Ho visitato la cittadina di Kiefersfelden, lambita dal fiume Inn e posta al confine con l’Austria, per due motivi per me importanti: uno di carattere storico legato al regno di Baviera e l’altro di carattere geografico-naturalistico.
Dopo aver visto la “Ottosäule” e il “Otto König Museum” a Ottobrunn, insieme al Theresien Monument di Bad Aibling, ho completato a Kiefersfelden il trittico dei monumenti legati ad Ottone con la “König Otto Kapelle”, che divenne primo re di Grecia grazie al padre, Ludwig I secondo re di Baviera, fautore dell’arte ellenica.
La “König Otto Kapelle” è una chiesa in stile neogotico eretta nel 1833 dal re bavarese Ludwig I e consacrata tre anni dopo in onore di suo figlio Ottone (1815-1867) che lasciò la Baviera ancora diciasettenne per divenire re di Grecia (1832). La chiesa in stile neogotico ha un sobrio interno dove spicca il trittico di opere relative all’altare maggiore che comprendono Sant’Otto insieme ai santi Luigi e Teresa d’Avila legati ai genitori. Posizionata ai piedi del monte Thierberg si trova su una grande cripta e una rampa di scale porta all’ingresso.
Un breve giro della cittadina immersa nel verde (e attraversata dalle azzurre acque del Kieferbach) anticipa il secondo motivo della mia visita: l’escursione per ammirare la ruota idraulica più grande della regione bavarese.
Essa è ubicata tra la rigogliosa natura circostante poco fuori il nucleo urbano posta agli inizi di un suggestivo percorso escursionistico che porta alla gola formata dal piccolo Gießenbach, la “Gießenbachklamm”.
A poca distante dalla gigantesca ruota si trova l’antica centrale idroelettrica.
L’antica centrale fu costruita nel 1910, primo importante “modello” di opera municipale della Baviera. Sistema che ancor oggi fornisce elettricità a circa 300 famiglie della cittadina bavarese. Il costante lento girare della ruota induce a un momento di sereno relax e nel periodo estivo l’illuminazione ivi presente rende il luogo assai suggestivo.
E’ assolutamente da compiere l’escursione per ammirare la Gießenbachklamm, percorso che si dipana tra le tante tonalità di verde tutt’intorno regalando uno scenario assai bello, dove l’attore principale è la rigogliosa natura.
Il primo tratto si presenta pianeggiante e la tranquillità del luogo è accompagnata dal tenue piacevole scorrere dell’acqua che corre di fianco.
L’anticamera della gola è data da duecento ripidi scalini che sicuramente richiedono costanza ed attenzione ma la fatica accumulata compiendo questo breve tratto è ampiamente compensata dalla visione che si presenta dinanzi agli occhi una volta arrivati a cospetto della gola.
Lo spettacolare sentiero, percorribile in tutta sicurezza, si incunea tra rocce a strapiombo e piccole gallerie mentre 60 metri più in basso il fiume disegna un percorso dalle mille curve e colora di azzurro il rigoglioso verde circostante.
Di tanto in tanto dalle ripide pareti qualche goccia d’acqua bagna i vestiti e qua e la i raggi solari accarezzano il mio viso.
Gli onnipresenti gialli cartelli riportanti utili indicazioni sempre presenti ed efficaci anche a livello mentale, indicano anche la presenza nell’area di un Biergarten-Restaurant e nel contempo utili pannelli raccontano nei minimi particolari cosa si ammira lungo il percorso.
E’ il caso della “Wasserschloss” poco distante della centrale. Questa struttura in legno nasconde però una interessante opera di ingegneria e contribuisce in maniera sostanziale, grazie alla presenza di una grande vasca di contenimento, al trasporto dell’acqua verso la vicina centrale.
Proseguo ed attraverso la gola grazie a un ponte di ferro chiamato “Sachs-Steg” dal nome dell’industriale tedesco reso celebre dall’aver inventato il mozzo a ruota libera della bicicletta prima di arrivare a un piccolo laghetto grazie a una diga che ha lo scopo di regolare l’immissione dell’acqua a beneficio della centrale.
L’aria sopraffina, il luogo, le energie consumate inducono a una sosta rigenerante per mente e corpo presso lo “Schopperalm” che per me equivale a una manciata di minuti…
Il rientro è più veloce del solito a causa di una breve ma intensa pioggia (dovendo salvaguardare la mia reflex)…
…anzi l’ultimo tratto prima di raggiungere la mia auto lo faccio di corsa per non essere da meno!
Informazioni utili
Kiefersfelden è un comune bavarese con una popolazione di circa 8 mila abitanti appartente al distretto di Rosenheim, cui dista circa 30 chilometri. Lambito dalla “A93” si trova al confine con l’Austria. Dista 100 chilometri (percorso interamente autostradale) dal confine Austria-Italia (Brennero), circa 90 chilometri dalla capitale bavarese e circa 60 chilometri dal Chiemsee, entrambe raggiungibili via autostrada. La “Konig Otto kapelle”, attualmente chiusa, si trova sulla strada principale di Kiefersfelden in Pfarrer-Gierl-Weg 8, proprio adiacente al confine austriaco. Per raggiungere la Gießenbachklamm si deve percorrere Thierseestraße che costeggia il Klausenbach, fino ad arrivare a un comodo parcheggio (per auto e camper) ubicato nelle immediate vicinanze della ruota idraulica. Da qui inizia l’escursione per la gola scavata dal fiume Gießenbach, escursione facile adatta a tutti come anche il percorso tra le rocce che si effettua in totale sicurezza.
Ringraziamenti
Si ringrazia il personale del “Kaiser-Reich Information Kiefersfelden” in Rathausplatz, 5 per la collaborazione fornita durante la visita della cittadina bavarese.