Franconia I miei viaggi

Marktbreit, la città natale del Dott. Alois Alzheimer

Marktbreit è una pittoresca cittadina adagiata sul fiume Meno, la cui storia è visibile tra i suoi antichi palazzi. Il curato nucleo urbano è “protetto” da dieci torri tra cui la Weißes Turm e 4 porte tra cui la Maintor (foto seguente per gentile concessione del Tourist Info) e presenta scorci pittoreschi.

Tra la Schwarzerturm e la Maintor – nelle immediate vicinanze del Tourist Info – si trova il Municipio (Rathaus) eretto nel 1579 (foto due per gentile concessione del Tourist Info). In stile rinascimentale il Municipio la cui facciata principale si trova nella stretta Marktstraße forma un unico blocco con la Maintor (Porta principale). Esternamente si può vedere la statua di san Giorgio e lo stemma della famiglia v. Seinsheim, proprietaria terriera.

Merita un momento di pausa l’Hotel “Löwen” la cui ornamentale facciata a graticcio merita senz’altro una foto. Questa “locanda” menzionata per la prima volta nel XV secolo – si trova scritto – è la seconda più antica della Baviera. Poco più avanti in Schlossplatz si trova il Castello di Seinsheim costruito nel 1580 e restaurato di recente dove oggi trova dimora la biblioteca comunale.

Attraversando tutto il pittoresco nucleo urbano si arriva dinanzi alla chiesa cattolica di San Ludovico (Katholische Stadtkirche St. Ludwig).

La chiesa (foto seguente per gentile concessione del Tourist Info) fu costruita tra il 1846 e il 1849 grazie al sostegno di Ludwig I Re di Baviera. L’interno ad unica navata pur se semplice presente diverse opere di rilievo, come l’affresco dell’altare maggiore che raffigura la Crocifissione.

Giorni prima della mia partenza per la terra di Re Ludwig avevo casualmente letto di questa cittadina e del fatto che fosse il luogo che ha dato i natali a un illustre medico, la cui malattia purtroppo è oggi una terribile piaga sociale. Solo una manciata di minuti sono intercorsi prima dell’invio di una mia e.mail con tanto di referenze al Tourist Info di Marktbreith, circa la mia volontà di poter visitare “privatamente”, in occasione della mia sosta nella cittadina francone, la Casa-Museo dell’eminente medico bavarese Dott. Alois Alzheimer!

Oltre il 99% dei casi di Alzheimer si manifesta dopo i 65 anni e non ha ancora una chiara causa genetica e meno dell’1% soffre di una rara forma ereditaria della malattia che si manifesta prima dei 60 anni e di cui sono stati identificati diversi geni di questa forma della malattia.

Nel 1995 la società “Lilly” (azienda fondata nel 1876 dal colonnello Ely Lilly in America impegnata nel trattamento di persone affette da disturbi psichiatrici e neurologici tra cui appunto l’Alzheimer e presente anche in Germania) ha acquistato la casa natale del dottore rendendola disponibile per visite guidate convegni ed eventi, per ricordare ed onorare la vita dell’eminente dottore e i suoi contributi alla medicina.

L’eminente Alois Alzheimer nacque in Marktbreith il 14 giungo del 1864 figlio di un notaio reale bavarese e della sua seconda moglie Theresia, al numero civico 15a, oggi Ochsenfurther straße, a meno di 300 metri da Schloss Platz e dal Municipio.

Alois Alzheimer visse a Markbreit fino all’età di dieci anni prima di essere inviato ad Aschaffenburg (1874) per proseguire i suoi studi presso il liceo umanistico cattolico. Successivamente, su richiesta del padre, proseguì gli studi di medicina a Berlino per trasferirsi pochi mesi dopo a Tubinga (Tübingen, nel Land del Baden Württemberg, non distante da Stoccarda) e Würzburg. Qui all’età di 23 anni iniziò la tesi di dottorato presso l’istituto di Anatomia, completata l’anno dopo (1888) dal titolo, “Über die Ohrenschmalzdrüsen”, “Sulle ghiandole ceruminose”.

Dopo la tesi di dottorato Alzheimer ampliò le sue conoscenze sui metodi di esame al microscopio e nello stesso anno (1888) assunse l’incarico di assistente medico presso “l’Ospedale Comunale per Pazzi ed Epilettici” di Francoforte. Fu qui che incontrò Auguste Deter la paziente in cui descrisse per la prima volta i sintomi della malattia che in seguito avrebbe portato il suo nome.

Nel 1890 lasciò Francoforte e si trasferì a Monaco passando per Heidelberg (Baden Württemberg) dove entrò a far parte della “Clinica Psichiatrica Reale” sotto la direzione del celebre psichiatra tedesco Emil Kraepelin.

Grazie all’impegno direzionale del medico bavarese il nucleo medico di Monaco divenne un importante centro di ricerca, attirando ricercatori e medici di fama.

Nel 1912 Alois Alzheimer assunse la direzione della Clinica Psichiatrica e Neurologica di Wroclaw in Polonia e il 19 dicembre 1915 morì per una insufficienza renale all’età di soli 51 anni. Riposa nel cimitero di Francoforte sul Meno.

Oggi Alois Alzheimer viene ricordato soprattutto per la malattia che porta il suo nome che riporta al caso della 51enne Auguste Deter ricoverata presso” l’Ospedale Comunale per Pazzi ed Epilettici” di Francoforte nel 1901. Il medico stilò a mano il verbale di ammissione registrando con cura ogni sua osservazione nella cartella clinica.

Anche dopo il suo trasferimento a Monaco Alois Alzheimer continuò a seguire l’evolversi della malattia della paziente e quando lei mori nel 1906 fece inviare il cervello nel centro medico di Monaco per ulteriori esami che evidenziarono, grazie alle sue indagini, una perdita di sostanza cerebrale e alterazioni nei gruppi di cellule che compongono la corteccia cerebrale. Il medico presentò le sue scoperte alla 37^ Assemblea degli Psichiatri che si tenne a Tubinga nel novembre 1906, pubblicate poi l’anno dopo. Lo psichiatra Emil Kraepelin suggerì, in seguito, di chiamare la malattia “Morbo di Alzheimer” (“Alzheimersche Krankheit”, “Alzheimer’s Disease”).

Fino al 1989 si sapeva poco riguardo al luogo di nascita dell’eminente medico. Un evento scientifico in occasione del 125^ anniversario della sua nascita fu il motivo per adornare la sua casa natale con una targa commemorativa. Nel 1995 la società “Lilly” (azienda fondata nel 1876 dal colonnello Ely Lilly in America impegnata nel trattamento di persone affette da disturbi psichiatrici e neurologici tra cui appunto l’Alzheimer e presente anche in Germania con diverse sedi), acquistò la casa, la ristrutturò e la trasformo in un museo e centro congressi rendendola disponibile per visite guidate, convegni ed eventi, per ricordare ed onorare la vita dell’eminente dottore e il suo contributo alla scienza medica.

Il Museo ubicato nella casa che fu del dottor Alzheimer si trova al piano terra e continua con alcuni oggetti e con la sala conferenza al piano superiore.

Uno dei pezzi più importanti della collezione di oggetti, documenti, libri e fotografie custoditi con cura nella casa-museo è il microscopio originale con alcuni vetrini del cervello della prima paziente, la sig.ra Deter. Altro pezzo pregiato (in copia) della collezione museale è il fascicolo di ammissione redatto dal dottor Alzheimer.

Sono inoltre custoditi tra gli altri oggetti il suo bastone da passeggio, la sua bombetta, documenti e appunti personali.

Importante è il volume (titolo “Psychiatrie”) del Dott. Psichiatra Emila Kraepelin che cita per la prima volta la “Malattia Alzheimer”.

Le pareti sono colme di fotografie riguardanti la sua famiglia e i luoghi dove l’eminente medico studiò.

Sopra si trova la sala conferenze adibita a convegni e incontri incentrati sull’Alzheimer!

Un’ora di visita impreziosita dalla competente spiegazione della sig.ra Zink prima di lasciare la casa del dott. Alois Alzheimer ed essere accompagnato alla mia auto!

Riprendo l’autostrada ma il mio pensiero è ancora a Marktbreit, nell’interessante Museo!

Ogni qual volta ripercorro con la mente questi soggiorni in Baviera (come adesso mentre sto scrivendo) non posso non ricordare e menzionare con elevato piacere, ancora una volta, l’innata cordialità della gente bavarese: ottenere l’apertura della casa dopo soli 20 minuti dal mio arrivo (anticipato solo da una mia email inviata un giorno prima della mia partenza per la Baviera dove era riportata presumibilmente la data del mio arrivo), essere accompagnato in auto, ottenere l’apertura della celebre casa-museo ed essere guidato con tanto di preziosa e dettagliata spiegazione durante la visita è l’esempio più lampante e bello di questa spiccata cordialità propria della gente bavarese!

Informazioni Utili

Marktbreit cittadina francone con circa 4 mila abitanti fa parte del circondario di Kitzingen. Affacciata sul fiume Meno (da cui il nome, Marktbreit am Main) è ubicata lungo la “A7” (Göttingen-Kassel-Fulda-Würzburg-Memmingen-Füssen; uscita n. 104) ed è raggiungibile anche per via fluviale. Si trova tra Würzburg, (circa 20 chilometri) e Rothenburg (30 chilometri circa). La capitale bavarese è raggiungibile dopo aver percorso circa 260 chilometri (percorso consigliato: “B8” Kitzingen-Fürth, indi “A9” Norimberga-Ingolstadt-Monaco). Norimberga è a circa 100 chilometri (tramite la “B8”). La “Casa-Museo” del Dott. Alzheimer può essere visitata con un tour guidato previo richiesta preventiva al Tourist Info (Mainstraße, 6, aperto da aprile ad ottobre da martedì a venerdì dalle 09 alle 17, il sabato dalle 09 alle 14 e da novembre a marzo, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 14; tourist-info@marktbreith.de).

Ringraziamenti

Essere accolto con grande disponibilità dal Sig. Schlegelmilch Volker (Herr Schlegelmilch) referente del Tourist Info di Marktbreit, ufficio molto ben curato e ricco di brochure, che si è prodigato nell’organizzare la visita della celebre casa (pur se chiusa), merita la mia totale riconoscenza.

Così come totale riconoscenza rivolgo alla gentilissima Signora Zink Ulrike (Frau Zink) referente del “Museo “Alzheimer” che mi ha portato (in auto, vista la pioggia di quel giorno 26 luglio scorso) presso il luogo con tanto di apertura “straordinaria”, guidandomi nella visita museale con tanto di dettagliata spiegazione oggetto per oggetto merita i miei più sentiti, sinceri, preziosi, ringraziamenti. Sinceri ringraziamenti vanno inoltre alla Società farmaceutica “Lilly” (Bad Homburg, Francoforte) per l’interessante opuscolo “Das Geburthshaus von Alois Alzheimer”, fonte di importanti informazioni.

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