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“Mytos Bayern, Il Mito della Baviera”, la mostra regionale bavarese.

L’Abbazia di Ettal con la sua basilica in stile barocco è la preziosa “location” che ha ospitato per oltre sei mesi la Mostra Regionale “Mytos Bayern – Wald, Gebirg und Konigstraum”,Il Mito della Baviera – Boschi, Monti e i sogni di un Re”, esposizione legata alla serie di eventi che l’Amministrazione bavarese ha organizzato in occasione del prestigioso anniversario dei 100 anni dello “Stato libero della Baviera” e del bicentenario della costituzione bavarese.

Abbazia di Ettal, location della Mostra Regionale Bavarese

Incorniciata da uno splendido panorama naturale composto da montagne, boschi e dimore reali, il luogo religioso è stato il prezioso “partner” per narrare il “Mito Baviera“, che si sviluppa proprio dall’unione di due imprescindibili “elementi”: il paesaggio e il Re Ludwig II. 
La mostra racconta con una lunga serie di immagini, documenti e preziosi oggetti il “Mito Baviera” che si può identificare con questa regione alpina, culla dei tre elementi citati nel titolo che sono al centro della mostra; il paesaggio bavarese assume, così, il ruolo fondamentale.

Nell’immaginario collettivo quando si pensa o si parla di Germania, il pensiero va il più delle volte alla Baviera. Un tempo le Alpi Bavaresi erano formate da una serie interminabile di montagne imponenti, boschi impenetrabili e fiumi impetuosi che rendevano questa terra pericolosa, inaccessibile e inospitale. Le popolazioni che qui si insediarono, i Celti prima e i Romani poi nel corso dei secoli iniziarono a modellare questa terra, costruendo passi e sentieri, chiese e villaggi. L’uomo con la sua opera, lunga millenni, ha sapientemente plasmato questa regione fino a farla diventare un luogo piacente talmente bello da affascinare anche un Re, Ludwig II!

Il percorso si snoda attraverso diverse grandi sale che ricreano alla perfezione l’ambiente principe della regione bavarese reso ancor più suggestivo dal sapiente dosaggio di luci e colori.  L’immagine della “Schachenhaus”, la casa reale di Ludwig II abbarbicata a quasi 1900 metri d’altezza circondata dal verde e dalle vette alpine apre la mostra.

Mostra Regionale Bavarese, Schachenhaus di Re Ludwig II 

Le foreste e le montagne – leggo in uno dei primi utili pannelli informativi disseminati lungo il percorso – sono gli elementi della “mitica Baviera“; la gente vive e abita la foresta da oltre 10 mila anni permeandone il paesaggio. Oggi circa il 37% del territorio bavarese è boscoso con una percentuale più alta nelle montagne. Essa è in buone condizioni di salute e chiunque può entrarvi, perfino la costituzione lo garantisce, anche se – continuando – anticamente questi diritti furono contestati e combattuti.

Il legname è forse il materiale più antico. Gli alberi hanno in media 83 anni e un metro cubo di legname ricresce ogni secondo. Una interessantissima testimonianza che indica l’importanza del legno attraverso i secoli è rappresentata dal preziosissimo “oggetto” esposto alla mostra. Una lunga canoa antica di circa 3 mila anni, risalente al periodo compreso tra il 1300 e l’800 a.C., lunga circa 14 metri e del peso di più di due tonnellate. Essa è una canoa monossile ossia realizzata da un unico tronco, 
rinvenuta alla fine degli anni ’80  nei pressi dell’Isola delle Rose nello Starnbergersee, presentata al pubblico per la prima volta grazie alla Mostra Regionale Bavarese dopo un impegnativo trasporto effettuato nel novembre 2017 proprio per la straordinaria unicità del reperto. Inizialmente si era pensato che l’imbarcazione fosse stata realizzata per scopi militari ma probabilmente essa serviva per cerimonie e poteva ospitare fino a 20 persone.

Non distante in una teca sono conservate due teste di angelo che furono scolpite per il portale ovest della cattedrale di Monaco durante i lavori di ristrutturazione del XVIII secolo. Innumerevoli quantità di legno furono usate per la costruzione del  tetto della Frauenkirche; le travi in legno ressero fino ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma non tutto il legname usato per il tetto andò completamente distrutto. Visibili in una teca ci sono alcuni pezzi di quel legno che furono ritrovati intatti; essi furono venduti al liutaio Franz Fuchs, che si accorse che quel legno vecchio di 500 anni era perfetto per la costruzione di violini che presero il nome di “Violini del Duomo”.

Mostra Regionale Bavarese, il prezioso legno della Cattedrale di Monaco

I Wittelsbach erano appassionati collezionisti della pittura paesaggistica bavarese; i paesaggi bavaresi che incarnavano fedelmente lo spirito e la cultura tipica ed erano venduti in tutta Europa e perfino oltreoceano. All’Esposizione Internazionale di Parigi del 1867 la Baviera fu rappresentata con 300 immagini dove spiccava il suo paesaggio che divenne famoso nel mondo. Diversi quadri ed oggetti in porcellana raffigurano proprio le bellezze paesaggistiche bavaresi. Uno di esse, un prezioso posacenere esposto alla Mostra che raffigura lo Schwansee vicino Hohenschwangau, potrebbe essere stato il regalo di Re Ludwig II a sua madre, Maria di Prussia. 
Re Ludwig II con i suoi castelli – leggo – caratterizza come nessun altro il “Mito della Baviera”; il busto a lui dedicato è realizzato in lignina una sostanza che si ricava dal legno ed è leggerissima.  Il mio silenzio dinanzi ad esso vale più di tante parole e testimonia la mia devozione.

Mostra regionale bavarese, busto di Re Ludwig II

L’interessante esposizione dispensa ad ogni metro percorso documenti, illustrazioni ed oggetti che raccontano il “Mito Baviera” coadiuvati da numerosi pannelli informativi esaustivi ed interessanti. La regione montuosa tanto amata da Re Ludwig II e dalla dinastia dei Wittelsbach divenne nel secolo scorso una redditizia attrazione turistica. In una teca sono conservate le calzature usate dalla regina Maria che fu la prima alpinista della storia della Baviera. Ella disegnò personalmente la sua tuta da montagna per offrire alla sue dame e a lei stessa la libertà di movimento necessaria per arrampicarsi: pantaloni lunghi con una gonna svasata che arrivava fin alle caviglie, abbigliamento scandaloso per l’epoca ma pratico! “Sono completamente presa dalle montagne e dall’alpinismo. Non c’è niente che preferirei fare” disse la regina Maria nel 1842.

Mostra regionale bavarese, le calzature usate dalla regina Maria 

La birra bavarese divenne un successo di pari passo allo “stile bavarese”. Servire l’ospite con il tipico boccale di birra chiamato “Mass”  è stato un luogo comune fin dal 1830; anche se il bavarese sotto sotto si lamenta visto che anticamente il “Mass bavarese” era poco più di un litro, esattamente 1,069 litri!

Mostra regionale bavarese, il tipico “Mass”

Nel giardino dell’abbazia il teatro completamente in legno con un diametro di venti metri e una altezza di tredici metri conclude degnamente la validissima mostra. All’interno una fantasmagorica sequenza di luci, effetti e proiezioni digitali sapientemente plasmati ci proiettano nel mondo tanto desiderato da Ludwig II. I suoi castelli, Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee, una storia fatta di successi visto le statistiche relative ai visitatori, entrano nei nostri pensieri e ci accompagnano in un mondo fantastico, quello tanto desiderato da una figura storica che ha reso la Baviera ancor più bella!

La Mostra regionale Bavarese ha ottenuto un’ottima affluenza: nei sei mesi di apertura ha visto la prezenza di 130 mila visitatori.                                          Il precedente articolo che anticipava l’apertura è stato pubblicato lo scorso mese di febbraio; esso è visibile qui:  https://labavierapertutti.it/mito-della-baviera-mostra-bavarese-del-2018/

Ringraziamenti 

Si ringrazia per la preziosa collaborazione fornita la “Haus der Bayerischen Geschichte – Bayerische Landesausstellung” unitamente al “Tourism Information” di Oberammergau per il cortese e professionale supporto fornito in più di una circostanza.

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