpo accanto al suo, ma il mio pensiero era ancora tra quelle guglie.
Queste innumerevoli circostanze mi avevano visibilmente “segnato”, tanto da programmare definitivamente il primo viaggio in terra bavarese.
Ma come è mia abitudine dovevo prima documentarmi per non arrivare in un luogo non conosciuto senza sapere la storia, l’arte, le tradizioni. Oltre un mese di intense letture, ricerche, approfondimenti alla ricerca di notizie, curiosità, aneddoti su questo castello, sul suo costruttore, il Re di Baviera Ludwig II von Wittelsbach, sulla storia di questa regione.
Il capolavoro cinematografico di Visconti del 1973 dal significativo titolo “Ludwig”, visto e rivisto, era stata la classica goccia che fa traboccare il vaso per compiere il primo viaggio in Baviera.
Ma non solo per visitare il celebre castello di Neuschwanstein, bensì la Baviera con le sue tradizioni, la sua cultura, i suoi borghi millenari, la sua cosmopolita capitale e per conoscere la sua gente, cordiale ve lo assicuro!
E’ così il primo viaggio in Baviera nella primavera inoltrata del 2007, unitamente a moglie e figlio, è stato un’autentica folgorazione, un autentico colpo di fulmine, una indomabile infatuazione, ma non per una avvenente bionda bavarese (e ve ne sono tante…), bensì per tutte le bellezze paesaggistiche, artistiche e culturali che mano a mano stavo scoprendo…
Talmente affascinato da scrivere il mio primo libro, “La Baviera di Ludwig, oggi apprezzato anche nella stessa regione bavarese, frutto di circa 4 anni di serio e coscienzioso impegno, di studi, ricerche…
Esso narra i miei innumerevoli viaggi in auto, descrive i luoghi da me visitati, racconta le mie esperienze, illustra splendidi paesaggi, maestosi monumenti e splendidi tesori artistici, espone pagine di storia non conosciute da tutti ma meritevoli di interesse, parla di questa regione così bella e così vicina all’Italia.
Il libro si avvale di una importante prefazione a cura del Dott. Kettelhake, il Direttore dell’Ente nazionale Germanico per il Turismo, la più alta autorità in materia presente in Italia, conosciuto personalmente e rimasto conquistato dalle mie conoscenze.