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Baviera, soggiorno numero 67!

A piedi ne ho fatta tanta di strada e qualche volta, devo ammetterlo, la stanchezza era evidente: basti pensare soltanto al lungo giro nel grazioso parco che circonda il castello che Re Ludwig II vide completato, oppure la salita per raggiungere il “Marienberg” o quella per raggiungere il “Kloster Engelberg” (che non era previsto nel mio dettagliato programma ma che venuto a conoscenza era ovvio che lo avrei visitato di persona).

Perciò i circa 700 chilometri percorsi in auto dell’ultimo giorno di soggiorno (e sono ben sessantasette!!!) per raggiungere casa e partner (forse propensa ad accarezzare l’idea di un partner più “da salotto”) hanno avuto il pregio di cancellare la fatica (visto la mia propensione alla guida), non certo la innegabile soddisfazione di aver rispettato per intero il dettagliato programma. Programma completato grazie anche all’aver trovato, durante l’intero periodo di permanenza nella amata Baviera (con sconfinamento nel vicino Land del B.W.) tempo bello e pioggia assente, rispecchiando le parole del Sig. Stefan del “Ayinger Privat Brauerei”: “Antonio, sei arrivato tu ed è arrivato il bel tempo, dopo giorni di pioggia”.

Ma forse anche questo era stato riportato nel mio programma…

Gli oltre 2.300 chilometri percorsi con la mia MB, quelli compiuti con le mie scarpe (giunte in precarie condizioni e subito oggetto di domande dalla sempre attenta moglie), i pasti meridiani saltati dal primo all’ultimo sono dati, a puro titolo statistico, già dimenticati.

Ciò che conta per me e che rimane indelebile è l’aver conosciuto ancora tanta gente, l’aver “assaporato”, ancora una volta, la proverbiale ospitalità bavarese, l’aver ammirato pregevoli luoghi gioia per occhi e mente, l’aver ricevuto compiacimenti e sentite strette di mano che da anni, anni e anni hanno cancellato l’etichetta di “turista”!!!

Dalle Alpi bavaresi fin quasi al confine con la Turingia transitando per la Algovia (Allgäu-Bayerisch Schwaben), l’Alta Baviera (Oberbayern), la Baviera orientale (Ostbayern) e la Franconia (Franken) fino a lasciare i confini territoriali bavaresi per visitare (con tanto di accredito “Press”) l’interessantissimo “Zeppelin Museum”, sono stati i tratti salienti del mio ultimo soggiorno nella terra di Re Ludwig!

Emozione come fosse la prima volta appena entrato nel Vestibolo del castello preferito dal sovrano bavarese e proseguita durante la visita di tutte le sale impreziosite da un arredo a dir poco stupefacente! Come ogni volta mi sono fermato un attimo dinanzi a uno dei due pavoni a grandezza reale che venivano posizionati all’ingresso per segnalare la presenza del reale bavarese di casa Wittelsbach!

La bella giornata mi ha indotto a una ritemprante passeggiata nel parco dove a tutt’oggi rimane chiusa la “Venus Grotte” e i cui lavori di risanamento proseguiranno ancora per molto tempo.

L’ospitalità bavarese non si è fatta attendere, visto l’invito presso l’abitazione di Margit referente dell’Associazione di cui mi pregio far parte con l’emozione alle stelle ammirando la pregiatissima collezione dedicata a Ludwig II!

Emozione che è diventata sfrenato divertimento durante gli ultimi due giorni dell’Oktoberfest (2 e 3 ottobre scorso) tra una moltitudine di uomini, donne e Maß straboccanti di birra!

Pregevole la chiesa di Pellegrinaggio “Wallfahrtskirche” di Vilgertshofen, movimento nato in seguito a una guarigione miracolosa avvenuta nella metà del 600.

Vilgertshofen, Wallfahrtskirche

Fattiva collaborazione e disponibilità sempre presenti grazie alla Signora Lena del comune di Pfaffenhofen an der Ilm che mi ha accompagnato di persona nella “Sala da Ballo” del Rathaus per ammirare i quattro maestosi dipinti raffiguranti i re bavaresi, Maximilian I, Ludwig I, Maximilian II e Ludwig II.

Questo oltretutto dopo aver già ricevuto dalla stessa referente comunale foto della Sala in questione!

La striscia d’asfalto si incunea nella regione dell’Hallertau famosa nel mondo per la coltivazione del luppolo fino ad arrivare nella storica città di Würzburg a cui ho dedicato una interessante visita non tralasciando la “Residenz” con lo stupendo capolavoro del Tiepolo e la fortezza “Marienberg”, da cui ho goduto di una suggestiva veduta della città.

Würzburg

Miltenberg perla francone adagiata sul Meno mi ha lasciato senza parole: una serie infinita di case a graticcio dai mille colori immortalate in decine e decine di scatti con la mia reflex.

Miltenberg

Da qui la salita presso il “Koster Engelberg” la cui sommità regala un suggestivo panorama!

Meritevole di visita Ansbach con la storica “Residenz” e assai suggestiva Lindau con il possente “Leone bavarese” a guardia del porto.

Ansbacg, Residenz

Lindau è stata l’ultima tappa prima di lasciare (temporaneamente) la Baviera per raggiungere la vicina cittadina di Friedrichshafen anch’essa adagiata sulle rive del grande Bodensee (Lago di Costanza).

Lindau

Essere atteso dal Direttore del “Zeppelin Museum”, essere accompagnato con tanto di validissima spiegazione (in inglese) per oltre un’ora ricevendo perfino il badge “Press” è stato per me motivo di grandissimo onore, testimoniando ancora una volta l’innata cura, il pregevole interesse e la fattiva collaborazione mista a disponibilità verso “qualcuno” appassionato ed interessato alla conoscenza. Questo mi riporta la mente indietro nel tempo di alcuni anni prima della pubblicazione del mio libro e delle risposte “ufficiali” ricevute dalle referenti di due parchi in seguito alle mie richieste, ma questo è una altro discorso!

Ringraziamenti

Ancora una volta sono tante le persone a cui con piacere esterno i miei ringraziamenti. In questo capitolo mi limiterò a un breve elenco rimandando i ringraziamenti “ufficiali” nei prossimi capitoli: Frau Margit, Reichhart, Frau Lena Schwarzli, Herr Jurgen Bleiber, il personale dei Tourist Office di Monaco, Oberammergau, Ansbach, Miltenberg, Würzburg, Lindau, Füssen.

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